Intervengo anch’io, dopo il sindaco Ambrogio Repetto, sulla vicenda sollevata da Carlo Gambetta qualche settimana fa. Questa risposta è dovuta essenzialmente perché nell’intervento dell’ex sindaco, col quale peraltro credo, per quel poco che ci conosciamo, esista un reciproco rispetto, oltre a tirarmi in ballo (credo non correttamente, visto che Carlo Gambetta mai ha scritto, neppure per conoscenza, al sottoscritto, né mi ha mai cercato, neppure telefonicamente), vengono ingiustamente attaccati dirigenti e funzionari regionali che, a mio parere, non lo meritano affatto.  

L’ex sindaco di Noli, infatti, accusa il Dipartimento Ambiente della Regione di non rispondere alle richieste dei cittadini. Nel suo articolo, Carlo Gambetta, inoltre, come detto,  mi chiama in causa direttamente, accusandomi di non aver preso in considerazione la sua segnalazione circa presunte irregolarità di un intervento di ripascimento del litorale autorizzato dal Comune di Noli, senza peraltro specificare che mai, come prima ricordavo, si è rivolto alla mia persona,  rapportandosi direttamente con le strutture regionali che, come consuetudine, si premurano di rispondere egualmente in maniera  diretta.

 Riferisce Gambetta di aver segnalato il problema riguardante i ripascimenti  agli uffici regionali a fine gennaio di quest’anno. A questa segnalazione ha fatto seguito, dopo gli opportuni approfondimenti, una risposta inviata il 18 febbraio nella quale, riferendosi alla normativa in vigore, gli uffici regionali chiarivano la correttezza dell’operato del Comune di Noli e dell’ARPAL, chiamata per legge a valutare tecnicamente l’eventuale impatto ambientale dei ripascimenti stagionali. In questa lettera si dava inoltre atto del buono stato di conservazione dell’ecosistema costiero e dei popolamenti bentonici.

La risposta degli uffici regionali mi risulta dunque circostanziata e chiarificatrice.

Verso la fine di febbraio Gambetta scrive di nuovo agli uffici regionali, che mi si dice abbiano più volte raggiunto anche telefonicamente il loro interlocutore, ed all’Arpal, chiedendo ulteriori ragguagli sulla questione. Gli stessi gli venivano forniti proprio dall’Arpal, chiarendo ancora una volta il rispetto del quadro normativo.

Per ulteriore scrupolo, mi è stato riferito che in seguito è stato eseguito, da parte del competente servizio regionale Ecosistema costiero, in accordo con il servizio Parchi, un sopralluogo sul sito del ripascimento, verificando che lo stato delle acque litoranee e delle spiagge non evidenziava alcuna anomalia.

 Questi sono i fatti, che per amore di verità mi è sembrato giusto ricostruire.

Nessun silenzio, tantomeno “imbarazzatissimo”, ha quindi contraddistinto la vicenda. Né da parte mia, a cui peraltro ripeto mai è stato richiesto di occuparmi della questione, né da parte degli uffici regionali c’è mai stata alcuna omissione  o volontà di insabbiamento rispetto a segnalazioni che abbiano riguardato una materia così delicata come la tutela dell’ambiente marino.

 Nessun dato è mai stato nascosto come dimostrano iniziative quali la pubblicazione periodica della Relazione sullo stato dell’ambiente in Liguria e l’avvio di un portale internet dedicato all’informazione ambientale.

 Il Paese è pervaso da un clima di sfiducia verso la politica e più in generale verso la Pubblica Amministrazione che non giova a chi cerca di operare con correttezza e buona volontà all’interno delle istituzioni. Questo lo affermo essenzialmente a riguardo dei dirigenti e dei funzionari del Settore Ecosistema Costiero e del Servizio Parchi ed Aree Protette, chiamati in causa e di cui riconosco grande competenza e correttezza.

 Franco Zunino, assessore all’ambiente della Regione Liguria

 (vedi… i tre articoli scritti su Trucioli da Carlo Gambetta in merito al rinascimento dell’arenile di Noli e alla denuncia sulle mancate risposte) 

NOLI - arenile inizio '900

ANNO ZERO, COME INSEGNARE LA “FACOLTA DI NON RISPONDERE”

...NOLI, LA VERITA’ NASCOSTA SUI RIPASCIMENTI BOOMERANG

...CEMENTO SULLA SPIAGGIA CON RIPASCIMENTO BEFFA ...