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UN INFORTUNIO a Carcare, uno ad Andora. Tragedia sfiorata in
un cantiere a Lavagnola. Gli infortuni sul lavoro purtroppo
sono all'ordine del giorno. Ciò ha spinto la segreteria
della Federazione provinciale lavoratori del legno,
dell'edilizia o affini di Savona (Fillea-Cgil) a
intervenire. «Gli ennesimi incidenti nell'edilizia,
verificatisi ieri nel Savonese - inizia una nota -
denunciano il continuo stillicidio di infortuni sul lavoro.
Si discute di prevenzione, ma rimangono inattuate le
iniziative concrete». Vengono quindi elencate le ragioni
degli incidenti, «sempre le solite»: mancata applicazione
delle norme sulla prevenzione e la sicurezza, assenza di
un'adeguata cultura della sicurezza, precarietà dei rapporti
di lavoro diffusa, mancanza di formazione, sistema di
subappalto.
«La Fillea sostiene da tempo che è indifferibile un'azione
di contrasto rispetto alle irregolarità - si legge ancora -.
L'impegno quotidiano del sindacato degli edili insieme a
quello delle Asl non può bastare. Analoga responsabilità
devono assumerla il sistema delle imprese e, in primo luogo,
le associazioni degli imprenditori che le rappresentano».
Fillea-Cgil chiede «coerenza negli impegni alle istituzioni
e a tutti gli enti coinvolti, che devono fare di più.
Pertanto ci preoccupano le modifiche preannunciate dal
governo rispetto al nuovo Testo unico sulla sicurezza, da
poco entrato in vigore, che è stato una conquista importante
per tutto il mondo del lavoro e che ora rischia di essere
snaturato in alcune sue parti fondamentali». «La sicurezza è
una battaglia da vincere - conclude la nota - anche
affrontandola con la contrattazione preventiva. In questo
ambito devono avere un ruolo i Comitati paritetici
antinfortunistici, perché sicurezza e diritti di chi lavora
come l'operatore edile non devono essere solo parole, ma un
valore e un dovere».
St. Mor.
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