Tra evasione e povertà un savonese su dieci dichiara reddito zero
irpef 2005
Su 45 mila contribuenti oltre 4 mila non pagano tasse Le Entrate: più controlli. La Finanza: troppi furbi
IL SECOLOXIX
UN SAVONESE su dieci non ha reddito da dichiarare, o meglio, dichiara zero. Non ha in sostanza ottenuto alcun guadagno dal suo lavoro, dalla professione o dai beni posseduti. Oppure rientra nella fascia "no tax area" cioè sotto la soglia dei 7.500 euro annui. Oppure ancora - e non è ipotesi remota - per dirla spiccia...ci prova.
Il dato, pienamente in linea con la media nazionale di "redditi zero" (anzi, anche qualche punto al di sotto), emerge dalle dichiarazioni Cud, Unicopf e modello 730, presentate nel 2006 e riferite all'anno precedente.
Rese pubbliche con qualche resistenza in Italia, le dichiarazioni (circa 45.000 a Savona) fanno emergere che sono oltre 4000 i savonesi che alla voce "reddito imponibile" hanno segnato "zero" e, di conseguenza, zero imposte da corrispondere. Le cifre permettono di arricchire l'affresco di un aspetto per molti versi sorprendente e per altri sconcertante. Si scopre in sostanza che anche a Savona sono molti che riescono a non pagarle le imposte. E non certo perchè siano tutti evasori, visto peraltro che la loro dichiarazione giace sui tavoli dell'Agenzia proprio come quelle di chi, invece, i soldi li guadagna.
Una voce tra tanti zero. «Non è possibile far sopravvivere un'attività quando il benché minimo imprevisto rischia di metterti in ginocchio sotto il profilo economico - dice Serena Icardi, ex commerciante ora tuttofare - Sono stata commerciante di abbigliamento per 15 anni e mi sono trovata indebitata fino al collo: guadagnavo solo con i saldi. E dovevo spenderli per pagare le tasse. Nel 2006 ho chiuso. Ho vissuto nell'agio, ora ho pochissimi soldi, riesco a stento a farcela, mi arrangio giorno per giorno».
Ma perchè tanti redditi nulli, in crescita del 20 per cento, tra l'altro, rispetto al passato? Sono le avvisaglie della nascita di nuove sacche di povertà? Oppure è un numero che rappresenta la presenza di sempre più"furbetti"?
«Svolgiamo puntuali controlli ovviamente prima rivolgendo attenzione proprio ai "redditi zero" e convocando i contribuenti per comprendere le ragioni, esaminare in dettaglio le cifre: innegabile che ci sia un impoverimento, ma non sempre è così» dichiarano all'Agenzia dell'Entrate di Savona.
«Non è tanto il cosiddetto "reddito zero" a farci entrare in azione per le verifiche, ma l'evasione totale e sommersa - aggiunge e precisa il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Roberto Visintin - C'è chi, pur possedendo una partita Iva, un'attività, omette di presentare qualsiasi dichiarazione. Abbiamo eseguito 45 ispezioni dall'inizio dell'anno nei confronti di costoro. Si tenga in considerazione che chi omette di dichiarare arreca il danno maggiore. Chi ha reddito zero prima o poi le tasse le paga o le ha già pagate».
«Credo che sotto il profilo reddituale certe categorie stiano attraversando veramente un periodo di grave crisi anche a Savona - fa notare il segretario dell'ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, Maurizio Ferro - Il popolo dello "zero"è in crescita. E il peggio è oggi. Se nel 2007 si sperava, nel 2008 il rischio è di non avere più prospettive».
Natalino Famà