Futuro di Ferrania oggi i Messina scoprono le carte
riunione a genova
La nuova proprietà incontra l'assessore regionaleLunedì vertice in prefettura con gli enti locali
IL SECOLOXIX
GIÀ DA QUESTA mattina si potranno cominciare a capire le intenzioni della famiglia Messina, gli armatori genovesi tra i leader mondiali nel trasporto marittimo, unici proprietari da pochi giorni con la loro holding finanziaria Finemme, di Ferrania. Sulle aree valbormidesi che tipo di investimento faranno? Speculativo, immobiliare, retroporto?
Sarà l'assessore regionale allo sviluppo economico Renzo Guccinelli, che ieri ha incontrato i sindacati e gli enti locali (Comune di Cairo e Provincia di Savona), a incontrare gli emissari del gruppo che ha tre amministratori, Stefano e Ignazio Messina, e Andrea Gais. L'obiettivo è cercare di diradare la nebbia sul futuro non tanto dell'azienda chimica, con la produzione ormai agli sgoccioli e soltanto 50 lavoratori in servizio attivo (gli altri 450 sono in cassaintegrazione), ma sul destino delle aree .
E in particolare del laminatoio adesso in bilico, in quanto frutto di accordi, e contratti, personali, tra l'imprenditore dell'acciaio Vittorio Malacalza, uscito dalla proprietà Ferrania dopo la recente mancata ricapitalizzazione, e i cinesi della Baoostel, con oltre 300 milioni di investimento privato, 300 posti di lavoro .
Su questo punto i Messina cercano di tenere duro alla luce di una postilla contenuta nell'accordo di programma governativo che prevede la possibilità di "scorporo" della zona industriale dell'ex circolo ippico della Marcella, di 315 mila metri quadrati a catasto, di cui 250 mila idonei ad ospitare il laminatoio. Un terreno che i soci hanno diritto di vendere a parte, tra di loro, o a terzi.
Il tour di incontri per sondare la volontà della famiglia Messina, soprattutto di Stefano, il nipote di Giorgio, scomparso nei mesi scorsi e uno dei principali artefici dell'ingresso nell'operazione Ferrania, culminerà lunedì prossimo, alle ore 11, in Prefettura a Savona, dove i Messina si siederanno prima al tavolo con il prefetto Nicoletta Frediani, poi con gli enti locali e i sindacati. L'assessore Guccinelli ha voluto chiarire alcuni aspetti formali della vicenda laminatoio: «L'intesa del 2005 era stata firmata da Malacalza come legale rappresentante della proprietà. Il laminatoio è una parte fondamentale e necessaria dell'accordo di programma sull'azienda che deve procedere nella sua complessità e unitarietà. Occorre che quell'accordo proceda». Ed è proprio su questa strada che si sono mossi Provincia e Comune di Cairo che lunedì scorso con i propri tecnici hanno esaminato i progetti di nuova viabilità e raccordo ferroviario al servizio di Ferrania.
Alberto Parodi