Tre infortuni sul lavoro«Sicurezza, solo parole»
giornata nera nei cantieri
Il sindacato chiede misure concrete: impegno da imprese e istituzioni
IL SECOLOXIX
UN INFORTUNIO a Carcare, uno ad Andora. Tragedia sfiorata in un cantiere a Lavagnola. Gli infortuni sul lavoro purtroppo sono all'ordine del giorno. Ciò ha spinto la segreteria della Federazione provinciale lavoratori del legno, dell'edilizia o affini di Savona (Fillea-Cgil) a intervenire. «Gli ennesimi incidenti nell'edilizia, verificatisi ieri nel Savonese - inizia una nota - denunciano il continuo stillicidio di infortuni sul lavoro. Si discute di prevenzione, ma rimangono inattuate le iniziative concrete». Vengono quindi elencate le ragioni degli incidenti, «sempre le solite»: mancata applicazione delle norme sulla prevenzione e la sicurezza, assenza di un'adeguata cultura della sicurezza, precarietà dei rapporti di lavoro diffusa, mancanza di formazione, sistema di subappalto.
«La Fillea sostiene da tempo che è indifferibile un'azione di contrasto rispetto alle irregolarità - si legge ancora -. L'impegno quotidiano del sindacato degli edili insieme a quello delle Asl non può bastare. Analoga responsabilità devono assumerla il sistema delle imprese e, in primo luogo, le associazioni degli imprenditori che le rappresentano». Fillea-Cgil chiede «coerenza negli impegni alle istituzioni e a tutti gli enti coinvolti, che devono fare di più. Pertanto ci preoccupano le modifiche preannunciate dal governo rispetto al nuovo Testo unico sulla sicurezza, da poco entrato in vigore, che è stato una conquista importante per tutto il mondo del lavoro e che ora rischia di essere snaturato in alcune sue parti fondamentali». «La sicurezza è una battaglia da vincere - conclude la nota - anche affrontandola con la contrattazione preventiva. In questo ambito devono avere un ruolo i Comitati paritetici antinfortunistici, perché sicurezza e diritti di chi lavora come l'operatore edile non devono essere solo parole, ma un valore e un dovere».
St. Mor.