Contro la piattaforma
Maersk arriva un esposto al Ministero |
le mosse di
"amare vado " e "vivere vado" |
IL SECOLOXIX |
|
UN ESPOSTO al Ministero dell'Ambiente recapitato
anche a tutte le autorità locali e alla
Soprintendenza di Genova. E' questa la nuova mossa
congiunta delle associazioni "Amare Vado" e "Vivere
Vado" che, dopo la vittoria nel referendum
consultivo, intendono dare ancora battaglia contro
il progetto della piattaforma per i container della
danese Maersk. I firmatari spiegano che
nell'esposto-denuncia "sono evidenziati tutti i
punti per future azioni anche in ambito giudiziarico
che si rendessero necessarie"
E nella ricca documentazione inviata a Roma spicca
in particolare una contestazione sulla realizzazione
concreta dell'opera che, secondo il progetto
preliminare, prevede "l'adozione di tecnologia a
cassoni anziché su impalcato" come invece stabilito
dal Piano Regolatore Portuale. Le associazioni
sottolineano che il previsto dragaggio del fondale
marino - anch'esso escluso dal piano originario -
comporterebbe grossi rischi dal punto di vista
sanitario e ambientale. Un monitoraggio dell'Arpal
considera infatti la rada di Vado "uno dei siti
marini maggiormente interessati dall'inquinamento
chimico dei fondali", un dato confermato anche
dall'Istituto Tumori di Genova e dall'Amga in una
recente indagine. L'esposto contesta anche la
mancanza di un nuovo VIA (valutazione di impatto
ambientale) a seguito di importanti modifiche
apportate al progetto. Infine "Amare Vado" e "Vivere
Vado", in base alle legge 7 del 1990, chiedono
l'accesso all'intera documentazione e la
partecipazione alla Conferenza dei Servizi convocata
il prossimo 15 settembre presso la Port Authority.
|
|
|