Nel mirino opere fidejussioni e lavoro nero

ANGELO VERRANDO
Indagine sugli abusi edilizi
in decine di cantieri in collina
ALBENGA                                                LA STAMPA
C antieri edili del Ponente nel mirino della procura della Repubblica di Savona. La magistratura ha aperto un’indagine per presunte evasioni sulle fidejussioni che gli impresari debbono presentare ai Comuni o alla Provincia, nel caso in cui occupino suolo pubblico per eseguire il lavoro. Il sospetto - peraltro ancora tutto da verificare - è che in pochi abbiano le carte in regola. E pure che si tratti di un fenomeno molto esteso.
Di qui, inoltre, l’indagine potrebbe estendersi a scoprire eventuali cantieri abusivi e quelli che impiegano lavoratori in nero o, peggio ancora, cittadini irregolari presenti sul territorio nazionale.
Un’inchiesta delicata che prosegue da qualche giorno soprattutto nell’immediato entroterra tra Albenga e Andora. Nel mirino della polizia giudiziaria attivata dalla procura di Savona sono finiti diversi centri, tra i quali Salea, Campochiesa, Villanova d’Albenga e San Fedele nell’Albenganese; Moglio e Solva nell’Alassino.
Un intensificarsi di transiti di autocarri di grossa stazza e l’apertura di numerosi nuovi cantieri all’inizio dell’estate, ha cominciato a destare prima qualche perplessità, e poi un interesse più approfondito da parte degli inquirenti che su tante situazioni vogliono vederci chiaro. Tra l’altro, l’aumento del traffico pesante ha già provocato cedimenti in diversi tratti stradali con proteste da parte dei residenti.
Intanto in diversi Comuni è stata già acquisita parte della documentazione relativa alle fidejussioni, e sono in atto verifiche dirette nei cantieri edili, oltre che direttamente sugli autocarri per le strade, anche quelle secondarie. Un’indagine a tutto campo, quindi, quella ordinata dalla magistratura savonese, ora soltanto agli inizi, che può riservare sorprese e colpi di scena di ogni genere.
Le fidejussioni sono atti di garanzia obbligatori per eventuali danni o problemi che si verificassero durante o dopo le lavorazioni da effettuare. Debbono essere depositate prima delle opere e normalmente per conto dell’azienda esecutrice interviene una banca dopo aver verificato la solidità dell’impresa. In pratica al Comune competente bisogna dimostrare di aver versato una somma congrua a garanzia del lavoro da eseguire. E l’ente locale ha il dovere di far rispettare a tutti le disposizioni. Di qui l’importanza per il magistrato di acquisire nei Comuni ogni documento relativo all’inizio dei lavori nei cantieri.