versione stampabile Sembra diventato lo sport nazionale, e allora mi aggrego anch’io. Nonna Abelarda
|
Milena De benedetti |
Posso dire che almeno non ho scopi oscuri o meschini o maligni, ma solo la speranza che un domani un ipotetico centro sinistra rinnovato nelle persone e nelle idee, due punti di eguale importanza, possa strappare il paese alla destra, e che non si persegua nel capolavoro che ha quasi distrutto la sinistra in Italia, per dare il colpo di grazia. Ammetto sinceramente che non spero neanche un po’ nei vertici, sia locali sia nazionali, ma al massimo nella forza e nei malumori della base, dove ci sono ancora molte persone impegnate, che conservano un minimo di ideali e buona fede. Parlo del PD, ma alcune cose, mutatis mutandis, valgono anche per il resto della sinistra. |
Inoltre, dal mio angolino qui su Trucioli o su vari blog, ho anticipato più volte la mia posizione negativa, fin dalla nascita di questa formazione politica, perciò non parlo per senno del poi. Del resto, non mi ritengo certo un genio o una profetessa, ma solo una che cerca di ragionare inascoltata, come tanti altri accusatori dei vertici e delle loro politiche. A differenza dei frustrati che tendono a riversare tutte le colpe, che so, su un Beppe Grillo, giusto per trovare un capro espiatorio ideale. Infatti è molto logico, quando qualcuno amplifica e dà rilievo a critiche e problemi che in molti già percepivano di loro, a malesseri della società che già esistevano, prendersela con lui per coprire le proprie vergogne, dicendo che ha fatto campagna per Berlusconi o altre scempiaggini simili. Così adesso questa è la politica che va per la maggiore, dai soloni di Repubblica in giù. E certo, attaccando lui, screditandolo, o ignorandolo, il fenomeno finirà, e gli elettori smarriti, ma moderati, sereni, pacati nell’animo, come li vuole il Uolter, torneranno all’ovile, quei milioni di firme al V2-day svaniranno. Come no. Sperate pure nel miracolo. Intanto comincia ad affollarsi il padiglione dei personaggi da screditare, che man mano si aggregano. Mai soffermarsi sul perché, secondo un sondaggio di Eurisko, un 60% di simpatizzanti di Grillo sarebbero elettori del PD, mai chiedersi perché o studiare le loro ragioni. Al limite sono compagni che sbagliano. Basta farglielo capire, come quando qui ci spiegano perché ci vogliono piattaforme, inceneritori, palazzoni. Gli elettori sono come bambini che vanno educati, figurarsi se hanno un parere degno di considerazione, che lascino fare ai politici il loro mestiere, che loro lo sanno qual è il loro bene. Etichettiamo, ignoriamo, disprezziamo il malessere e il problema svanirà da solo. Molto logico, appunto. |
Ma la logica, almeno quella logica che ti fa prendere decisioni in funzione di un chiaro utile, non abita in casa della sinistra, tendente molto più a un incomprensibile e a volte contorto masochismo. Invece la destra è abilissima in questo, ed ecco spiegate, molto semplicemente, le ragioni del loro successo: agiscono per uno scopo. Che poi questo non sia molto nobile o utile al bene del paese se ne può discutere, ma almeno evitano di darsi costantemente, pervicacemente la zappa sui piedi. |
Gli indizi non sono ancora sufficienti? Dobbiamo continuare a negare? Esempio: in Sicilia si sostituisce la Borsellino, motivata, prestigiosa, indipendente, che aveva sfiorato la vittoria, con la Finocchiaro, incolore burocrate allineata di partito.I voti crollano. Alle successive amministrative è un plebiscito pro-PDL. (Per non parlare dei paesini in cui PD e PDL si presentano in liste apparentate, ma nessuno ne parla). Qualcuno parla di ripensamento, di dimissioni, di cambi al vertice, come sarebbe in un qualsiasi paese civile? No. Come campanello d’allarme non basta. ( A parte che al massimo torna il velista, sai che gioia e che novità). Esempio opposto: a Vicenza, in pieno feudo leghista e in elezioni non certo favorevoli alle sinistre, vince un sindaco PD. Solo perché si è dichiarato contrario all’ampliamento della base Dal Molin. Ha ascoltato le persone. Dunque, negare tutto questo o è masochismo, o è ottusità, o non è certo buona fede. Di qui non si scappa. Non si è mai visto nessuno più chiuso in una logica sua propria e fuori dal mondo reale, di coloro che si riuniscono in certe stanze di partito. Intendiamoci, non è che i loro obiettivi non siano concreti, in funzione di scopi precisi e di manovre economiche di varia natura. No, non è che siano irrealistici o diversi dal resto del mondo politico. Anzi. Sono i mezzi, per arrivare ai risultati, che proprio sono privi di senso pratico e mostrano anche più di una goffaggine. Soprattutto, non tengono mai conto di quella cosa multiforme e variegata chiamata elettorato, che è diverso, appunto, dai “compagni” di una volta. Sempre partono dal vecchio pregiudizio della sinistra e di tanti intellettuali snob, alcuni ancor oggi in servizio permanente attivo: noi siamo in possesso della verità, delle uniche idee valide, siamo per definizione dalla parte giusta, se non ci votano sono loro a sbagliare, non noi. Non dobbiamo dimostrare niente.
Grande il berlusca, se non ci fosse avrebbero dovuto inventarlo: da quasi quindici anni, in progressione, la sinistra riesce a non fare i conti con la propria pochezza, con la mancanza di idee, di adeguamento alla società e all’economia che cambia, e di ricambio generazionale, giusto grazie a questo spauracchio. Dovrebbero fare un monumento, loro, al Berlusconi. E infatti mi sa che lo stiano facendo, lasciandogli fare proprio tutto quello che vuole, come dimostrano gli eccessi senza freni inibitori di questi giorni. Intanto stanno già muovendosi gli ex-girotondi, avendo pezzo qualche pezzo per strada ma avendone acquistati altri per nuove e differenti alleanze. L’8 luglio manifestazione a Roma. Ne parlerà, l’informazione? Intanto il succitato diavoletto sta già sfiorando nei sondaggi le percentuali della Lega. Su base nazionale, però. Intanto, i sondaggi sui giornali in rete, quando non truccati, danno percentuali bulgare di dissenso dei cittadini. 70-80% di no. E qui i lettori sgomenti danno 50-50, più o meno. Domanda: secondo voi, i giornali a quale risultato daranno più risalto? Bravi, il secondo, dicendo che metà degli italiani è favorevole alla norma voluta dal premier. E quale giornale darà questa notizia? Come dite? Ma no, che il Giornale, che Libero, che la Padania… |