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 Eluana……… (e il caso Del Turco)

Sergio Giuliani


Eluana Engralo

 Strano atteggiamento, quello della Chiesa, verso le tecnologie medicali: quando le teme le demonizza; quando le fanno gioco le santifica. Ma il demonio non dovrebbe essere tale tutti i giorni?

Giorni fa, quando la battaglia del padre di Eluana è stata riconosciuta giusta e meritoria dalla legge, ci siamo aspettati tutti, noi laici, il temporale che segue il primo tuono.

Puntualmente s’è mosso Ferrara col l’idea delle bottiglie d’acqua sui sagrati. Papa e cardinali subito voci del coro; e siamo alle solite!

Non è, infatti, soltanto la libertà di un magistero religioso, alla quale nessun laico si opporrà mai, ma è la sopraffazione dell’iter civile che si persegue con ogni mezzo ed irrazionalmente.

 Peggio; si approfitta del “discredito” mediatico gettato a piene mani sulla magistratura dal presidente del consiglio e dai suoi - ministri - suoi - avvocati per indurre il dubbio sulla sentenza che riconosce la vanità di mantenere comunque in vita un corpo dove da sedici anni nulla della persona di cui fu più abita né vi si riconosce.

Ritorna sempre il difetto di disparità nel confronto laicità/fede: la prima rispetta ogni posizione di pensiero diversa dalla sua (anzi; spesso è pronta ad arricchirsene e ad arricchire) purchè non lesiva dei diritti della persona;la seconda muove dall’idea totalizzante di essere l’unica depositaria della verità e chiede non persuasione,ma obbedienza.

Oggi come con Galilei; oggi come col poeta ottocentesco Giuseppe Giusti (sì;quello di “Sant’Ambrogio”!!) che condannava l’uso del cloroformio perché la donna, era scritto, doveva partorire con gran dolore e non “briaca”.

Opporsi al testamento Veronesi è intolleranza e basta; è sostituire il sistema delle credenze al libero pensiero, liberissimo di decidere, in stato di sanità, che cosa vorrà sia di se stesso, quando, come per Welby, sia irrimediabile il progredire di una malattia esiziale e ridottissime, se non nulle, le possibilità dell’interagire comunicando con le persone care ed a maggior ragione quando, come per Eluana non vi sia nemmeno più la persona, ma un corpo insensibile e capace soltanto di reagire alla forzatura alimentare. E ci si propone di far oltraggio alla sofferta, dolente volontà di un padre diversamente ugualmente anche lui asservito a un sondino. 


Ottaviano Del Turco

Mai bisognerebbe opporre la “teoria” catechistica alla dolentissima preghiera (quella sì; con essa pienamente solidarizziamo!) di un padre che da tanti, tanti anni custodisce inutilmente un residuo inconscio di quella meravigliosa vita che abitò in Eluana. Mai, per necessario pudore, bisognerebbe – soprattutto a mezzo stampa-“Il foglio”- adoperare credenti e papaboys armati di bottiglie d’acqua.

Ad ognuna di quelle persone (non al giornalista; quello lo sa benissimo!) vorrei far vedere un atlante della condizione di vita di tante persone,spesso bambini, nelle aree depresse del nostro pianeta. Vorrei invitarli ad una sana guerra per portare l’acqua a chi ha sete e ne muore ed a chi non riesce a sostentarsi perché non ha di che irrigare la sua terra.

 Forse basterebbe davvero poca tecnologia. Ognuno manifesti liberamente il suo pensiero,ma dietro le bottiglie d’acqua sui nostri sagrati c’è un fortilizio,un’ oscura e tetra negazione della verità;non mani tese.

 Con Eluana, sui giornali si parla dell’enorme costo della sanità in Italia, che “mangia” a dir poco il sessanta per cento delle entrate dello stato via imposte. E nulla sarebbe, se il cittadino fosse curato e risanato. Sanità e scuola non sono lucrosi appalti, ma spese che vanno comunque ripianate,come le assicurazioni fanno con i premi, perché salute ed istruzione sono esigenze primarie del cittadino.

Non è così! La sanità funziona soltanto per l’impegno di medici e di paramedici. Le strutture sono spesso inadeguate e,anche se non ho dati in merito,suppongo che la ricerca medica sia ben poco finanziata (anche se abbiamo ottimi ricercatori italiani…in tutto il mondo.

I “politici” si sono arrogati il diritto di decidere dove e come s’hanno da fare gli ospedali, chi si ha da assumere; quali le specializzazioni da attivare –quasi sempre in conto-clientele elettorali -, di nominare i direttori di partitico gradimento: insomma, non ospedali, ma occasioni di business.

Ma non sarà certo sempre così. Mesi fa, lady Mastella; adesso Del Turco. Innocenti, certo, fino a conclusione –se ci sarà – dell’iter processuale. Ci piacerebbe, per l’amore che portiamo a questa nostra Repubblica, che tutto finisse nella solita bufala agostana. Certo che, a leggere i giornali, c’è di che perderla, questa fiducia.

Ma se questo viaggiare vertiginoso di mazzette di euro per appalti voluti, non discussi e forse neppure richiesti dai competenti, fosse stato utilizzato nella ricerca, come è dovere democratico, ci piace pensare che si sarebbero fatti passi avanti per ridare ad Eluana qualcosa della sua persona,qualcosa dei suoi affetti e delle sue passioni.

Per carità: le bottigliette d’acqua sono innocenti. Ma non sarebbe servita maggior acqua per fare pulizia di un sistema ingorgato come quello sanitario?

  Sergio  Giuliani