III CIRCOSCRIZIONE INCERTEZZA SU MODALITA’ , TEMPI E AMMONTARE DEGLI INDENNIZZI
Aurelia bis, espropri a valanga

Altre venti famiglie di corso Ricci hanno ricevuto la notifica dall’Anas
ERMANNO BRANCA LA STAMPA
SAVONA
L’ondata di espropri notificati dall’Anas per realizzare il tracciato dell’Aurelia bis sta provocando preoccupazioni e polemiche in città. Dopo via Scotto, via Mignone e via Turati, sono gli abitanti di corso Ricci a insorgere. Una ventina di famiglie che abitano ai civici 62-64-66-68 hanno ricevuto la lettera dell’Anas che annuncia l’avvio del procedimento esecutivo. Oltre ai residenti, sono in gioco anche diverse aziende artigiane che si trovano al di là del viadotto che attraversa corso Ricci. Il caso è stato sollevato in III Circroscrizione nel corso di un dibattito in cui sono emerse tutte le preoccupazioni che già erano emerse in altre zone della città.
Spiegano il consigliere Fulvio Parodi e il presidente Bruno Larice in un comunicato: «Il dibattito in Circoscrizione ha evidenziato in modo chiaro le forti preoccupazioni dei savonesi per il modo con cui sta procedendo il progetto dell’Aurelia bis. L’Anas finora non ha individuato in modo certo le persone interessate agli avvisi di esproprio, nè le particelle catastali che verranno espropriate materialmente, nè i tempi e le modalità del procedimento. I cittadini temono ad esempio che per risparmiare vengano espropriati i terreni intorno alle abitazioni, lasciando i palazzi in mezzo allo svincolo dell’Aurelia bis che verrà realizzato proprio in corso Ricci. Il risultato finale sarebbe quello di lasciare gli abitanti in mezzo allo smog e ai rumori».
La Circoscrizione solleva anche il caso degli indennizzi: «I tempi e le modalità dell’esproprio sono avvolti nel mistero e così pure l’indennizzo: chi accetta subito viene liquidato mentre chi resiste rischia di prendere i soldi dopo decenni. L’altro problema è quello degli espropri temporanei: le famiglie non sono in grado di pagare il mutuo della casa espropriata e al tempo stesso l’affitto di quella temporanea».
Conclude la III Circoscrizione: «E’ necessario quindi che il Comunee si faccia carico dei problemi delle 20 famiglie e delle aziende espropriate in corso Ricci e in altre zone della città. E’ indispensabile che l’Anas comunichi con precisione chi subirà l’esproprio definitivo, chi dovrà lasciare la casa solo temporaneamente e chi perderà solo i terreni. A coloro che subiranno l’esproprio il Comune dovrà comunque garantire la liquidazione immediata di un equo indennizzo. Infine il tema dovrà essere illustrato in modo adeguato in Consiglio comunale».