TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
16 luglio 2008: “SAVONA NOSTRA”
Sala
Rossa gremita, anzi di più, il grande successo del libro di Preve e Sansa ha
dato l’occasione, sempre più rara, di discutere di uno dei più grossi
problemi che interessano la Liguria e in particolare la provincia di Savona:
la cementificazione.
Sicuramente tutti i convenuti erano certi che, nella relazione degli autori
e nel dibattito successivo, sarebbero venute fuori le diverse storie di
speculazione “legalizzata”, di piani regolatori modificati ad uso e consumo
di maxi-operazioni edilizie, di ordinario malaffare che sembra ormai
perpetrarsi nella nostra regione che, come dice Travaglio, è “la nostra
striscia di Gaza, senza bombe ma tutta asfalto e cemento. Con meno abitanti,
ma con più case, più auto, più barche…”.
Sicuramente tanti dei convenuti, quelli che il libro lo avevano già letto,
erano venuti per sentir parlare: chi della corsa ai porticcioli e di
Margonara, chi degli appalti e delle poltrone legate a Burlando, chi del
banchiere Grillo o di Fiorani e dei suoi investimenti a Celle Ligure, chi
del potere di Scajola.
Alcuni
solo per testimoniare, per sentirsi meno soli in una battaglia difficile,
che a volte sembra ormai quasi impossibile, in cui qualcuno ha già pagato un
prezzo politico e dove molti non si vogliono arrendere, anche perché serate
come questa possono dare altro coraggio e la percezione di essere in buona
compagnia.
Apre il
conduttore della serata, il nuovo presidente d’Italia Nostra di Savona,
Roberto Cuneo. Esalta l’interesse del libro per l’opera di coraggiosa
denuncia e consiglia di tenerlo sul comodino e leggerne una parte prima di
addormentarsi,(a patto che ci si riesca ad addormentare!) Poi, dopo avere
elencato le battaglie sulle quali Italia Nostra si sta cimentando ( tra cui
Margonara) e invitare a sostenere l’associazione apartitica che si finanzia
solo con le quote soci, passa ad una sintetica analisi dei problemi savonesi
. Contesta chi sostiene che la popolazione savonese stia diminuendo e quindi
ci sia meno bisogno di case, e sostiene che le famiglie sono in aumento e
quindi ci sia bisogno di abitazioni, ma a buon mercato. Cita i Piani
Regolatori che hanno il difetto di non prevedere la ristrutturazione
dell’esistente e che la battaglia contro la speculazione non deve essere
solo politica o estetica, ma anche culturale. Un intervento poco incisivo,
più politico che ambientalista che introduce gli interventi attesi di Preve
e Sansa.
Interventi chiari, esaustivi e circostanziati che introducono, però il nuovo
concetto della serata: il bisogno di una chiara presa di posizione sulla
mala-amministrazione del territorio che fa somigliare la nostra Regione
sempre di più ad alcune del Sud, dove si baratta la legalità con ipotetici
posti di lavoro. Senza NI e senza SE, ma essere contro in modo
chiaro. L’invito chiaramente è per i politici che quando non sono
ostaggi, sembrano ormai incapaci di prendere forti posizioni, per non uscire
dal gioco, dagli equilibri di potere. E’ rivolto poi a tutti i cittadini
che, anche se non sempre direttamente, pagano il prezzo più alto di questa
cattiva politica.
Il
riferimento alle battaglie dei Movimenti e delle Associazioni, non ultimo il
popolo dei Blog tocca, direttamente, non senza una certa emozione, molti dei
presenti che li rappresentano.
Alcuni
politici intervengono, tra loro quelli come l’Assessore Filippi che
testimonia ancora una volta come sia difficile amministrare portando avanti
le proprie idee e come si sia, in quel caso, incolpati di “fare filosofia”.
(Un giorno bisognerà dirgli che c’è chi ha fatto politica senza barattare le
proprie convinzioni ed è stato costretto a uscirne perché scomodo e che
questo fa la differenza con il modo di far politica che non ci piace).
Poi
interviene l’ex Presidente della Provincia Garassini che, dopo avere
governato proprio con le forze politiche protagoniste dei fatti, da qualche
tempo frequenta le piazze ambientaliste, cercando alleanze e sostegno e
improvvisandosi “oppositore del potere”, impressionando la platea con scoop
come il nascosto obbiettivo immobiliare sullo sfascio del Santa Corona e si
rammarica di non essere stato maggiormente citato nel libro per sue
“battaglie”. (Le elezioni non sono poi così lontane e porsi la domanda di
dove vadano a finire i voti di tutto questo malcontento è estremamente
saggio da parte di un politico navigato come lui!). Interviene anche Vasconi, Consigliere regionale dei Verdi
e viene introdotto in modo aggressivo proprio da Cuneo che lo apostrofa come
complice di Burlando. Vasconi, che paga il prezzo del malcontento di chi
dalle forze della sinistra al Governo, si aspettava un’azione più incisiva;
le sue battaglie, comunque, le ha portate avanti in modo più coerente di
altri. Sua, ad esempio, l’interpellanza sulle torrette di avvistamento
incendi nelle colline di Albissola Mare.
Dopo i Consiglieri di Celle, di Vado, di Savona e altri
intervenuti, (procuratore Scolastico compreso), ho voluto dare anch’io la
mia testimonianza. Presentata come “talebana di Internet” (termine usato
dagli autori) ho rinnovato il sostegno dei blog savonesi, come Trucioli e
Uominiliberi a Preve e Sansa per il loro lavoro, ho voluto provocatoriamente
dire loro che il “romanzo “, però, non è finito. Non solo non si sa come
andrà a finire, ma è ancora incompleto: nelle 300 pagine manca ad esempio,
il “miracolo degli Indici” nelle Albissole, dove industrie, scuole e
magazzini diventano utili cubature residenziali per maxi- operazioni che ne
vede la loro moltiplicazione. Manca la continua aggressione collinare del
cemento e il pericoloso continuo degrado idrogeologico.
Infine
nel porre l’accento sulla, voluta e strumentale, mancanza di pianificazione
dei Piani Regolatori Liguri che lasciano voragini aperte all’improvvisazione
speculativa.
Ho
dovuto, infine, chiedere spiegazioni ad un Presidente di Italia Nostra che
mentre davanti ad un pubblico scelto, come quello del 16 luglio, dichiara la
battaglia di Italia Nostra su Margonara ,il porticciolo e il faro di Fuksas,
pochi giorni prima sui quotidiani locali, in un ampio articolo dimostrava
tutto il suo appoggio all’operazione esaltandola come veicolo di sviluppo
per una Savona in declino e dando la sua solidarietà al Presidente Canavese
che la promuove.
Un’incoerenza che spesso si riscontra nei politici e in chi amministra, ma
che non è accettabile dal presidente dell’Associazione Ambientalista fondata
da Mario Fazio. Cuneo ribadisce di avere pronunciato queste affermazioni
solo a livello personale( sul quotidiano non appare però come un privato
cittadino, ma come Presidente di Italia Nostra)
e di credere veramente nell’occasione di sviluppo offerto da
Margonara e da tutto ciò che comporta.
La sala
rumoreggia infastidita. Proprio quello che non si credeva di dover sentire:
sarà il caso di regalare anche a Cuneo una piantina di carrubo?
ANTONIA
BRIUGLIA
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