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POTREBBERO ulteriormente allungarsi, e in questo caso non si
tratterebbe di pochi mesi, i tempi per dare finalmente il
via alla costruzione del nuovo carcere di Savona sulla
collina di Passeggi.
Martedì mattina a Roma, infatti, saranno i giudici del
Consiglio di Stato a decidere se confermare o meno
l'annullamento della gara d'appalto per l'affidamento dei
lavori di costruzione della futura casa circondariale
savonese sulla collina a ponente del centro cittadino deciso
nei mesi scorsi dai giudici del Tribunale amministrativo
regionale della Liguria. Che avevano accolto il ricorso
presentato loro dalle ditte che avevano partecipato alla
gara d'appalto e che ne erano uscite sconfitte. Se i giudici
del Consiglio di Stato decidessero di confermare la sentenza
del Tar, dovrebbe ricominciare dall'inizio l'iter
burocratico per arrivare all'appalto dei lavori di
costruzione della struttura carceraria. La cui realizzazione
potrebbe così slittare di almeno un altro anno.
«In questa fase - sottolineano a palazzo Sisto - non abbiamo
alcuna possibilità di intervento. Da parte nostra abbiamo
individuato in località Passeggi la zona idonea dove poter
costruire il nuovo carcere di Savona e abbiamo indicato le
aree sulle quali la struttura dovrà esser realizzata. A
questo punto il nostro compito istituzionale si è concluso,
anche se è evidente che continuiamo a seguire con una certa
attenzione l'iter della pratica perchè sappiamo benissimo
quelli che sono i problemi del vecchio Sant'Agostino e
vorremmo che la città potesse avere al più presto una nuova
casa circondariale».
I tempi per la realizzazione della nuova struttura
carceraria potrebbero però ulteriormente allungarsi. A causa
di un ricorso che le altre ditte partecipanti alla gara
d'appalto per i lavori di costruzione del nuovo carcere
hanno presentato nei confronti di quella che era riuscita ad
aggiudicarsela, la "Pizzarotti" di Parma. Un ricorso che i
giudici del Tar avevano in un primo momento accolto
sospendendo la delibera con l'aggiudicazione dei lavori
senza entrare nel merito. Nel febbraio scorso, invece, gli
stessi giudici avevano esaminato nel merito la pratica ed
avevano deciso di dichiarare illegittima l'aggiudicazione
dei lavori aprendo così di fatto le porte ad una nuova gara
d'appalto. La ditta vincitrice della prima gara aveva però
deciso di ricorrere contro la decisione del Tar al Consiglio
di Stato, che si riunirà a Roma martedì prossimo per
prendere una decisione. Il rischio, come detto, è quello che
se anche da parte dei giudici romani arriverà la conferma
della decisione presa da quelli del Tribunale amministrativo
regionale, si dovrà per forza di cose ripartire dall'inizio.
Indicendo una nuova gara d'appalto per i lavori di
costruzione della futura struttura carceraria a Passeggi.
gianluigi cancelli
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