TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
La storia, colma di furbizie, di una fognatura privataPROGETTO
FARSA, ALLACCI ABUSIVI
A NOLI VA
IN ONDA: “PAGA PANTALONE” Chi sono gli attori e i beneficiari dopo diciotto anni di silenzio
di
Carlo Gambetta
NOLI
- Faccio riferimento all’annuale assemblea del
14/12/2007 presso la sala consigliare indetta dal sindaco in carica
. Alla mia domanda del perché e’ stato disposto di passare la
fognatura della Luminella e della Cubia (due zone di Noli ) da
privata a comunale , la risposta e’ stata , in sintesi che occorre
sistemare comunque tutta la zona abitativa sotto
Voze, compreso il
campo sportivo comunale.
Zone, a tutt’oggi prive di un legittimo
allaccio comunale . Questa volta il Sindaco si e’ trovato a dover
gestire irregolarità a lui comunque non imputabili , ma che hanno
una loro storia, quella che invece il capo dell’amministrazione
comunale non vuole tenere in considerazione per risolvere
correttamente, a mio avviso, l’annoso problema. Problema nato e
coltivato per non voler agire secondo legge dai sindaci precedenti
per ovvii motivi di opportunità politiche
clientelari. Il piu’ grosso
errore che un Sindaco puo’ produrre verso la sua comunita’ è quello
di creare ingiustizie. Attenzione, Lei Sindaco, a mio avviso, è su
questa strada e spiego il perché. Nel lontano
1978 vennero annullate 211 licenze edilizie rilasciate dal1968 al
1975 con la famosa “Legge Ponte / case rurali “ ciò a seguito di
denuncia alla regione Liguria con conseguente constatazione di
irregolarità per “lottizzazione di fatto- carenze di opere di
urbanizzazione primaria e secondaria . “
Il comune , sotto la mia responsabilità
politica (e del consiglio comunale tutto, compreso l’assessore
Mario Repetto
, padre dell’attuale sindaco ), gestì la difficile situazione
venutasi a creare sanando di fatto, con singole convenzioni
pressoché il 100% delle licenze
rilasciate illegittimamente .
Il piano dei servizi venne approvato dal comune
e regione per urbanizzare le cinque zone di lottizzazione che
racchiudevano le 211 licenze. I proprietari della zona
Luminella Ciubia
optarono per la soluzione di realizzare le opere di urbanizzazione
primaria privatamente.
I proprietari delle licenze annullate nella
zona Funga
non aderirono ed optarono per le fosse biologiche (allora si poteva
).
Negli anni ’80 si aggiunsero altre licenze di
case private sempre con fosse biologiche nella zona
Funga e
immediatamente sotto Voze,
risultando la situazione igienica insostenibile
su quel territorio, i proprietari della maggior parte delle
abitazioni , non volendo accordarsi economicamente per confluire
nella linea principale del consorzio
Ciubia /Luminella, presentarono un
progetto di allacciamento mediante pompaggio alla fognatura comunale
Voze – Noli
.
Era l’inizio del 1990 ed il Comune approvò quel
progetto tutt’ora valido . Un progetto “ farsa “ . Infatti nel
maggio del 1990 ci fu un primo allacciamento abusivo alla fognatura
della Ciubia
, immediatamente fatto rimuovere dal sottoscritto in fase di
scadenza del mandato sindacale. Blitz riuscito con l’insediamento
della nuova giunta che, tra l’altro , con il non agire diede origine
al contenzioso tra privati ( bell’esempio di irresponsabilità
amministrativa ) che ha trovato risposta nel 2007, condannando, il
tribunale di abusivi al
distacco e a tutte le spese processuali
.
Ora , che il Ccomune voglia sanare la valle
sotto Voze
, tutt’oggi con abitazioni dotate di allaccio abusivo alla linea
Ciubia
o con fosse perdenti o biologiche più o
meno funzionanti , con capofila l’allaccio del campo sportivo
comunale, è da ritenersi lodevole per lo meno dopo
diciotto anni di silenzi giuridico-
amministrativi .
Chiedere al consorzio
Luminella Ciubia
di cedere
gratuitamente l’impianto (privato) per
evitare di costruire un eventuale raddoppio e quindi di assumersi
l’onerosità di acquisire una linea pressoché quarantennale, potrebbe
essere valutato positivamente .
Luminella
e Cubia dovrebbero essere contenti di togliersi un debito di
manutenzione futura . E poi , ben lungi da essere maligni , ma
sborsando il Comune 45000 Euro per un
“debito “ (acquisizione di una linea,
come già detto, obsoleta e che necessita già di interventi
manutentivi) purtroppo si configurerebbero benefici con conflitto di
interessi nei confronti di parenti e personali . Ovviamente se
votati in consiglio comunale .
Invece la Giunta Comunale ha dato mandato il
22/11/2007
all’ufficio tecnico LLPP di stimare il valore del manufatto . Dal “
verbale di stima” (all. n° 2 alla delibera G.C. n°128 del 22/11/07)
si evince che in base alla richiesta della Giunta, il geom.
M. Cinoglossa ha effettuato sopraluoghi
congiunti nelle aree percorse da tale impianto…..
Il verbale di stima conclude
“l’asta fognaria risulta nel suo complesso
indiscreto stato di conservazione , fatta eccezione per alcuni
pozzetti interessati dalla presenza di radici che ne riduco
parzialmente la funzionalità. La stessa misura nel suo complesso
1697 ml. . Ipotizzando un valore medio presunto a ml , (
quest’ultimo già decurtato di un coefficiente di vetustà
) , per la costruzione di una nuva
fognatura su percorso misto strada / terreni pari a Euro / ml. 26.50
ne deriva valore complessivo pari a
Euro 44970.50 “ . Questa cifra 45000 Euro ) è pubblicizzata sul giornalino “ notiziario comunale “ di dicembre 2007 !!! .
Mi domando , alla luce degli atti pubblici e ai
tempi dovuti per la preparazione della stesura e pubblicazione del
“notiziario” stesso , come la A.C.
possa annunciare l’esatto stanziamento
di tale cifra e la ripartizione concordata con il consorzio stesso
della Luminella
. Manca chiarezza nella tempistica degli accordi tra privati e atti
comunali (del G.C. n° 128 / 2007 ).
A prescindere dal fatto che , credo, a
tutt’oggi
non sia stata abrogata ( con relativa
motivazione ) l’ordinanza del Sindaco
Fois del 1990 / 91( obbligo di
esecuzione del progetto approvato dal Comune ) che prevede , appunto
, l’allaccio alla fognatura comunale da parte del consorzio
Funga , mi domando
perché devono essere le casse comunali a dover sopportare oneri
finanziari per tante “furbizie del passato “ ?
E ancora , perché non è stata valutata una
linea alternativa ,nuova , che dal terminale della
Funga si colleghi
a quella comunale di P.za
A. Moro
? Logicamente
a spese di tutti i beneficiari ,
compreso il Comune per la sua parte pubblica
. Con certe scelte , il denaro pubblico
è speso coerentemente ?
Potrebbe essere interessante conoscere le
deduzioni da parte della Corte dei
Conti, che ragiona come un buon padre di
famiglia. A seguito degli accordi del Sindaco e Consorzio
Luminella perché
non chiarire in un’assemblea pubblica il tema in oggetto? Allo
scopo di illustrare il perché di questa unica soluzione proposta dal
Comune. Carlo
Gambetta
|