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nSI È CONCLUSO con un sostanziale nulla di fatto l'incontro
in programma ieri mattina per definire la situazione del
complesso sociosanitario "Ottavia Amerio Ferrero". Alla
riunione, come annunciato alla vigilia, non hanno
partecipato i rappresentanti della Fondazione Ferrero, dato
che nel consiglio di amministrazione di lunedì non era stato
ratificato il piano di intervento. Il mancato confronto non
è stato gradito dai sindacati, che nei giorni scorsi avevano
lanciato l'allarme, preoccupati per le ripercussioni sul
lavoro e sui lavoratori.
Il sindaco di Vado, Carlo Giacobbe, ha rassicurato i
sindacalisti sulle voci di una ipotesi di trasformazione di
parte della struttura in appartamenti: «Il centro è stato
costruito grazie al Comune che ha messo a disposizione le
aree e la Ferrero ha stipulato un'apposita convenzione per
svolgere un servizio, per cui un cambio di destinazione
d'uso è da escludere. Ora aspettiamo un segnale dalla
Fondazione per incontrarci nuovamente e analizzare le
proposte per uscire dalla crisi. Ho parlato con i vertici
della Fondazione, che stanno lavorando per risolvere i
problemi, ed ho ricordato che proprio le convenzioni
stipulate prevedono una serie di servizi da mantenere, primo
fra tutti quello della casa di riposo comunale, che è stata
trasferita all'interno del centro. Inoltre è importante che
si confermi un progetto importante per l'intera provincia di
Savona sul piano della qualità dell'assistenza,
dell'occupazione, delle funzioni sociali». Tra l'altro
alcune delle cooperative che svolgono servizi all'interno
del centro hanno offerto alla Ferrero la disponibilità a
prendere direttamente la gestione di alcuni reparti, ma le
richieste da parte della Fondazione sono state giudicate
onerose.
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