Niente più liquami in mare Finale si collega a Savona
depuratore, una linea lunga 22 chilometri
Domani disattivati gli scarichi: entra in funzione la nuova condotta
IL SECOLOXIX
INIZIA DOMANI alle 19 il pompaggio della fognatura verso il depuratore consortile di Savona e la conseguente disattivazione degli scarichi a mare, situati davanti alla Piaggio. Se tutto andrà bene e la condotta, lunga 22 chilometri, non presenterà problemi particolari, Finale sarà la prima città del ponente Savonese, dopo la frazione Varigotti collegata ormai da quattro anni, a raggiungere il depuratore e disattivare lo scarico a mare dei liquami. Un risultato atteso da anni e soprattutto dall'associazione Bagni Marini che ha sempre giudicato l'operazione indispensabile per l'immagine turistica della città, che quest'anno ha anche ottenuto la bandiera blu. Ci vorranno 22 ore per riempire interamente la condotta e solo allora la ditta Rizzo che ha realizzato l'impianto potrà dare il via ufficiale alle fasi di collaudo. Poi sarà la volta della stazione di pompaggio alla Caprazoppa che è stata potenziata.
Al depuratore di Savona saranno convogliati anche i liquami dei comuni di Calice, Rialto e di una parte di Vezzi Portio, già collegati all'impianto primario di Finale.
«Se la condotta non presenterà falle lungo il percorso si potranno disattivare i due scarichi a mare di Finale; sarà preservato solo quello, oggi considerato di emergenza, situato a 1300 metri dalla costa e che sarà utilizzato solo in casi di guasti o intoppi - spiega il vice sindaco Giovanni Ferrari - L'impianto continuerà a funzionare fino a settembre, quando sarà stoppato per una quindicina di giorni per sostituire il quadro elettrico provvisorio con quello definitivo nell' alveo del torrente Pora».
Sarà quindi predisposto il telecontrollo e dalla centrale operativa di Savona i tecnici potranno intervenire direttamente anche su Finale. «Il ritardo di attivazione è stato determinato dal lungo periodo di piogge dei mesi scorsi che ha fatto aumentare la portata del torrente Pora», ha aggiunto Ferrari.
Nei quattro anni dopo il collegamento di Varigotti a Savona l'amministrazione Richeri ha dovuto valutare se era meglio costruire un proprio depuratore, ipotesi scartata dall' amministrazione Cervone, o allacciarsi a quello consortile, giudicata più vantaggiosa dal punto di vista economico. Inizialmente la lunghezza della condotta aveva destato perplessità.
L'amministrazione Richeri ha preferito rivedere tutto il progetto, il cui tracciato è stato modificato per quasi il 50 per cento. Il punto più importante è l'aver trovato un accordo per cui, non appena il consorzio fosse diventato s.p.a., Finale sarebbe entrata come socio, allineando i costi di depurazione a quelli degli altri Comuni soci. Nell'accordo sottoscritto allora con il Consorzio delle acque di Savona è stato fissato un costo di 0,50 euro come pagamento della depurazione per 1500 metri cubi annuali.
Entro la fine dell'anno la Servizi Ambientali potrà avviare i lavori per collegare al depuratore secondario di Borghetto anche gli impianti fognari di Ceriale, Pietra e Borgio Verezzi. Sono infatti già collegati Loano e Borghetto S. Spirito. Sono nove, complessivamente, i comuni diventati soci dell'Ambientali. È probabile che dalla prossima estate tutti i Comuni, a partire da Ceriale fino a Savona, siano dotati di depuratore secondario.
Silvia Andreetto