Commercio, ecco le nuove regole

Basta licenze a numero chiuso per bar e ristoranti: conterà la qualità
[FIRMA]PARIDE PASQUINO LA STAMPA
SAVONA
Per i bar e i ristoranti di Savona sarà l’ultima estate con il blocco delle licenze. Da settembre non ci sarà più il contingente massimo previsto dal Comune zona per zona ma le scelte sul limite delle licenze verranno fatte sulla base della qualità dei pubblici esercizi. Un passo avanti verso la liberalizzazione che la linea dell’ex ministro Bersani ha voluto estendere anche nel commercio. E’ entrato infatti in vigore il nuovo testo unico regionale: su questa base entro settembre il Comune dovrà approvare il piano commerciale che prevede parecchie novità.
Spiega l’assessore al Commercio, Franco Aglietto: «La nuova normativa innanzitutto non prevede più la differenziazione tra licenze di tipo A e B per la somministrazione di alimenti e bevande, ma la novità più rilevante è quella che riguarda il numero delle licenze che non saranno più contingentate».
Che cosa significa? Oggi il Comune di Savona è diviso sostanzialmebte in tre «macrozone» commerciali ognuna delle quali ha un contingente massimo di licenze disponibili. In tutto il tessuto commerciale cittadino il numero sfiora le trecento unità. Una sorta di numero chiuso, per così dire. Con il nuovo piano, invece, il limite non sarà più questo ma saranno criteri di qualità dei bar e ristoranti a determinarne il loro numero. «Conterà anche la dimensione dei locali in rapporto alla zona in cui opereranno - ha detto Aglietto - tenendo conto che la Darsena ad esempio ha caratteristiche diverse dalla zona di San Bernardo in Valle».
Spiega ancora Aglietto: «Il nuovo piano del commercio sarà ispirato a criteri di liberalizzazione e comunque dovrà contenere quattro passaggi fondamentali. Si tratta delle nuove autorizzazioni, delle regole per il trasferimento delle licenze, gli orari di lavoro, apertura e chiusura dei locali e la disciplina della somministrazione. E’ importante poi che il piano tenga conto dello sviluppo demografico della città, di quello urbanistico, dei flussi turistici e le nuove regole saranno in linea con la valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali».
Sarà un’estate calda, quindi, per gli amministratori e le associazioni di categoria. «I tempi sono piuttosto ristretti - dice l’assessore Aglietto - e già nei prossimi giorni sarà avviata la concertazione con Confcommercio, Confesercenti, la Camera di Commercio, le associazioni dei consumatori e i sindacati dei lavoratori del settore. Vogliamo dialogare con tutti e confrontarci sulla base delle proposte che il Comune presenterà alle associazioni».
Sarà una vera e propria rivoluzione. I nuovi criteri sul limite delle licenze sono destinati sicuramente a far discutere. Intanto, fino a settembre ci sarà un blocco: niente nuove licenze, ma solo trasferimenti. E le nuove domande saranno già valutate sulla base dei nuovi criteri.