TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni Ci scrive il sindaco di Noli e volentieri pubblichiamo<Non siamo
tutti corrotti, sui
ripascimenti Gambetta sbaglia> Raramente
rispondo agli attacchi, spesso pretestuosi, che sono portati alla
mia Amministrazione perché ritengo la polemica sterile ed inutile. Ancora di più
non vorrei polemizzare con il Comandante Carlo Gambetta, da sempre
amico di famiglia e con il quale ho condiviso parte della mia
esperienza politica. Non posso,
però, non intervenire sull’articolo comparso nel numero 160 di
Trucioli Savonesi e riguardante il ripascimento degli arenili a
Noli. Tengo a
precisare che come “direttore d’orchestra” non sono per niente
imbarazzato a parlare dell’argomento con “il mio pubblico”. Ribadisco il
mio parere favorevole all’effettuazione dei ripascimenti annuali,
necessari per il mantenimento dei nostri arenili. Certo, il tutto,
nel pieno rispetto delle regole. Forse, il
Comandante, ricorda gli anni delle sue Amministrazioni, quando certi
sversamenti erano incontrollati; oggi la musica, per fortuna, è
cambiata e prima di scaricare una sola carriola di materiale a mare
occorre effettuare accurate analisi chimiche e granulometriche.
Analisi che richiedono sempre tempi molto lunghi e che spesso
riducono al minimo il periodo in cui è consentito sversare. Concludo
dicendo che non ritengo giusto polemizzare con gli Enti preposti ai
controlli solo perché, quando interpellati, non ci forniscono le
risposte che vorremmo; credo che non si possa far passare l’idea che
tutte le istituzioni, solo perché pubbliche, siano corrotte, o
compromesse, o in mala fede. Questo è un criterio che non ho
nessun’intenzione di accettare, con buona pace dell’amico (spero
ancora) Carlo. Grazie se
vorrete concedermi questo spazio. LA REPLICA DI GAMBETTA
ad
errori e abusi a danno del nostro litorale> Approfittando dell’ospitalità di Trucioli Savonesi (in base alle mie esperienze devo testimoniare e non dovrebbe essere cosi in una società libera e democratica, l’unico strumento savonese di comunicazione senza censure) ho formulato delle domande, ben precise, accompagnate da documentazione fotografica. Ho fatto, quale
ex sindaco di Noli, anche autocritica. Ancora oggi, dopo mesi,
non ho avuto risposte definitive alle domande sul problema
arenile. Non è polemica
questa. Vorrei, questo sì, delle risposte definitive, precise. Mi si dica dove
accenno al fatto che voglio “far passare l’idea che tutte le
istituzioni, solo perché pubbliche, siano corrotte, o compromesse, o
in mala fede”. Quando è stato
il momento l’ho fatto con nomi e cognomi, con denunce alla Procura
della Repubblica (inevase, purtroppo e non archiviate). Ora che mi è
capitata tra le mani una bella foto dell’inizio anni 1900, qui
pubblicata, riconfermo integralmente e mai smentito, né dal sindaco,
né dai Bagni Marini, quanto da me scritto su “Trucioli Savonesi” in
merito al consolidamento della profondità dell’arenile di Noli. Si vede
chiaramente la profondità dell’arenile triplicata nei pressi del
molo Sant’Antonio (zona Bagni Florida), mentre tutto
il resto del litorale risulta pressoché uguale ad oggi. Perché
l’erosione presso i Bagni Florida, iniziata nei periodi dal
1950-1960 in poi? A mio avviso,
la causa è la costruzione di almeno sette moli per sistemare le
cabine dei Bagni Marini verso il mare. Costruiti
abusivamente, con il silenzio della Capitaneria di Porto (a
quell’epoca competente sul Demanio Marittimo), hanno di fatto
intralciato il naturale spostamento di masse di materiale sabbioso
durante e dopo le mareggiate. Se questa mia
ipotesi è sbagliata, qualcuno la contesti. La soluzione
per me ci sarebbe. Semplice, semplice,…naturale, ritorno alla
natura. Non mi pare di
essere il solo, o un solone a sostenerlo. Ho letto quanto nel
passato più o meno recente, hanno scritto tecnici indipendenti,
studiosi da decenni del nostro litorale, del suo sfruttamento
irrazionale, delle violenze subite ad opera dell’uomo. A volte si
legge: la natura si “vendica”! Il mare è ricchezza, natura,
patrimonio, ma troppo spesso vittima dell’illegalità e della
mancanza di buon senso sempre più diffusi in questa nostra Italia. Mi sono
chiesto, senza ottenere risposta, se fosse giusto, saggio, se
risponde agli interessi collettivi che dovrebbero sempre prevalere
nelle scelte della pubblica amministrazione, sborsare soldi pubblici
tutti gli anni per non rimediare a errori strutturali del passato. E’ quanto
accade a Noli, la mia, la nostra, la vostra gloriosa città marinara.
Quella dei nostri avi, col loro orgoglio, con la loro storia, con i
loro valori e molte virtù. A questo punto,
al sindaco Ambrogio Repetto, consiglio, tra l’altro, di
andare a verificare se la quantità di materiale versato, con
l’intervento finanziario di 15 mila euro, davanti ai Bagni Hilton
e Florida, sono o no andati a finire in mare. Andare a verificare se, nelle zone davanti alla “cala della casetta” (Bagni Ziggurmare) il fondale è oggi ancora più coperto di fango, peggiorando di fatto una delle peculiarità dei fondali di Noli, la limpidezza. Controlli, il
sindaco Repetto, l’arretramento del ripascimento delle zone
riservate ai soci della pesca sportiva e dilettanti. Anche queste
erano le mie domande (nulla a che vedere con le polemiche a cui non
sono mai stato appassionato, non avrei fatto per tanti anni il
sindaco) rimaste, purtroppo, senza risposta, non tanto per me, ma
per un problema vitale dell’economia nolese, del suo futuro, delle
future generazioni, dell’unica risorsa rimasta, il turismo. Carlo Gambetta
DALLA REDAZIONE DI TRUCIOLI…..
La lettera del
sindaco di Noli, Ambrogio Repetto, è un atto di sensibilità
da apprezzare. Il primo
cittadino aveva due alternative. Il nostro “blog” che non fa “guerre
di partito” o di “fazioni”, ma si sforza di coprire quel vuoto
informativo che molti lettori ci riconoscono, ha pubblicato in
passato tre servizi, corredati di fotografie, del litorale di Noli. Prima e dopo i ripascimenti, pagati anche col denaro dei contribuenti. Il sindaco
Repetto poteva, già allora, rispondere ad articoli giornalistici
che se non fossero stati veritieri e precisi, sarebbero inficiati di
“diffamazione”, aggravata. Notizie, tra l’altro, documentate. Non l’ha fatto ieri e non era obbligato. Non l’ha fa oggi, preferendo rispondere parlando di accuse, citando parole, frasi che non sono mai state usate nel tema in questione. Non ci siamo mai sognati di scrivere che tutti sono corrotti. Non abbiamo mai fatto di ogni erba un fascio. La tecnica di sparare nel mucchio non ci appartiene. Purtroppo lo stile della replica del primo cittadino è un “teatrino”, un costume politico, già visto. Dispiace che l’abbia utilizzato anche un galantuomo.
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