TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
2008- 2050: GAS SERRA – CARBONE PULITO –
NUCLEARE SICURO!
LA MANCATA SCOMMESSA G8
Finalmente è terminata, nel centro termale di Hokkaido, la farsa inutile e
dispendiosa del raduno dei “grandi della terra”! Lontano cento chilometri da
Tokio e da possibili contestatori, hanno finito di sorridere alle
telecamere, hanno finito di comunicare falsi slogan e inutili dichiarazioni d’intenti ai cronisti del mondo.
Hanno terminato di simulare riforestazioni, piantando alberelli virtuali
come loro: irresponsabili quanto
anacronistici rappresentanti del mondo ricco e civilizzato.
Hanno
saputo decidere una poco credibile riduzione dei gas serra del 50% nel
lontano 2050.
Hanno
deciso loro per i nostri nipoti, sì perché tra 40 anni loro, che non ci
saranno più, non potranno vedere con i loro occhi ciò che i loro scellerati
comportamenti hanno prodotto al pianeta.
Oscurate
dalle vicende riguardanti la manifestazione di Piazza Navona, dalle
polemiche sul lodo Alfano e dalle solite (non richieste) reazioni del mondo
politico e religioso all’intervento poco gradito del “comico” di turno, sono
passate sotto tono le dichiarazioni di Berlusconi che comunicava con
soddisfazione la decisione presa a Hokkaido sulla costruzione di 1000
centrali nucleari e che, con suo grande compiacimento, l’Italia sarà in
prima fila.
Dobbiamo
soddisfare una domanda mondiale sempre più crescente di energia, di cui gli
USA consumano il 25%, mentre il costo dell’uranio sta, comunque, aumentando
del 1100% e le sue riserve stanno diminuendo, senza parlare delle scorie,
argomento che nessuno ritiene più di dover affrontare in modo serio e
approfondito.
I
responsabili della Socatri, l’azienda mondiale numero uno per il nucleare,
non si spiegano le cause dell’incidente che deve essere successo durante le
normali opere di pulizia vasche.
Comunque
per “cedimenti tecnici” ( dizione ufficiale) ,i primi di questo tipo nel
mondo, si sono riversati sul suolo 360 chili di uranio. Cento volte quello
si può disperdere in un anno.
Esperti
tecnici, come spesso accade, in tv assicurano che non c’è da preoccuparsi
che il livello d’inquinamento scende di ora in ora e in alcuni bacini il
consumo di acqua è addirittura consentito.
Qui il
tasso di uranio sembra di 2 microgrammi per litro: tutto normale.
Questa
non ci voleva proprio!
Proprio
qualche giorno prima, il ministro Scajola sosteneva con fermezza che, la
vicina Francia ha sul suo territorio le centrali e quindi inutile
quest’opposizione tutta italiana a costruirle, vista ormai la sicurezza di
quelle di nuova generazione.
Inoltre la pressante propaganda di
Sarkozy, conscio dell’affare dei prossimi anni, sul nucleare francese
all’avanguardia, finalizzata a fare incetta di contratti per centrali e
forniture di uranio non deve rischiare di essere intaccata da un incidente
di percorso, che è sempre raccomandabile minimizzare.
VECCHIE
E NUOVE CENTRALI
Sembra
comunque che la massiccia costruzione di centrali di “NUCLEARE SICURO”,
quello di terza e quarta generazione, debba essere affiancata dal ritorno di
costruzioni di centrali termoelettriche a “CARBONE PULITO”.
Efficaci
e curiosi i due inattendibili aggettivi, collocati dopo il tipo di fonte
energetica: SICURO e PULITO.
Il
carattere ambientale rende sempre più digeribile e apparentemente rinnovata
una scelta che sembrava ormai obsoleta e pericolosa. I due tipi di centrale hanno comunque, contrariamente a
quanto ci si vuole far credere importanti aspetti in comune tra i quali, ad
esempio, lo stoccaggio, le une delle scorie e le altre del CO2.
Per
entrambi si propone, come scelta rassicurante, quello sotterraneo, ma
l’Agenzia Internazionale per l’energia stima che abbattere il CO2 entro il
2050, con questo sistema richiederebbe costi e spazi proibitivi, senza
garantire la sicurezza di tali processi.
Non
ultimi i rischi sismici e la contaminazione delle acque potabili.
Questa
tecnologia, poi, come quella delle centrali nucleari di terza generazione,
sarà disponibile nel 2030, data in cui le emissioni di CO2 saranno, nel
frattempo, aumentate in modo irreversibile.
In
Calabria, intanto, a Saline Joniche, l’ex - liquichimica è venduta a
una società svizzera ( discendente dalla RATA ENERGIA A.G.) per poterci
costruire una centrale a carbone di poco più di 1300 MW.
Per chi
vive vicino a quella di Vado Ligure (di 1400 MW) e, conscio delle
problematiche, si oppone fermamente al suo potenziamento è facile
comprendere le preoccupazioni e le ansie degli amici calabresi, che i
giornalisti Monteleone e Foti denunciano con analisi dettagliate e
competenti.
In
Calabria il baratto sta, come sempre, nei posti di lavoro, a Vado
lo”sviluppo” del comprensorio. Tutto ciò al posto della salute delle
popolazioni attuali e future.
Vado e
gran parte dei territori del comprensorio, però, il loro prezzo l’hanno già
ampiamente pagato, ecco perché si oppongono in maniera determinata al
potenziamento.
I
cittadini che abitano intorno alla centrale, hanno già ricevuto il loro
bagaglio di ossidi di azoto e di zolfo, di micro particelle, di diossine,
benzene, benzopirene, cadmio, cromo, piombo, mercurio, arsenico, vanadio,
manganese, nichel…..
Sembra
che la Centrale possieda un elevato livello di sensibilità ambientale e che
sia il primo impianto in Liguria ad avere la certificazione ISO 14001.
Mentre
per quest’ultima l’Ente Certificatore è un’organizzazione privata, la
certificazione EMAS è rilasciata a livello europeo . Verrebbe da chiedersi:
chi sia stato il verificatore e di chi sia la responsabilità della
sorveglianza, poiché tale certificazione di standard ambientale elevato
permette, insieme ad altre agevolazioni, la riduzione del pagamento di
polizze assicurative proprio per eventuale danno ambientale? Verrebbe da chiedersi:
chi sorveglia le emissioni, visto la
latitanza Regionale e Provinciale, chi gli scarichi, i rifiuti, le
contaminazioni del terreno e delle acque, le polveri, tutti parametri
previsti dalla EMAS ? Verrebbe da chiedersi:
se non sia giunto il momento, da parte delle Autorità Sanitarie Savonesi e
della Magistratura, promuovere una ricerca sulla popolazione residente nel
circondario, sulle morti e sulle malattie strettamente correlate alle
emissioni della Centrale? I dati pubblicizzati più volte da esperti e studiosi, come
il Dott.Franceschi e la Dott.ssa Piccinini, confermano anche per Vado i dati
delle ricerche già condotte
negli USA , i cui risultati attestano come l’uso del carbone come
combustibile sia il più dannoso per la salute umana e strettamente legato
all’eccesso di mortalità. Verrebbe da chiedersi:
se sia il caso di vigilare sulla farsa delle certificazioni, delle
bandiere e delle iniziative che di ambientale non hanno proprio nulla se non
il nome.
Svolgere finalmente quel ruolo che gli Enti Pubblici dovrebbero assolvere e
cioè quello di amministrare rappresentando e tutelando i cittadini?
ANTONIA BRIUGLIA
Apprendo dalla Stampa dell’11/07/08, ad articolo già
concluso, che l’Autorità per la Sicurezza Nazionale francese ha ordinato la
chiusura dell’impianto nucleare a Triscastin e l’immediata messa in
sicurezza che, dalle ispezioni effettuate, è risultata insoddisfacente.
L’ASN
denuncia che “il dispositivo che dovrebbe evitare la fuoriuscita di liquido
presenta irregolarità rispetto alle disposizioni dei regolamenti”.
Dopo
quattro giorni di rassicurazioni, per alcune zone di utilizzo dell’acqua, di
grave, minimizzato, inquinamento del suolo, di taciuti danni alla salute
pubblica anche da parte della Prefettura francese:
è
partito un rapporto al Procuratore della Repubblica sulle eventuali
responsabilità.
|