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CON DECISIONE verso il nuovo Puc, ecco la prima svolta
formale. Venerdì sera i capigruppo di maggioranza hanno
trovato l'accordo su uno schema di delibera consiliare che
martedì sarà vagliato dalla giunta e andrà poi in consiglio
nella seduta di luglio. Nello schema ci sono le indicazioni
di ciò che il Comune concede e di ciò che vuole per
l'operazione Binario Blu: senza dubbio - insieme ai destini
di Legino - l'operazione cardine per un disegno di città
fatto di sviluppo e di qualità urbana. Le due leve
principali del nuovo Puc che si profila. Se la delibera
passerà in consiglio, il notissimo architetto svizzero Mario
Botta - ingaggiato a suo tempo dai gruppi Barbano-De
Filippi-Careglio, terza "griffe" che sbarca a Savona dopo
Bofill e Fuksas - sarà chiamato a realizzare uno schema
progettuale con un plastico. «Perché - ha detto il sindaco
Federico Berruti - vogliamo fare vedere a tutti su cosa si
sta ragionando».
Il settimo scenario. Gli uffici comunali avevano completato
nelle settimane scorse il masterplan di piazza del Popolo,
con otto ipotesi diverse. Il Comune ha scelto di uscire
dalla strada della "conformità" (cioè quello a cui Binario
Blu aveva già diritto, in base al Puc adottato nel 2005):
gli imprenditori potranno costruire di più, ma daranno anche
molto di più alla città. «Abbiamo scelto di sviluppare -
spiega il sindaco - il settimo scenario e abbiamo
concordato, inserendole nello schema di delibera, una serie
di indicazioni». Allo stato, il settimo scenario, come è
delineato nel masterplan, prevede che i privati possano
realizzare 15.900 metri quadrati di residenziale, 5 mila di
direzionale e 5 mila di commerciale nelle aree dell'ex
Squadra Rialzo. Oltre a 3 mila metri di commerciale fuori da
quell'area. Inoltre, sono previsti 40 mila metri quadrati di
parcheggi privati e pertinenziali interrati e 26 mila di
park pubblico interrato. La redditività d'impresa è
calcolata, nel masterplan, al 23%: i costi di costruzione
sono nell'ordine dei 117 milioni, il valore commerciale 152
milioni. Con la conformità, la redditività d'impresa sarebbe
stata del 31%.
il park e la mobilità. La prima indicazione contenuta nello
schema di delibera riguarda il park pubblico: si tratta di
26 mila metri quadrati capaci di circa 1.500 posti auto (a
questi si aggiungeranno i box privati: quasi 300
pertinenziali e altri 800 in libera vendita, per una
disponibilità totale di circa 2.600 posti auto tutti
interrati contro i 1.000 attuali, in superficie). Altri
parcheggi potranno forse essere reperiti nell'area
circostante la Provincia. «Abbiamo deciso di chiedere il
park - ha spiegato il sindaco - con l'obiettivo di creare le
condizione per estendere l'area pedonale o di ztl». Il
tutto, nell'ambito di un progetto sul medio-lungo periodo
dove la mobilità sostenibile (più trasporto pubblico, più
parcheggi in centro e di cornice, più zone pedonali) si
trasformi nella leva di una nuova qualità urbana.
riqualificazione piazza. Ancora qualità urbana: la seconda
indicazione è la richiesta agli imprenditori di
riqualificare la piazza, liberata dalle auto (il che non
sarebbe accaduto con la "conformità"). In questo quadro
verrà realizzato anche un sottopasso per veicoli leggeri
(auto, moto) tra via IV Novembre e via XX Settembre: «Questo
- sottolinea Berruti - per ricucire i due lembi di piazza
del Popolo». Lo schema di delibera definisce anche la
vocazione che dovrà avere la nuova piazza. «Occorre
immaginarla in continuità con il parco urbano Orti
Folconi-piazza delle Nazioni, che vedrà anche le due sponde
del Letimbro unite da un ponte pedonale - dice il sindaco -
In ogni caso, la nuova piazza sarà una nuova area pedonale
in sè e sarà destinata ai bambini e agli adolescenti,
vedremo con quali funzioni». Il tutto è stato concepito
nell'ambito di una politica di lungo periodo vocata
all'inversione demografica, per consentire a Savona di fare
nuovamente "massa critica" sotto il profilo intellettuale,
economico e sociale. Un progetto ambizioso nel quale rientra
anche la politica abitativa, con l'edilizia popolare (Mongrifone)
per i ceti deboli e l'edilizia convenzionata per la classe
media (Orti Folconi).
il letimbro. La terza indicazione agli imprenditori «è la
messa in sicurezza del torrente Letimbro», con
l'allargamento del suo alveo.
via Trincee. La quarta indicazione è la cessione al Comune
dell'area di via Trincee che a suo tempo Binario Blu
acquistò (non senza uno strascico di polemiche) dalle
Ferrovie dello Stato. Qui è previsto l'abbattimento dei due
vecchi volumi che tolgono continuità tra piazza del Popolo e
l'area verde-giochi di via Trincee, che saranno collegate
con un percorso pedonale e ciclabile.
Antonella Granero
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