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    Depuratore di Finale/ Interviene Franco De Sciora, ex assessore

I MERITI ? TUTTI LORO

I DEMERITI ? SOLO DEGLI ALTRI

<Il tandem Richeri-Ferrari ha persino ignorato 5 milioni di finanziamenti  della Regione grazie a Orsi ed Alonzo. Più correttezza non guasterebbe…>                           



Pierpaolo Cervone

Finale Ligure – Le notizie, sui giornali e su Trucioli, erano apparse nel mese di luglio. Poi sono arrivate le ferie e lo stop di agosto. Ma Pierpaolo Cervone, due volte sindaco di Finale, giornalista di lungo corso a La Stampa e il suo braccio destro Franco De Sciora (L’Ulivo per Finale), già assessore ai Lavori Pubblici, devono esserci rimasti male. La giunta Richeri-Ferrari da quanto si è letto ha parlato soltanto del suo lavoro, ignorando a 360 gradi come è nato il Depuratore, per merito di chi, quali erano state le difficoltà iniziali. Tutti i meriti a loro, i demeriti agli altri. 

<Non nascondiamo – esordisce De Sciora – il loro impegno, il completamento e l’allaccio, le difficoltà superate, però è stato un pugno nello stomaco per l’amministrazione Cervone, in modo in cui l’informazione, a senso unico, ha finito per attribuire il successo dell’opera al sindaco Richeri e a Ferrari. Anche con manifesti. In onore alla verità – aggiunge De Sciora – sarebbe utile ricordare che il “progetto depuratore” di Finale è andato a buon fine soprattutto per il nostro impegno concreto, lungo e difficile.  Tra tensioni e contrarietà di chi oggi canta vittoria. E’ puramente umiliante leggere la sua storia in chiave distorta, falsata. E devo dire che Richeri-Ferrari spesso fanno ricorso a questo metodo, attribuendosi meriti di opere avviate, impostate ed in parte finanziate da altri. In qualche caso, come nel Depuratore – è sempre De Sciora a parlare – abbiamo dovuto superare anche la contrarietà, i bastoni tra le ruote, di quella che, allora, era l’opposizione consiliare. E’ vero e siamo felici per la città tutta che l’assessore Ferrari  in tempi brevi ha portato a buon fine la fase finale, ha superato con determinazione alcuni ostacoli, scelto soluzioni ottimali, ma non era proprio il caso di ignorare un anno e mezzo di nostro proficuo lavoro?>. A che scopo?

In realtà la giunta Richeri si era trovata di fronte ad una serie di “errori”, di intoppi, di ritardi, di resistenze a vari livelli, incontrate lungo il tracciato del percorso di 22 chilometri, da Finale a Savona.

De Sciora riconosce: <Direi che è abbastanza normale che se in corso d’opera mi accorgo che è meglio fare modifiche e intervengo di conseguenza>.

La giunta Richeri aveva rimarcato l’errore di fondo degli accordi col Consorzio di Savona che sarebbero costati cari ai cittadini finalesi. Quello, ad esempio, di entrare come clienti (pagando una quota a metro cubo), anziché soci e quindi alla stregua di altre città allacciate ed entrare nella Spa. E ancora, la mancata convocazione della Conferenza dei servizi ed errori disseminati lungo l’iter.  Insomma un’eredità pesante e difficile da gestire, quella lasciata da Cervone, come per altre opere.

Per il parcheggio della Croce Bianca, fu la giunta Cervone ad ottenere il finanziamento. C’è la storia  dei soldi dirottati, ma anche l’intervento importante della società Finale Ambiente che si è accollata il mutuo e non il Comune. Mentre l’allora minoranza contestava.

Conclude Franco De Sciora: <Quando si lavora nel superiore interesse della città e non per questa o quella bandiera, a volte si è incapaci di comunicare e spiegare ai cittadini, come è accaduto a noi. Sarebbe utile a tutti se verità e correttezza non venissero mai messi nel cassetto, lasciando spazio ad una demagogia che ricrea spaccature, divisioni, tensioni, anziché unire nell’unico obiettivo di migliorare la città, non questo  o quel schieramento. E’ la nostra opinione, condivisibile o meno>.