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PIATTAFORMA, ecco le garanzie. Ieri mattina il presidente
dell'Autorità portuale, Rino Canavese, ha presentato le
anticipazioni dello studio di sostenibilità ambientale
sull'ampliamento del porto di Vado. Una lunga relazione,
elaborata dai tecnici dell'associazione temporanea di
imprese costituita da Maersk, Grandi Lavori Fincosit e
Technital, che esamina punto per punto le questioni
ambientali legate alla realizzazione della piattaforma
container. Lo studio, richiesto dalla giunta vadese del
sindaco Carlo Giacobbe e dall'intero consiglio comunale, è
stato consegnato lunedì scorso al Comune e verrà esaminato
nei dettagli nei prossimi giorni. Di fatto si tratta di una
sorta di simulazione della valutazione di impatto ambientale
che il progetto definitivo dovrà affrontare nei prossimi
mesi.
Nel frattempo la Regione, attraverso l'assessore
all'urbanistica Carlo Ruggeri, ha confermato nel Piano
operativo regionale anche alcune garanzie di tipo
finanziario (un primo stanziamento di dieci milioni di euro
nella programmazione economica), con carattere di priorità,
per la realizzazione del masterplan, la serie di interventi
di riqualificazione dell'abitato di Vado che ridisegneranno
l'intero fronte mare. E intanto sta per essere pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale anche il bando di concorso per il
masterplan, che è definitivamente pronto, dopo le
osservazioni presentate dalla Comitato tecnico urbanistico
della Regione.
Un quadro della situazione che permette a Canavese di
stimare per fine settembre la stesura del progetto
definitivo dell'ampliamento portuale: «Mi aspetto un'offerta
che garantisca l'inizio entro settembre, ma voglio chiarire
che i lavori non partiranno finché non ci sarà la certezza
su tutti i punti del masterplan. Dovranno viaggiare in
contemporanea», assicura il presidente della Port Authority.
La richiesta partita da Vado riguardava quattro aspetti
sostanziali: impatto paesistico della piattaforma, tutela
delle correnti marine, controllo delle emissioni in
atmosfera e controllo delle emissioni acustiche. «È emerso
che non ci sono situazioni critiche - spiega Canavese -.
Alla fine possiamo dire senza timori che il risultato
finale, tra ampliamento portuale e interventi di
riqualificazione urbana, darà un assetto migliore del
territorio». Per quanto riguarda la circolazione delle
correnti, lo studio ha evidenziato un ricambio totale
dell'acqua in 24 ore senza il bypass ipotizzato sotto al
riempimento nel lato verso terra della piattaforma, tempi
ancor più ridotti in caso vengano applicate le tubazioni che
attraversano la struttura. Inoltre è previsto che sulla
piattaforma circolino soltanto mezzi a trazione elettrica
per contenere le emissioni ed il rumore. Canavese ha anche
sottolineato che la flotta Maersk è dotata della
certificazione di rispetto ambientale Iso 14001.
«Sui contenuti ci riserviamo un'attenta analisi e le
necessarie verifiche sul campo - spiega il sindaco Giacobbe
-, in giunta, in consiglio comunale e nei confronti con le
associazioni e le organizzazioni presenti sul territorio.
Avevamo chiesto un miglioramento delle condizioni
ambientali, abbiamo una risposta concreta che valuteremo.
Stiamo lavorando anche sulle ricadute occupazionali, che
dovranno rispondere a requisiti di qualità oltre che di
quantità. Per quanto riguarda la certificazione delle navi
della flotta Maersk, la ritengo un fattore importante.
Mantenere le certificazioni internazionali impone il
rispetto ed il miglioramento costante dei parametri.
Speriamo che ciò si estenda anche al terminal. Vado ha già
la Iso 14001, potrà essere uno spunto di confronto».
Giovanni Vaccaro
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