FINALE LIGURE POLEMICA SULL’ACQUEDOTTO  LA STAMPA

Gualberti replica alle accuse dei Verdi
FINALE LIGURE
Massimo Gualberti, assessore della giunta Richeri, replica alle accuse dei Verdi che, nei giorni scorsi, hanno «sparato» su maggioranza e opposizione.
Dice Gualberti: «I Verdi interpretano, a modo loro, il ruolo di opposizione che la città gli ha assegnato, ma la loro azione politica pare essere divenuta particolarmente evidente solo in quest'ultimo periodo, almeno pensando a 4 anni fa quando, decisamente silenziosi, si trovavano in maggioranza. Alcune delle domande poste potrebbero, infatti, essere rivolte direttamente a loro: quando eravate in maggioranza, e ci siete stati 9 anni, cosa avete fatto voi per i problemi irrisolti della Città? Ad esempio per quanto riguarda il nuovo pozzo "scavato a soli 80 metri dal mare" basterebbe affermare che la scelta appartiene proprio all'amministrazione di cui facevano parte, ma visto che l'acqua non ha angoli visuali di destra o di sinistra, vale la pena fare alcune precisazioni. Il nuovo pozzo è stato realizzato nel sito attuale, peraltro vicino al mare almeno quanto gli altri due già presenti, poiché gli altri siti selezionati, a mezzo di appositi pozzi pilota, non assicuravano la necessaria portata. Il nuovo pozzo non è attualmente in esercizio in particolare perchè sussistono ancora problemi autorizzativi per la realizzazione delle condotte nell'alveo del fiume, necessarie per collegarlo all'acquedotto che si trova sulla sponda opposta».
Prosegue: «Con queste precisazioni occorre però fare il punto della situazione dell'acquedotto di Finalpia-Varigotti. Lo scorso anno abbiamo realizzato l'interconnessione con la sorgente del Martinetto e solo grazie a questa scelta Finalpia e Varigotti, pur con qualche problema, hanno avuto l'acqua potabile nei mesi scorsi. Dopo una cinquantina d'anni i pozzi in esercizio, uno dopo l'altro, sono infatti entrambi franati, provocando l'immissione in rete di terra e sabbia ed è stata solo l'interconnessione con la sorgente che ha permesso di superare quasi indenni la chiusura dei pozzi che ne è conseguita Con la cura che va posta in questi casi, l'Ufficio Tecnico ha fatto il possibile per il recupero dei pozzi franati e solo in questi giorni è stata completata l'operazione di recupero che, verosimilmente, riporterà a breve la situazione alla normalità».
Conclude: «Per quanto riguarda gli altri rilievi mossi dagli amici Verdi mi limito ad osservare come ormai sia ampiamente noto come il ponte per la zona industriale sia stato inserito tra le opere di urbanizzazione poste a carico dell'operazione Piaggio, mentre su un gradino inferiore va ricordato che il sottopasso di Via Brunenghi sarà integralmente ristrutturato immediatamente dopo l'estate».
Nuova denuncia
di abuso edilizio
I Verdi, per voce di Gabriello Castellazzi, proseguono comunque a denunciare quanto secondo loro non va in città e quanto viene segnalato dai cittadini. Ecco le ultime. Scrive Castellazzi: «Numerosi cittadini hanno segnalato una nuova immissione nel torrente Sciusa di notevoli quantità di acqua provenienti dalla stazione di pompaggio presso il ponte medievale di Finalpia. Grande spreco di acqua potabile e di energia elettrica. Il terzo fornice del ponte continua a rimanere ostruito per un inspiegabile ritardo dei lavori di sistemazione dell'alveo e sembra che ulteriori complicazioni riguardino proprio lo spostamento della stazione di pompaggio, uno dei problemi che i "Verdi" avevano segnalato prima dell'inizio dei lavori. Già la Regione insistentemente ha segnalato i rischi relativi a una possibile distruzione del ponte in caso di intense precipitazioni, L'allarme diventa concreto da quando i cambiamenti climatici sono causa di precipitazioni più concentrate nel tempo e molto più intense. E' assolutamente necessario liberare il terso fornice del ponte medievale prima della stagione autunnale». Secondo Castellazzi: «Individuato dalla Polizia Urbana e denunciato un abuso edilizio proprio ai piedi di Castelfranco. Sembra che l'abuso non sia di grandi dimensioni, ma è comunque incredibile che nelle vicinanze di uno dei monumenti simbolo del Finale sia stato localizzato una delle tante infrazioni urbanistiche che penalizzano l'ambiente finalese. L'edificio in oggetto è nascosto fra gli alberi e ben visibile soltanto da chi visita il castello e si affaccia verso il lungomare. Le segnalazioni sono giunte anche dai visitatori dell'ultima mostra aperta in Castelfranco: un dato positivo che dimostra l'attenzione dei cittadini per quanto avviene sul nostro territorio. Sembra che gli Uffici Comunali competenti abbiano già proceduto a un rilievo tecnico».