02 Giugno 2008
LA SQUADRA
L’ALLENATORE
Personaggi
Ieri il presidente
e la moglie Milly
premiati ai Chiostri
«Non sono veri
tanti nomi
di possibili acquisti»
«Questo è il momento
in cui sembriamo
tutti più cattivi»
MARINA BELTRAME
Moratti, l’Inter, Mancini
tempo di inquietudine
FINALE LIGURE
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Sono arrivati in anticipo di un’ora e un
quarto perché Oliviero Toscani, memore dei loro «storici
ritardi», aveva convinto gli organizzatori a dir loro che il
premio sarebbe stato consegnato un’ora prima rispetto a quanto
programmato. In realtà, Milly e Massimo Moratti si sono dunque
presentati puntualissimi all’Auditorium di Santa Caterina,
prendendo in contropiede gli organizzatori della Festa
dell’Inquietudine e lo stesso Toscani. L’episodio, oggetto di
battute fra Toscani e Elio Ferraris, presidente del Circolo
degli Inquieti di Savona, che ieri ha vestito i panni del
conduttore, ha dato il «la» alla chiacchierata sul palco.
I Moratti hanno prima ascoltato il concerto dell’Ensemble di
chitarre diretto da Dario Caruso. A Finalborgo avevano trovato
ad attenderli un pubblico numerosissimo (almeno un migliaio le
persone in sala e nei chiostri) composto in buona parte da
tifosi interisti. Inevitabilmente il discorso è caduto subito
sull’Inter. «Essere interisti è una vera e propria condizione
umana. Molto spesso di sofferenza», ha detto Moratti. Marco
Bertolotto, presidente della Provincia, tifoso nerazzurro, si è
inginocchiato davanti a Moratti ed ha chiesto per il futuro «una
Champion ed altri tre scudetti». Il sindaco Richeri, milanista,
ha riconosciuto le doti «di gran signore» del presidente.
Massimo Gramellini, intervenuto il giorno prima alla Festa
dell’Inquietudine, ha lasciato per Moratti una copia del suo
libro, «Cuori allo specchio», con una dedica che lo invita a
trasferire il prossimo anno Acquafresca al Torino.
I coniugi Moratti sono stati insigniti del titolo di Inquieto
dell’Anno «per la vivacità intellettuale e sentimentale, il
desiderio mai completamente soddisfatto di conoscere e di
conoscersi, di comprendere se stessi e gli altri e di
intraprendere iniziative e avventure nuove». Milly Moratti è
impegnatissima sul fronte della tutela ambientale e in
iniziative di solidarietà. Insieme al marito sostiene, fra
l’altro, i progetti di Emergency. «Non si può che voler bene a
due persone come queste. - ha detto Toscani -. Lei è un po’ più
inquieta, ma lui è un angelo. Anche se non so che cosa ne pensi
Mancini». «Umanamente mi è molto dispiaciuto dovergli comunicare
la decisione - ha detto Moratti al termine dell’incontro -. Mi
rendo conto che questo è il momento in cui sembriamo tutti
cattivi. Quando si decide una separazione, specie dopo un
periodo nel quale c’è stata una forte passione, i giorni
peggiori sono sempre i primi. So bene quanto sia stato
importante Mancini per l’Inter e non ho dimenticato quello che
ha fatto con noi, soprattutto in questi ultimi due anni. È stato
bravo e gliel’ho detto, così come so bene che abbiamo vinto uno
scudetto bellissimo».
E ha aggiunto: «Le nostre principali avversarie si stanno
rafforzando. Ho incontrato un paio di volte Mourinho. Posso dire
che non sono veri tutti i nomi dei possibili acquisti che leggo
sui giornali. Ibrahimovic sarà un punto fermo, ma non mi risulta
ci sia stato un rinnovo di contratto sulla base di 12 milioni di
euro l’anno». Alcuni tifosi gli hanno chiesto se è una
sofferenza essere interisti: «Se soffriamo ma i risultati sono
questi, va bene così».
I Moratti, con gli organizzatori e gli sponsor della Festa,
hanno poi cenato all’Hotel Punta Est di Finalpia.
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