Traffico, ancora tre mesi di prove
la polizia municipale: bene così, l'esperimento funziona
Villapiana, barriere di plastica fino a ottobre. Ma i residenti chiedono di tornare all'antico
IL SECOLOXIX
LA GENTE di Villapiana continua a dire no alle innovazioni al traffico nel quartiere volute quasi un anno fa dall'amministrazione comunale, confermando di fatto quello che è stato il parere più volte espresso dal Comitato di cittadini sorto nel quartiere. Ma soprattutto chiede all'assessore competente Livio Di Tullio di prendere una decisione definitiva. Mentre in soccorso del Comune arrivano i dati sciorinati dal comando della polizia municipale, secondo i quali con il nuovo sistema della viabilità sarebbero diminuiti in maniera importante gli incidenti.
Ma torniamo alla cronaca, partendo proprio dal giudizio del comandante della polizia municipale, Igor Aloi. «Gli abitanti del quartiere, dopo un periodo di assestamento, hanno risposto bene alle modifiche - sottolinea Aloi - Gli incidenti sono in calo e anche i flussi del traffico sembrano funzionare meglio. In sostanza mi sento di poter dire che il miglioramento c'è stato. Il secondo problema, relativo all'inquinamento, richiede una valutazione più attenta: non si può semplicemente spostare un flusso di automobili da una via all'altra, non sarebbe una soluzione risolutiva. Per questo motivo non escludo l'ipotesi di una limitazione del transito veicolare».
Ed è proprio per questo motivo che la sperimentazione sembra destinata a durare ancora per qualche mese. «Avendola adottata nel periodo della ripresa delle lezioni - spiega il comandante della polizia municipale - sarebbe fuorviante confrontare dati di periodi diversi. E' necessario aspettare almeno il termine dei dodici mesi, per valutare gli eventuali miglioramenti sugli stessi periodi dell'anno. Per questo manteniamo i "new jersey" (gli spartitraffico mobili in plastica di colore bianco e rosso, ndr;) sarebbe controproducente sostenere i costi per la realizzazione di strutture fisse che dopo pochi mesi magari dovremmo smantellare».
Il parere della gente del quartiere, tuttavia, sembra dipingere un quadro a tinte decisamente più fosche. «Hanno speso un patrimonio in consulenze per la rotonda di piazza Saffi. Ottenendo peraltro risultati scadenti, sbagliando la posizione delle fermate dell'autobus e inserendo posteggi in potenziali aree verdi», sostiene Antonio Filetti, residente a pochi metri dalla rotatoria. «La larghezza della rotonda è troppo esigua per due corsie di marcia, la gente non è abituata e possono sorgere problemi», aggiunge Alexis Calcagno, mentre Andrea Zappi introduce un problema ribadito da numerosi intervistati: l'immissione su via Venezia. «Andava decisamente meglio prima, trovo code costanti all'altezza dell'Oviesse che prima non c'erano"». Walter Carlini ripropone lo stesso rimprovero, ma si mostra più blando verso le scelte del Comune: «Una volta abituati, si intravedono anche dei lati positivi. L'importante è che vengano inserite piante e fioriere: se è per ricoprire tutto di cemento, meglio lasciare le protezioni mobili».
Pareri che si aggiungono al lavoro di opposizione che Marino Masala, Giuseppe Procopio e gli altri componenti del Comitato svolgono ormai da mesi. «Più volte siamo venuti incontro all'amministrazione, abbiamo raccolto duemila firme, smentito con dati incontrovertibili le motivazioni delle scelte adottate: francamente, ho il timore che dietro a scelte così poco ponderate ci siano interessi particolari» sostiene Masala. Prosegue Procopio: «L'anno prossimo tutte le vie interessate avranno valori di benzene fuori norma. Abbiamo dimostrato che la rotatoria di piazza Saffi infrange in più punti le normative di viabilità. I dati Tau dimostrano i pochissimi incidenti che avvenivano prima della modifica. Per tutta risposta, abbiamo riscontrato una finta marcia indietro dell'amministrazione, seguita dalla solita indifferenza. Si ostinano a dire che tutto va bene, ma non è così. Se il Comune continuerà a non ascoltarci, sapremo far valere le nostre ragioni nelle sedi più opportune».
Federico Biglieri.

05/07/2008
UNA PASSEGGIATA sul mare che dallo scaletto delle Fornaci porterà sino al confine con Vado, un nuovo ponte sul Letimbro molto più a monte di via Faletti in modo tale da poter essere collegato con lo svincolo su corso Ricci della futura Aurelia bis, destinazione di un terzo delle nuove costruzioni previste dall'operazione Orto Folconi all'edilizia convenzionata con ampliamento dei giardini di piazza delle Nazioni. Sono queste le novità più importanti che la giunta comunale ha inserito nel Puc e che il 31 luglio dovranno essere approvate dal consiglio comunale. Novità che derivano dall'esame delle osservazioni presentate allo strumento urbanistico da Regione, Provincia e circoscrizioni. «La vera novità - spiega il sindaco Berruti - è la passeggiata a mare che unirà le Fornaci al confine con Vado. Una infrastruttura importantissima dal punto di vista turistico».
G. Canc.