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PALAZZO SISTO stringe i tempi per l'approvazione del Puc.
L'assessore all'urbanistica Livio Di Tullio, su mandato del
sindaco Federico Berruti, ha concluso un approfondito giro
d'orizzonte con i gruppi consiliari che compongono la
maggioranza. E ieri ha illustrato alla giunta i risultati
del suo lavoro. A tempi rapidissimi è previsto l'avvio
dell'esame delle osservazioni istituzionali (Regione,
Provincia, Circoscrizioni) nelle commissioni consiliari.
Intanto l'assessore vuole chiamare la maggioranza al
confronto collegiale sui principali temi che potranno
modificare profondamente il Puc in itinere rispetto alla
stesura licenziata dall'amministrazione Ruggeri nel marzo
2005. Il primo passaggio in consiglio comunale è previsto
già nel corso dell'estate. Il termine ultimo per la
conclusione di tutto l'iter è il marzo 2009 (data di
scadenza del Puc).
Ai colleghi Di Tullio ha sottolineato come, rispetto
all'impianto generale del Puc adottato nel 2005, siano
emerse dai gruppi «proposte significative di integrazione»
rispetto alle infrastrutture (si è tornato ad esempio a
parlare del ponte di Villapiana-corso Ricci necessario, tra
il resto, per un efficace raccordo con l'Aurelia bis) e
all'edilizia sociale. Ha anche aggiunto che molti dubbi sono
stati sollevati rispetto «al problema dell'edilizia in
collina», ma senza che sia emersa, su questo punto, una
posizione comune per modifiche alla stesura originaria.
Infine, l'assessore ha tracciato il percorso per giungere a
decisioni condivise sulle principali osservazioni sul
tappeto.
mongrifone. In ballo l'osservazione di Arte che punta a
realizzare sulla collina di Mongrifone un insediamento di
edilizia popolare. I dubbi riguardano il problema, già
accennato, dell'edificazione in collina. Ma sembra prevalere
la volontà di dare una risposta forte - che dovrebbe
diventare uno dei segni distintivi del nuovo Puc - al tema
dell'edilizia sociale (l'edilizia convenzionata potrebbe
trovare un ruolo significativo, tra il resto, nell'ambito
dell'operazione riferita agli Orti Folconi).
albamare. Appare al momento come l'operazione dal destino
più incerto. L'osservazione presentata dagli imprenditori
chiede di realizzare sulla collina tra Savona e Albissola un
nuovo insediamento che conterrebbe anche una forte
componente di edilizia convenzionata. Ma ai già citati dubbi
sull'espansione in collina, si aggiungono in questo caso le
difficoltà legate a notevoli problemi di infrastrutture e
viabilità.
Poi ci sono le questioni che non nascono dalle osservazioni,
ma che la giunta Berruti ritiene centrali.
lungomare di Ponente. Si realizzerà la passeggiata, si
riqualificherà via Nizza e si apriranno gli accessi al mare.
In una parola, si eliminerà l'attuale cesura che separa la
più importante via di accesso alla città (e l'abitato a
monte) dal mare stesso. L'obiettivo è largamente condiviso
«anche se ci sono ancora opinioni diverse su come
raggiungerlo», ammette Di Tullio. Insomma: il punto sarà
come e quanto lasciare costruire per ottenere quanto si
diceva.
binario blu. L'ipotesi di una variante "in aumento",
rispetto a quanto previsto nella stesura 2005, è definita da
Di Tullio «utile a raggiungere obiettivi fondamentali per il
nostro programma». In base al Puc adottato, Binario Blu
potrebbe edificare 20 mila metri quadrati: «Dobbiamo
valutare - dice Di Tullio - di concedere un aumento di
volumi in cambio di una prestazione che principalmente
consiste nella realizzazione del grande park interrato e
nella riqualificazione della piazza sovrastante». Appare
questa l'operazione centrale del nuovo Puc perché destinata
ad incidere sul profilo della città futura: sia rispetto
alla ricucitura con l'Oltreletimbro (in collegamento con
l'operazione Orti Folconi), sia rispetto alla risoluzione di
alcuni problemi fondamentali: «Consentirà di avviare un
intervento sulla viabilità in città, risolvendo la questione
dei parcheggi, e di iniziare a immaginare una
riqualificazione profonda di tutto il centro ottocentesco».
Conclude Di Tullio: «Abbiamo studiato diverse ipotesi da
sottoporre alla maggioranza. Ripeto: è un'operazione
importante e a breve termine che ricompone un pezzo
importante di città, spezzato trent'anni fa
dall'abbattimento della stazione».
Antonella Granero
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