RILANCIO Ferrero, FUMATA NERA
il caso
IL SECOLOXIX
nSI È CONCLUSO con un sostanziale nulla di fatto l'incontro in programma ieri mattina per definire la situazione del complesso sociosanitario "Ottavia Amerio Ferrero". Alla riunione, come annunciato alla vigilia, non hanno partecipato i rappresentanti della Fondazione Ferrero, dato che nel consiglio di amministrazione di lunedì non era stato ratificato il piano di intervento. Il mancato confronto non è stato gradito dai sindacati, che nei giorni scorsi avevano lanciato l'allarme, preoccupati per le ripercussioni sul lavoro e sui lavoratori.
Il sindaco di Vado, Carlo Giacobbe, ha rassicurato i sindacalisti sulle voci di una ipotesi di trasformazione di parte della struttura in appartamenti: «Il centro è stato costruito grazie al Comune che ha messo a disposizione le aree e la Ferrero ha stipulato un'apposita convenzione per svolgere un servizio, per cui un cambio di destinazione d'uso è da escludere. Ora aspettiamo un segnale dalla Fondazione per incontrarci nuovamente e analizzare le proposte per uscire dalla crisi. Ho parlato con i vertici della Fondazione, che stanno lavorando per risolvere i problemi, ed ho ricordato che proprio le convenzioni stipulate prevedono una serie di servizi da mantenere, primo fra tutti quello della casa di riposo comunale, che è stata trasferita all'interno del centro. Inoltre è importante che si confermi un progetto importante per l'intera provincia di Savona sul piano della qualità dell'assistenza, dell'occupazione, delle funzioni sociali». Tra l'altro alcune delle cooperative che svolgono servizi all'interno del centro hanno offerto alla Ferrero la disponibilità a prendere direttamente la gestione di alcuni reparti, ma le richieste da parte della Fondazione sono state giudicate onerose.