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Riceviamo e pubblichiamo: dai palazzi di papà Vaccarezza,

agli scavi notturni, alla interminabile causa con don Pino, alle pendenze in tribunale, ai box realizzati ed  altri in agguato, ai progetti firmati Fantuzzi-Corso (area Pci-Ds), all’impresa Fresia di Ceriale, alla Finbox (amministratata da un ex teardiano), al vergognoso scempio  architettonico consumato a ridosso delle vecchie mura, come scrisse Mario Fazio, giornalista de La Stampa ed allora presidente di Italia Nostra.

Ma il “luogotenente” di Scajola, il sindaco Angelo Vaccarezza, resta la bandiera del “buon governo”.  Fulgido esempio nell’intera provincia!

 

Il testimone:

<LOANO SARA’ UN POLMONE VERDE>

 

di Gilberto Costanza

 


Palazzo Doria

Loano - Preciso che il titolo non è il mio! E’ ripreso dall’articolo apparso su LA STAMPA di venerdì 27 giugno 2008 a pagina 66.  Io avrei aggiunto il punto interrogativo.  Ciò che più ha colpito, nell’articolo a firma di Marina Beltrame, è la frase iniziale:<Dopo tanto cemento Loano fa notizia per un nuovo polmone verde che sorgerà fra Palazzo Doria e le mura.>

Questa è la novità? Anche in questa occasione vi è tanto cemento a danno del verde! Una delle più gravi speculazioni edilizie!

  E’ opportuno chiarire alcune cose. Farsi delle domande e chiedersi se la sistemazione dell’area verde sia quella che  tutti cittadini loanesi (e  anche tanti turisti che da anni trascorrono le vacanze a Loano!

Purtroppo stanno diminuendo!) avremo voluto che fosse realizzata  come almeno prevista nel progetto iniziale. Meglio ancora senza la costruzione di nuovi condomini nel centro storico!

Una SAGGIA E OCULATA Amministrazione avrebbe sicuramente realizzato al meglio l’intera area verde del “Giardino del Principe”. Non avrebbe favorito speculazioni edilizie!

Le aree a orti e giardini a monte dei fabbricati di Via Boragine sono rimaste aree verdi sino alla metà degli anni ’60.  Per quanto ricordo, tali zone erano escluse dai vari Piani Regolatori da interventi edificatori sino agli anni ‘90!  Il primo condominio a cinque piani sorto nella zona è stato edificato e ultimato dai costruttori Nicola e Lorenzo Vaccarezza (padre e zio del Sindaco) agli inizi degli anni ’70.  I numerosi proprietari, negli anni, hanno dovuto regolarizzare le loro proprietà con il condono edilizio.

Dopo anni di abbandono del capannone e aree verdi di proprietà dei Vignola (attuale area interessata del “Giardino del Principe”) qualcuno ha avuto la “felice idea” di far predisporre progetti (redatti, in allora, dallo studio associato architetto Lucia Fantuzzi e architetto Giancarlo Corso) per sistemare la zona con l’intervento di privati, a mezzo convenzione.

Quindi approvazione di progetti e poi aggiudicati i lavori alla Fresia Costruzioni Edili di Ceriale.  Conseguenza degli accordi convenzionati: altri due condomini! Il primo in Viale della Libertà ove, al pianterreno, è ubicato “Loano salute” (sarebbe interessante conoscere i nomi dei proprietari di detti immobili) con la costruzione di centinaia di box privati interrati (non è stato previsto in convenzione neppure un congruo numero di box a rotazione per i cittadini!).

L’unico impegno dell’impresa è quello di realizzare la sistemazione della area verde “Giardino del Principe” con, però, lo scomputo dagli oneri di urbanizzazione. Quindi a costo zero (se non sbaglio)!

Il secondo in Piazza Italia ove (ricordando i progetti in allora esposti) erano evidenti tipi di piante con chioma ombreggiante.  Così non è perché nel sottosuolo - compresa la via Isnardi (sic!)- sono stati costruiti dalla Soc. Finbox Immobiliare srl altre centinaia di box tutti privati. La Società in oggetto ha avuto un contenzioso e conseguente causa con il Comune per il mancato pagamento della tassa occupazione suolo pubblico ed è in corso una transazione che comporterà  il pagamento di centinaia di euro nelle casse comunali.

I progetti  sono stati redatti dall’ Architetto Gianfranco Corso e l’ Ing. Renzo Zanone. Con la costruzione di solette dei box a pochi centimetri dalla superficie è stato possibile solo la piantumazione di alberelli con radici corte e di precaria durata. Ma chi ha concesso le autorizzazioni ed approvazione del progetto in generale per i box interrati perché - nel anteporre gli interessi dei cittadini e nel rispetto dell’ambiente -  non ha previsto la possibilità (necessità!) di sistemazione di alberi ad alto fusto con chiome ombreggianti.

La critica è conseguenziale: è stata data la priorità agli interessi privati dimenticando il sacrosanto diritto dei cittadini loanesi!

Perché ? Negli anni scorsi, è notorio, che la stessa Parrocchia San Giovanni è stata chiusa per un certo periodo per movimenti nella struttura con il pericolo di crollo!  E’ tuttora in corso un contenzioso promosso dalla Diocesi di Albenga-Imperia e dal Parroco, don Pino Zuino, nei confronti della Soc. Finbox Immobiliare srl e del Comune di Loano.

Non è da escludersi, data la gravità del fatto, la soccombenza anche del Comune. In tal caso, come in tanti altri, come si usa dire “paga pantalone”, ossia i cittadini loanesi!  Sarebbe ora che chi non amministra bene la cosa pubblica pagasse di tasca propria! QUESTA SI’ CHE SAREBBE GIUSTIZIA, DEMOCRAZIA E TRASPARENZA!

Sono iniziati i lavori, dopo anni di abbandono delle aree in oggetto, motivati, si dice, per l’attesa delle autorizzazioni delle Belle Arti e Beni Architettonici e Ambientali di Genova.

Costanza con il ministro (ex)Carlo Russo a Loano

Il lotto/mappale è considerato sito archeologico poiché, originariamente, l’intera zona era adibita a giardino rinascimentale composto da forme geometriche e da una fontana centrale realizzata per volontà dei Doria.

Ecco la sorpresa! Non più l’intera area a giardini ma, nell’ultimo progetto molto recente, è prevista una nuova strada che collega Viale della Libertà alla via privata che si collega a Via Doria e Piazza Italia.

Sono in corso due cause contro il Comune presso il Tribunale di Albenga.  Sembra che la prima andrà a sentenza entro fine luglio, con l’ipotesi che sia riconosciuto il pieno diritto dei proprietari privati cittadini!

Se così fosse, è ovvio, che c’è da attendersi la chiusura di accesso a detta strada!  Allora a cosa servirebbe?  Sono state ipotizzate soluzione di sopraelevazione di volumi esistenti del magazzino di proprietà di Rocca e altra proprietà (a fianco) ove si svolgeva attività di pubblico esercizio ( da tempo chiuso) fra detta via privata e Via al Giardino (ove risiede il Sindaco Angelo Vaccarezza) e sembra che, con detta sopraelevazione, si libera uno spazio che consentirebbe l’accesso diretto dei veicoli da Viale della Libertà a  via al Giardino.

Altra ipotesi. Con questo accesso potrebbero essere realizzati un discreto numero di box interrati nell’area ad orto di proprietà sempre del Sindaco Angelo Vaccarezza. Ulteriore altra ipotesi che nella parte dell’area verde ad ovest (dietro la Banca Popolare di Novara SpA) la stessa Fresia Costruzioni Edili srl sarebbe autorizzata a costruire numerosi altri box interrati. Solo ipotesi? Illazioni?

Quindi la strada in oggetto a cosa servirà? Tanto più se fosse confermato dal Tribunale di Albenga, come sembra, la proprietà della via privata ai legittimi proprietari!

Ad onore di verità è certo che detta nuova strada è stata realizzata in fretta e furia lavorando anche in giorno festivo ( i questo sono diretto testimone)! Per volontà di chi? E perché? Forse per anticipare, in estremis, le decisioni dello stesso tribunale, con conseguente chiusura della strada privata, “una strada utile comunque…”.

Per i cittadini loanesi?  NO! Gli stessi, non è una lotteria, auspicano aree pubbliche a giardino!

Sono inoltre iniziati scavi in prossimità della Fontana dei Doria con la presenza, sembra, di una responsabile delle Belle Arti e Beni Architettonici e Ambientali.  C’è da chiedersi: quando inizialmente hanno fatto gli scavi per la realizzazione del condominio e box interrati forse di giorno c’era un responsabile delle Belle Arti e Beni Architettonici e Ambientali, ma perché per alcune notti le scavatrici hanno lavorato a pieno ritmo caricando i detriti sui camion per cui gli abitanti nella zona,  tutte le notti, hanno subito i rumori assordanti ?

Nessuno, (neppure chi aveva il dovere), ha visto l’indomani che la profondità degli scavi erano diversi e comunque più bassi?

La stessa Amministrazione non sentiva il dovere di predisporre controlli, considerati anche l’anomalia e il non rispetto delle ordinanze inerente i rumori dopo un determinato orario? La Polizia Municipale ha mai fatto sopralluoghi? Vi sono verbali a prova degli stessi?

Fra l’altro chi scrive abita di fronte (ed in quel momento ammette di essere stato un cittadino assente), ma ha anche pensato che più vicino abitava e abita l’attuale Sindaco di Loano Angelo Vaccarezza.

Signor Sindaco, si fa  fatica a comprendere ed accettare le Sue affermazioni riportate nel sopra citato servizio giornalistico. Ossia:< L’iter per avviare i lavori è stato lungo, ma rispettoso del grande valore dell’area monumentale più importante di Loano.  Inoltre, con il completamento della riqualificazione di Viale della Libertà, creeremo un polmone verde che abbraccerà il cuore della città >.

Bontà Sua! Ci crede ingenui! Tantissimi  cittadini hanno sofferto per quanto hanno visto sorgere all’interno delle mura storiche di Loano con l’evidente riduzione e cementificazione nella esistente e vera area verde del “Giardino del Principe”.

Buon ultimo, con la realizzazione della strada che, in buona parte, è stata realizzata sui box interrati, lautamente venduti, di cui i proprietari, con le relative abitazioni, avevano acquistato su progetto di unica area verde (senza una strada sulle loro proprietà (vedi box interrati).

Non ci sarebbe da meravigliarsi se uno o più proprietari si attivassero contro la Fresia Costruzioni Edili srl e contro il Comune di Loano ed eventuali altri responsabili per i danni subiti o subendi.

Si è notato che sono in corso numerose (troppe!) cause da quando Lei è il nostro Primo cittadino (di cui alcune perse per “contumacia”).

Tanti cittadini loanesi (compreso lo scrivente)  respingono le Sue sopra riportate dichiarazioni che bisticciano con la realtà dei fatti! 

Sicuramente non ha meriti, anzi…!

Continuando così, con regolamenti ad hoc e quasi personalizzati ed interpretazioni delle norme tecniche di attuazione della Variante al Piano Regolatore Generale approvato con D.P.G.R. n. 372 il 4 dicembre 1998 (quest’anno scadono i 10 anni), è in forte e continua cementificazione l’intero  territorio comunale.

Ma, secondo il nostro Sindaco, è questo il modo di fare turismo?     

Non conti troppo sulla  sopportazione dei tranquilli, bravi ed onesti cittadini loanesi.

E’ risaputo che la pazienza ha un limite! Potrebbero rivedere le loro posizioni elettorali e ciò potrebbe mettere in crisi le sue notorie ambizioni politiche visto che è designato a candidato alla presidenza della Provincia di Savona o ad un poltra in Regione, come pupillo pubblico del ministro Claudio Scajola.

Ho letto su www.truciolisavonesi.it n. 159 del 15 giugno 2008 (che invito a leggere) di cui trascrivo una parte significativa: < C’è chi non ha dubbi sulla forza conquistata da Angelo Vaccarezza, grande mattatore e proconsole fidato di Scajola. Non muove foglia senza che il “padrino” (politico-ministro) non voglia. C’è chi assicura che il prossimo presidente della Carisa sarà Alessandro Scajola e se alla presidenza della Camera di Commercio di Savona andrà Luciano Pasquale, il forziere della Fondazione Carisa, sarà affidato ad un altro fedelissimo di Scajola-Vaccarezza. Un “vero amico”. In prospettiva, insomma, c’è la vittoria alle Provinciali (oppure la sconfitta calcolata, a seconda dei candidati), con la conquista della Regione Liguria, ma con Savona che resta l’ago della bilancia dello scacchiere. >.

Nel prossimo Consiglio comunale di lunedì 30 giugno 2008 con inizio alle ore 17,30, se, come purtroppo, sarà approvato – senza modifiche sostanziali - il “Regolamento comunale per la cessione in proprietà di aree edificabili, ad uso residenziale pubblico, ubicate nel territorio comunale, per la realizzazione di interventi di edilizia agevolata/convenzionata” sicuramente, a breve, verranno rilasciati indiscriminatamente, previa approvazione di convenzioni  (penso) da parte della Giunta, con la conseguente ulteriore cementificazione del territorio, nuovi permessi di costruire.

Ad oggi sono circa 90 i Piani aziendali agricoli rilasciati (in gran parte nella zona Verzi e via Orsolani!).

 Spero che i consiglieri comunali della lista civica “E’ LOANO” sapranno, al meglio, contribuire energicamente a quelle necessarie modifiche, con emendamenti, che evitino un’ ulteriore indiscriminata cementificazione del territorio comunale.

A prescindere della nomina ad assessore-vice Sindaco Francesco Cenere (è tutto un dilemma il ritardo!) è necessario ed urgente, nell’interesse e salvaguardia di Loano, che si provveda alla nomina dei tecnici con l’incarico di predisporre  il nuovo PUC

(Piano Urbanistico Comunale). L’unica speranza per fermare la indiscriminata cementificazione messa in atto dalla Sua Amministrazione!

                                                                           Gilberto Costanza

                                                                           (cittadino loanese)