Porto base 1306
IL SECOLOXIX
PIATTAFORMA, ecco le garanzie. Ieri mattina il presidente dell'Autorità portuale, Rino Canavese, ha presentato le anticipazioni dello studio di sostenibilità ambientale sull'ampliamento del porto di Vado. Una lunga relazione, elaborata dai tecnici dell'associazione temporanea di imprese costituita da Maersk, Grandi Lavori Fincosit e Technital, che esamina punto per punto le questioni ambientali legate alla realizzazione della piattaforma container. Lo studio, richiesto dalla giunta vadese del sindaco Carlo Giacobbe e dall'intero consiglio comunale, è stato consegnato lunedì scorso al Comune e verrà esaminato nei dettagli nei prossimi giorni. Di fatto si tratta di una sorta di simulazione della valutazione di impatto ambientale che il progetto definitivo dovrà affrontare nei prossimi mesi.
Nel frattempo la Regione, attraverso l'assessore all'urbanistica Carlo Ruggeri, ha confermato nel Piano operativo regionale anche alcune garanzie di tipo finanziario (un primo stanziamento di dieci milioni di euro nella programmazione economica), con carattere di priorità, per la realizzazione del masterplan, la serie di interventi di riqualificazione dell'abitato di Vado che ridisegneranno l'intero fronte mare. E intanto sta per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale anche il bando di concorso per il masterplan, che è definitivamente pronto, dopo le osservazioni presentate dalla Comitato tecnico urbanistico della Regione.
Un quadro della situazione che permette a Canavese di stimare per fine settembre la stesura del progetto definitivo dell'ampliamento portuale: «Mi aspetto un'offerta che garantisca l'inizio entro settembre, ma voglio chiarire che i lavori non partiranno finché non ci sarà la certezza su tutti i punti del masterplan. Dovranno viaggiare in contemporanea», assicura il presidente della Port Authority.
La richiesta partita da Vado riguardava quattro aspetti sostanziali: impatto paesistico della piattaforma, tutela delle correnti marine, controllo delle emissioni in atmosfera e controllo delle emissioni acustiche. «È emerso che non ci sono situazioni critiche - spiega Canavese -. Alla fine possiamo dire senza timori che il risultato finale, tra ampliamento portuale e interventi di riqualificazione urbana, darà un assetto migliore del territorio». Per quanto riguarda la circolazione delle correnti, lo studio ha evidenziato un ricambio totale dell'acqua in 24 ore senza il bypass ipotizzato sotto al riempimento nel lato verso terra della piattaforma, tempi ancor più ridotti in caso vengano applicate le tubazioni che attraversano la struttura. Inoltre è previsto che sulla piattaforma circolino soltanto mezzi a trazione elettrica per contenere le emissioni ed il rumore. Canavese ha anche sottolineato che la flotta Maersk è dotata della certificazione di rispetto ambientale Iso 14001.
«Sui contenuti ci riserviamo un'attenta analisi e le necessarie verifiche sul campo - spiega il sindaco Giacobbe -, in giunta, in consiglio comunale e nei confronti con le associazioni e le organizzazioni presenti sul territorio. Avevamo chiesto un miglioramento delle condizioni ambientali, abbiamo una risposta concreta che valuteremo. Stiamo lavorando anche sulle ricadute occupazionali, che dovranno rispondere a requisiti di qualità oltre che di quantità. Per quanto riguarda la certificazione delle navi della flotta Maersk, la ritengo un fattore importante. Mantenere le certificazioni internazionali impone il rispetto ed il miglioramento costante dei parametri. Speriamo che ciò si estenda anche al terminal. Vado ha già la Iso 14001, potrà essere uno spunto di confronto».
Giovanni Vaccaro