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nIL PRESIDENTE della Port Authority di Savona, Rino Canavese,
è stato scelto da Assoporti nazionale per affiancare il
presidente nel tavolo di confronto che si aprirà nei
prossimi giorni con il governo sui temi, delicatissimi,
della riforma e dell'autonomia finanziaria dei porti.
«È una scelta che è stata fatta su spinta dei colleghi di
Spezia e di Genova - spiega Canavese - io mi sono
semplicemente messo a disposizione». Aggiunge: «Il momento
economico è delicatissimo, i fondamentali dell'economia sono
per aria, dunque il futuro dei porti va studiato e
affrontato con attenzione e decisione». Aggiunge: «Il ruolo
del ministero è molto importante. Tanto più per Genova, dove
il presidente Merlo ha un ristretto margine di manovra per
sanare le questioni aperte».
Autonomia finanziaria e riforme sono in cima all'agenda del
confronto con il governo: «Per fortuna c'è già un
emendamento alla Finanziaria che leva lo sciagurato limite
per le Autorità portuali sotto le 50 unità di dipendenti. Ma
tutto il resto è ancora da fare». Prosegue Canavese: «Sulla
questione dell'autonomia finanziaria il ministero deve
essere sensibilizzato al massimo. Noi sulla piattaforma
Maersk di Vado andiamo avanti perché abbiamo la luce verde.
Ma non basta: quel tipo di meccanismo che ha consentito di
finanziare l'operazione non può essere l'eccezione, ma deve
diventare la norma». Aggiunge il presidente: «L'altro tema
che andrà affrontato subito sarà come portare al tavolo di
confronto anche l'Agenzia delle Dogane, che nella questione
dell'autonomia finanziaria ha una pate molto importante».
Conclude Canavese: «Sono convinto che tutti siano
consapevoli della enorme difficoltà del momento e, di
conseguenza, della necessità di aiutare i porti a vivere e a
crescere. Ho incontrato nei giorni scorsi il sottosegretario
Giorgetti e l'ho trovato non solo molto disponibile al
confronto, ma anche molto informato su tutte le tematiche in
campo. Buon segno».
A. G.
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