Si allungano i tempi per la costruzione del nuovo carcere
casa circondariale in località passeggi
Martedì prossimo è attesa una sentenza da parte del Consiglio di Stato. L'appalto potrebbe essere rifatto
IL SECOLOXIX
POTREBBERO ulteriormente allungarsi, e in questo caso non si tratterebbe di pochi mesi, i tempi per dare finalmente il via alla costruzione del nuovo carcere di Savona sulla collina di Passeggi.
Martedì mattina a Roma, infatti, saranno i giudici del Consiglio di Stato a decidere se confermare o meno l'annullamento della gara d'appalto per l'affidamento dei lavori di costruzione della futura casa circondariale savonese sulla collina a ponente del centro cittadino deciso nei mesi scorsi dai giudici del Tribunale amministrativo regionale della Liguria. Che avevano accolto il ricorso presentato loro dalle ditte che avevano partecipato alla gara d'appalto e che ne erano uscite sconfitte. Se i giudici del Consiglio di Stato decidessero di confermare la sentenza del Tar, dovrebbe ricominciare dall'inizio l'iter burocratico per arrivare all'appalto dei lavori di costruzione della struttura carceraria. La cui realizzazione potrebbe così slittare di almeno un altro anno.
«In questa fase - sottolineano a palazzo Sisto - non abbiamo alcuna possibilità di intervento. Da parte nostra abbiamo individuato in località Passeggi la zona idonea dove poter costruire il nuovo carcere di Savona e abbiamo indicato le aree sulle quali la struttura dovrà esser realizzata. A questo punto il nostro compito istituzionale si è concluso, anche se è evidente che continuiamo a seguire con una certa attenzione l'iter della pratica perchè sappiamo benissimo quelli che sono i problemi del vecchio Sant'Agostino e vorremmo che la città potesse avere al più presto una nuova casa circondariale».
I tempi per la realizzazione della nuova struttura carceraria potrebbero però ulteriormente allungarsi. A causa di un ricorso che le altre ditte partecipanti alla gara d'appalto per i lavori di costruzione del nuovo carcere hanno presentato nei confronti di quella che era riuscita ad aggiudicarsela, la "Pizzarotti" di Parma. Un ricorso che i giudici del Tar avevano in un primo momento accolto sospendendo la delibera con l'aggiudicazione dei lavori senza entrare nel merito. Nel febbraio scorso, invece, gli stessi giudici avevano esaminato nel merito la pratica ed avevano deciso di dichiarare illegittima l'aggiudicazione dei lavori aprendo così di fatto le porte ad una nuova gara d'appalto. La ditta vincitrice della prima gara aveva però deciso di ricorrere contro la decisione del Tar al Consiglio di Stato, che si riunirà a Roma martedì prossimo per prendere una decisione. Il rischio, come detto, è quello che se anche da parte dei giudici romani arriverà la conferma della decisione presa da quelli del Tribunale amministrativo regionale, si dovrà per forza di cose ripartire dall'inizio. Indicendo una nuova gara d'appalto per i lavori di costruzione della futura struttura carceraria a Passeggi.
gianluigi cancelli