|
Aggiunge Di Tullio: emerge una Savona di qualità, che può
risolvere
i problemi di traffico e riqualificare il centro
11/06/2008
MONGRIFONE, Albamare, lungomare di Ponente e Binario Blu
(con Orti Folconi) sono le principali operazioni rispetto
alle quali il Puc in itinere è chiamato a dare risposte. La
quinta, ma non certo per importanza, riguarda Legino. Per la
quale il Puc adottato nel 2005 non prevede "distretti di
trasformazione". Si tratta sicuramente dell'operazione più
importante e delicata, insieme a quella di Binario Blu.
Il nodo è l'espansione del Campus ed, eventualmente, la
realizzazione di un polo sportivo ex novo, che coinvolga il
rifacimento dello stadio Bacigalupo e della piscina Amatori.
In sostanza gli scenari in campo sono due. La prima opzione
prevede che il Campus si espanda soltanto dentro all'area
già a sua disposizione (peraltro ancora molto cospicua) e
altre decisioni più impegnative vengano rimandate al futuro.
La seconda prevede invece di modificare l'intero assetto
dell'area leginese, con l'espansione fuori dalle attuali
mura del Campus, l'avvio della Cittadella tecnologica e la
realizzazione ex novo del polo sportivo, operazione alla
quale si accompagnerebbe, per renderla sostenibile, la
realizzazione di nuovi insediamenti. «Il Puc adottato non
prevede lì zone di espansione, ma solo di riqualificazione,
quindi va attentamente valutata», dice Di Tullio.
Per questo, l'assessore ha chiesto alla giunta di avviare un
confronto serrato con Spes, Ips e Università per decidere la
strada da prendere: «Il confronto potrebbe svolgersi in
parallelo alla discussione sulle altre osservazioni,
lasciando questa per ultima».
Conclude Di Tullio: «Complessivamente dal Puc al quale
stiamo lavorando emerge un'idea di città. Un'idea di città
che risponde a dei bisogni, in particolare alla fame di
alloggi con l'edilizia sociale e alla necessità di
infrastrutture. Ma che risponde anche a un'idea di qualità.
Il grande parcheggio interrato renderà il traffico meno
caotico e consentirà di trasformare il centro ottocentesco
nel salotto cittadino, riducendo l'impatto delle auto e del
traffico. Quanto al lungomare gli errori di un lontano
passato hanno fatto sì che la via principale di accesso alla
città diventasse una via di scorrimento veloce, dalla quale
non si vede il mare. Una situazione che elimineremo».
A. G.
|
|