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FINALE. Terremoto sul trasferimento della Piaggio a
Villanova. A pochi giorni dal consiglio comunale (giovedì
alle 21) per l'approvazione del progetto di riqualificazione
delle aree finalesi, i dubbi sono tutt'altro che sciolti.
Da una parte ci sono le critiche sempre più feroci anche
sull'ultima versione del progetto da parte dei partiti,
della minoranza consiliare e delle categorie economiche. Ma
l'ultima novitàè che c'è pronta un'iniziativa giudiziaria
già in cantiere: è quella che Legambiente ha dato mandato ai
suoi legali di valutare per impugnare davanti al Tar una
delibera definita «sorprendente» della Provincia datata 24
giugno. La giunta Bertolotto ha infatti approvato una
modifica del piano di bacino finalese considerando non più a
rischio idrogeologico (non esondabile) la foce del torrente
Pora, considerata invece zona rossa fino a poche ore prima.
«È una modifica sorprendente - dice il presidente ligure di
Legambiente, Stefano Sarti - non si capisce come la
Provincia possa fare una modifica di un piano di bacino solo
sulla carta senza che nei fatti sia cambiato nulla. Fino a
ieri quella zona era esondabile e a rischio, adesso
magicamente è sicura. Possibile? Il tutto con una delibera
tra l'altro curiosa: di fatto è valida ma sospesa
nell'efficacia finché non sarà approvato il collaudo delle
opere di messa in sicurezza. Ma non era più normale prima
far fare tutte le opere di messa in sicurezza e solo dopo
modificare le possibilità edificatorie?».
Era stato anche l'ufficio ambiente della Regione a chiedere
una modifica del progetto, durante la seduta di apertura
della conferenza deliberante, sottolineando che strade e una
pista ciclabile sarebbero state previste in zona esondabile.
Dal canto suo l'amministrazione comunale Richeri torna a
sottolineare che se non arriveranno entro i primi giorni
della prossima settimana i conti della Filse l'ordine del
giorno sulla Piaggio sarà eliminato dall'apertura del
consiglio e rinviato.
Giovedì sera, intanto, a Finalborgo si è svolto un incontro
promosso da Verdi, Un'altra Finale e Legambiente, che ha
visto la partecipazione delle associazioni di categoria, da
cui sono emersi i punti critici che saranno riassunti in un
documento. «Contestiamo - spiega Gloria Bardi di Un'Altra
Finale - l'accelerazione delle procedure decisionali su un
progetto non condiviso con la città e bocciato dal
consulente comunale».
Il Pd, intenzionato a dare voto non favorevole o astenersi,
chiede l'intervento del ministro Claudio Scajola che in
campagna elettorale aveva promesso 35 milioni di contributi
tecnologici per la Piaggio per ridurre l'eccessiva cubatura.
Ieri, mentre il gruppo di Forza Italia convocava una
conferenza stampa per esprimere le perplessità sul progetto,
il consigliere regionale forzista Pietro Oliva ha affermato:
«L'operazione urbanistica non può considerarsi speculativa
perché le cubature esistenti vengono quasi dimezzate e
saranno realizzate opere pubbliche. L'operazione porterà
ingenti risorse, sotto forma di oneri nelle casse comunali e
perché viene fatta in un momento critico per il mercato
immobiliare».
Silvia Andreetto
Dario Freccero
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