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UN'ALTRA TEGOLA colpisce il Partito Democratico. Dopo lo
scisma in Provincia, con l'uscita del presidente Marco
Bertolotto, e quello di Celle, con l'addio da parte del
vicesindaco Michele Manzi, anche ad Albissola Marina alcuni
esponenti politici lasciano polemicamente il Pd (che è
attualmente all'opposizione). Il nuovo gruppo, partito come
comitato "Albissola domani", si associa al movimento della
Rosa Bianca per l'Italia ed è coordinato da Patrizio
Palanzone, ex componente del direttivo comunale della
Margherita e aderente fondatore del Pd albissolese. «Troppa
burocrazia e veleni nel Pd - riassume Palanzone -, niente
politica, non c'è spazio per i moderati. Con l'egemonia Ds
così marcata il Pd non può diventare la casa di noi moderati
laici o cattolici provenienti dalla ex Margherita. Tutta
l'attenzione è rivolta a regolamenti, statuti, cariche e
burocrazie interne, dove parlamentari garantiti e imposti
dal livello centrale fanno lo "spiegone", alla base in
subbuglio, sulla sacralità delle primarie, mentre silenzio
assoluto sui contenuti. Ad Albissola Marina per esempio cosa
si vuol fare del porto turistico, dell'ampliamento del polo
carbonifero davanti alla nostra costa, quali politiche per
un migliore e sostenibile utilizzo della spiaggia, quali
politiche di utilizzo delle energie rinnovabili? Ecco perché
con un gruppo di albissolesi, tutti ex aderenti al Pd, area
ex Margherita, abbiamo costituito il Comitato della Rosa
bianca».
G. V.
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