TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
Ormai si sostiene ovunque che lo sviluppo, i posti di
lavoro, la crescita economica di un Paese, non possa passare sopra
valori irrinunciabili, come la SALUTE DEI CITTADINI, la tutela del
futuro dei nostri bambini: il PROGRESSO vero e proprio. I progetti architettonici e industriali sono
accompagnati sempre più spesso dall’appellativo: ecocompatibile.
Questo “espediente”, ormai abusato anche da chi l’eco compatibilità sa
di doverla sfruttare solo a termini di legge, deve poter rendere
digeribile anche il progetto più aberrante e dannoso al territorio
stesso.(vedi: la Piattaforma) Insomma un disastro ma certificato.
Non esiste progresso in una Nazione che rinuncia al
diritto alla salute, che maschera e nasconde dati e veri pericoli per
avvallare future scelte progettuali. Che maschera o nasconde dati ambientali, per
giustificare la mancanza di decisioni coraggiose, necessarie a dare un
primo segnale sulla presa di coscienza di situazioni preoccupanti che
oncoematologi ed epidemiologi continuano a denunciare pubblicamente con
decisione.
Dati terrificanti sulla situazione epidemiologica del
savonese, documentati in correlazione all’esistenza sul territorio della
Centrale che inquina tutta una Provincia, ma che si pensa
paradossalmente di potenziare. Potenziare, senza che gli Enti locali, la Provincia e
la Regione, abbiano elaborato e confrontato i loro dati, rilevati dalle
loro centraline poste, in modo poco efficace, sul territorio. Le polveri sottili, come le PM10, misurate inutilmente
dalla Provincia solo dal 2006 e mai elaborate; le polveri ancor più
sottili come le PM2,5, le più insidiose e pericolose, mai prese in
considerazione e mai monitorate. Intanto si lascia che la ” Tirreno Power” progetti, indisturbata, un’ulteriore potenziamento, tradendo un atteggiamento di collusione a dir poco criminale .
Una rabbia che non può certo placarsi, con un
sacrosanto esposto alla Procura della Repubblica per l’evidente mancanza
di tutele sanitarie da parte degli Enti preposti a farlo; una rabbia che
aumenta quando si percepisce la sudditanza delle Amministrazioni che
avrebbero il diritto-dovere di ribellarsi e di impedire questa “PANDEMIA
SILENZIOSA”. Le morti per cause ambientali sono lente e le
generazioni future non ci ringrazieranno certo per le scelte dissennate
che stiamo compiendo. Eppure si prosegue senza pietà, si pensa a un
eventuale incenerimento di rifiuti, senza tener conto che i dati sulle
diossine si legano sempre più chiaramente a patologie già presenti sulla
popolazione adulta, ma ancor peggio infantile. Scorie, ceneri, polveri agiscono in maniera
esponenziale sul feto che riceve ancor prima di nascere, un terribile
“bagaglio”.
deve indurre a fare ognuno la propria parte. Dobbiamo chiedere a gran voce, che l’allarme sia
recepito da un sempre maggior numero di Amministrazioni, di politici e
dall’Azienda Sanitaria Locale che deve operare di conseguenza. Non si conosce, infatti, una Ricerca Ufficiale
sull’incidenza tumorale nei diversi territori della Provincia che
potrebbe dare chiari elementi di riflessione. Non si conoscono, ancor di più, i dati relativi a
malformazioni congenite, a diverse patologie
presenti sulla popolazione infantile savonese. E’ chiaro, ormai da qualche tempo, che la medicina sta
lavorando perché tutto possa diventare cronico e, quindi, opportunamente
trattato, ci si possa convivere tutta la vita: il cancro, il diabete,
l’endometriosi, le patologie neurologiche e tiroidee e molte altre
affezioni che ci siamo rassegnati ad affrontare, sono diventate male
comune. Un’inevitabile maledizione che abbiamo messo in conto,
in cambio di cosa? A beneficio di chi? Non può e non deve, invece, diventare cronica la “deficienza”, termine utilizzato in modo appropriato dall’oncoematologa, di chi sbaglia e continua a sbagliare .Di chi impoverisce una popolazione, non solo sotto
l’aspetto economico, ma soprattutto in termini di qualità della vita
umana. - Sarebbe forse un’utopia sperare che tutti i medici
eletti nelle varie liste elettorali e sparsi nelle Amministrazioni, tra
cui alcuni Sindaci, si ricordassero di essere prima medici e poi
politici, e si adoperassero per invertire il corso delle “cose”,
cogliendo l’occasione per nobilitare, in modo concreto, l’aspetto
deontologico della loro professione? - Sarebbe un’utopia chiedere che le convinzioni
politiche dell’individuo possano diventare una ricchezza per altri,
anche quando questo è chiamato a governare e che non siano barattate con
opportunismi di carriera politica?
ANTONIA BRIUGLIA |