Scolastico: «basta porti e non servono case»
presentato il libro "Il partito del cemento"
IL SECOLOXIX
IL COLPO a sorpresa lo ha riservato ancora una volta il procuratore capo Vincenzo Scolastico. Come era accaduto qualche mese fa alla presentazione del libro "Il fallimento perfetto" di Bruno Lugaro, il magistrato responsabile della Procura (e quindi dell'esercizio o meno dell'azione penale e delle indagini) ha scelto di nuovo di intervenire mercoledì sera alla presentazione del libro di Ferruccio Sansa e Marco Preve "Il partito del cemento", organizzata da Italia Nostra. Nonostante le polemiche che, l'altra volta, avevano seguito il suo intervento.
Sala Rossa gremitissima sino a scoppiare - con la calca persino al di fuori delle due porte di accesso - da una folla eterogenea, espressione dei vari comitati di protesta, blog, siti internet nati negli ultimi anni in provincia sui temi dell'ambiente e del cemento: da Celle a Vado, da Uominiliberi a Trucioli Savonesi agli Amici di Grillo. Sparuti i giovani, tante le teste grigie o bianche. Tra i politici, c'erano il consigliere regionale verde Carlo Vasconi, il consigliere neo-leghista Renato Giusto, la consigliera comunale di "A sinistra per Savona" Patrizia Turchi - schieratissima al fianco di Sansa, Preve e del co-relatore Lugaro - l'ex presidente della Provincia Alessandro Garassini, oggi della Rosa Bianca, autore di un intervento molto critico sulla politica ligure. Pochissimi, ai quali va aggiunto qualche sparuto consigliere di altri comuni vicini.
Ma torniamo a Scolastico. Il procuratore ha preso la parola quasi al termine della serata. Non ha detto se in quello che accade in città e in provincia ci sia materia penale. Perché nel libro si parla non solo di una "cupola" politica, ma anche di infiltrazioni mafiose nella gestione del cemento. Allarme, tra l'altro, rilanciato da Vasconi che ha rivendicato l'autonomia dalla sua maggioranza (è stato eletto nel listino blindato di Burlando) - «Ho votato contro più di un provvedimento» - e ha aggiunto: «Anch'io ho informazioni dall'Antimafia di riciclaggio di denaro sporco nell'attività edilizia in Liguria». Nulla di tutto ciò, nelle parole di Scolastico, ma il no a nuove case e anche ai nuovi porti: «A Savona non c'è bisogno di costruire ancora. Bisogna lasciare spazi verdi, spazi perché le mamme con le carozzine possano passeggiare senza respirare i gas di scarico delle auto».
Ha chiesto invece piani di edilizia sociale: «Quellli sì, ma non con il sistema delle costruzioni in cooperativa, che poi alla fine gli alloggi costano di più che sul libero mercato. Il Comune dovrebbe farsi parte attiva, mettere a disposizione terreni, fare collette per mettere poi a disposizione di chi non è ricco case a prezzi davvero accessibili». Il procuratore ha attaccato anche la realizzazione di nuovi porti, un'altro tema caldo per la Liguria e Savona, con la Margonara: «I porti cambiano le linee di costa, inquinano. E poi pagare i costi ambientali tocca alla collettività».
A. G.