Reportage LA STAMPA

I primi disagi
per la deviazione
dell’Arzocco

ROBERTO PAVANELLO

Alberi abbattuti
Albergatori e Wwf
uniti nella protesta

VARAZZE

 

In viale Nazioni Unite, nel controviale, Varazze ha dato l’addio a tre pini e due magnolie ultraottantenni e altre piante saranno destinate, prossimamente a fare la stessa fine. Il disappunto si è dipinto sul volto di parecchi che lì lavorano o vivono, perché vedere l’abbattimento di un albero è sempre un peccato, figuriamoci se ciò avviene nel centro di una località di mare che vive di turismo.
Sono stati abbattuti perché in quel tratto di strada verranno effettuati i lavori alle tubature del gas, propedeutici agli interventi per la deviazione del canale Arzocco e per l’allargamento della copertura del torrente Teiro.
Beppe Cozzi, il titolare dell’albergo Il giardino, il cui ingresso è a una manciata di metri dal luogo dei lavori, si è già rivolto a un avvocato per tutelarsi in caso di mancati futuri introiti: «Certo per gli alberi dispiace, ma onestamente, ancora di più ci spiace avere i lavori proprio davanti all’albergo e giusto adesso che arriva l’estate. Ma possibile che non potevano farli in un altro momento? Che dirò ai clienti quando il rumore non li farà riposare?».
Nel vicino albergo Torretti guardano agli alberi ancora in piedi con timore: «Qualcuno verrà abbattuto anche qui, come quel pino cileno, ma i lecci no, quelli ci hanno assicurati che rimarranno», come infatti ha confermato anche l'assessore all’Ambiente Giulio Alluto, che assicura: «Taglieremo solo specie che risultano più facilmente sostituibili, altre verranno spostate. Quindi, delle 60 piante presenti, 24 verranno ricollocate in area Parasio o nella zona portuale, 20 verranno tagliate e poi sostituite e i lecci dei giardini Avis non verranno toccati». Su tutto vigilerà il Wwf Liguria che, oltre ad alcuni e dettagliati consigli su spostamenti e reimpianti, ha richiesto al Comune che vengano piantati alberi anche sull’Aurelia Bis, vicino alla stazione, e nelle aree del centro in cui non c’è verde.
Anche il sindaco Antonio Ghigliazza non può che unirsi al pianto per le piante: «Ci dispiace per gli alberi, è fuori di dubbio, però questo è un lavoro irrinunciabile per la sicurezza dei cittadini. La deviazione dell’Arzocco è obbligatorio perché si corre il rischio che in caso di abbondanti piogge trabocchi e diventi pericoloso per la cittadinanza. Sarà un lavoro impegnativo che durerà tre anni».
Agli operatori turistici resta quindi la sola speranza che i tempi siano rispettati perché già lascia l’amaro in bocca vedere come il cantiere dei giardini del lungomare sia ancora aperto: sicuramente non un bel biglietto da visita per Varazze.
Sul perché l’inizio lavori è caduto proprio su questi giorni, anche qui si parla di sicurezza: «Dovendo intervenire sulle tubature - è la spiegazione di Ghigliazza -, questo è il momento migliore perché si fa un minore utilizzo del gas». Con buona pace degli albergatori e dei loro affari.