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RICICLARE O INCENERIRE LA POLITICA DEI RIFIUTI?

Antonia Briuglia


 Non sarebbe stata mia intenzione, questa settimana, scrivere ancora di “spazzatura”, argomento troppo dibattuto, talvolta a sproposito e sul quale non mi sento particolarmente appassionata, poiché le mie competenze sono più architettoniche che chimiche.

Purtroppo le reazioni al mio articolo apparso sullo scorso numero di Trucioli, m’impongono di approfondire la questione, anche per fare ulteriore chiarezza sul ruolo di un giornalista web, ben diverso da quello che ancora alcuni politici, navigati o meno, credono che sia.

 Confesso che non mi ha stupito lo “sconcerto” che il sig. Bruno ha provato nel leggere il pezzo e lo trovo addirittura comprensibile nella sua posizione in Provincia, che lo porta a preoccuparsi del futuro politico della stessa.

Vorrei comunque e serenamente ribadire due concetti:

- non sono tenuta a verificare il contenuto di articoli apparsi su quotidiani nazionali, firmati da rispettabili giornalisti e che non solo la sottoscritta legge!; saranno le persone citate, tanto più se amministratori pubblici, ad avere IL DOVERE DELLA  PUBBLICA SMENTITA, tanto più se ritengono che l’articolo sia stato manovrato o contenga notizie false, visto che si parla di atti pubblici.

- I problemi della coalizione di centro-sinistra che vengono puntualmente e correttamente elencati sono , come da me più volte sostenuto, responsabilità della politica fallimentare degli uomini che la sostengono, nessuno escluso.

 Inoltre se mi sono occupata innumerevoli volte proprio della politica “sviluppista” savonese, allo stesso modo non ritengo, però, che il fallimento della raccolta differenziata dei rifiuti e il nuovo dibattito sugli inceneritori siano “cose inesistenti” e di poco conto solo perché scomode a qualcuno.

 Infine mi chiedo a chi è rivolto l’invito a preoccuparsi delle future alleanze politiche della Provincia? Penso, e anche questa vicenda lo dimostra, che ci sia già troppa ressa e purtroppo di soliti uomini, soliti partiti, solita retriva politica savonese. Penso che ce ne sia abbastanza. A ognuno il suo, ma lasciamo stare gli ambientalisti (termine ormai troppo abusato e strumentalizzato), e tanto più chi si occupa di informazione libera in un blog. 


Mimmo Filippi

ALL’ASSESSORE FILIPPI


 Sono certa che anche l’Assessore comprenderà che non sono tenuta a telefonare a tutti coloro che cito, quando le informazioni vengono da un noto quotidiano, che sicuramente avrà letto e dove compariva la notizia dell’istituzione, da parte Sua, di una Commissione Provinciale per lo studio sui termovalorizzatori, con tanto di nomi e di tempi.

L’Assessore nella sua replica fa riferimento a una sua riflessione comparsa, lo stesso giorno, sulla Stampa, dove afferma, invece, la sua decisa contrarietà alla creazione di un termovalorizzatori.

Mi viene, allora, spontaneamente da dedurre che:

-viste le considerazioni dell’Assessore sulla pericolosità, i costi e l’inutilità degli impianti in questione;

-Viste le sue perplessità maturate per le dichiarazioni del Direttore della Protezione Civile;

- Vista la sua determinazione a dire NO alla costruzione di un termovalorizzatore a Savona,

-Viste le allarmanti notizie, in campo sanitario, che l’Assessore non nasconde di condividere;

LA COMMISSIONE ISTITUITA IN PROVINCIA SIA INUTILE!!!!!!!

 

L’Assessore non potrà e non vorrà avvallare le conclusioni della stessa, qualora tra due mesi, dovessero lasciar spazio alla costruzione di inceneritori.

Egli stesso sostiene l’inesistenza di moderne tecnologie che possano  motivare  una decisione positiva e quindi, non vorrà e non potrà fare come “molti politici e cioè creare alla gente l’illusione di risolvere tutto facendo passare i rifiuti per il camino, senza fare la fatica della differenziata”.

Non vorrà certo “cercare consensi elettorali, con ipocrisie e disonestà mentale”?

Non vorrà “avvallare logiche di bottega” che con la moda dei termovalorizzatori attivano trappole per utili affari, invece di lavorare alla formazione di una mentalità realmente progressista in cui dice di credere?

LA POLITICA FALLITA

 

Sostenere comunque che la raccolta differenziata nella provincia di Savona (e aggiungerei in tutta la Regione Liguria), non sia fallita e stia procedendo,  ad un anno dalla scadenza del mandato, si può definire forse una pietosa bugia.

Sarebbe comprensibile dal punto di vista elettorale, ma non lo è per niente, se si considera che questo fallimento lascia spazio, proprio, alle aberranti proposte di questi ultimi tempi.

In campo di rifiuti ed energia, tornano le “trappole” delle mode con nomi accattivanti: termovalorizzatori, biocombustibili, centrali nucleari di quarta generazione, eco balle…Il tradimento delle parole fa diventare il rifiuto, materia prima; l’energia,Biologica, il carburante, bio.

Le politiche progressiste sono invece quelle che alcuni Comuni più virtuosi cominciano a promuovere (es. Capannori): la politica di produrre meno rifiuti e quella del riciclo, per dover smaltire meno.

Il rifiuto non deve diventare un business per pochi a scapito della salute dei cittadini con i quali bisogna, invece, condividere una politica della prevenzione del rifiuto con: le filiere corte nel commercio, il riciclo, l’uso dei materiali biodegradabili, l’annullamento degli imballaggi, l’eco partecipazioni per l’industria e il commercio di elettrodomestici.

Questo ci si aspettava da una coalizione di centro-sinistra e non che, mentre altri Paesi stanno già andando verso nuove soluzioni, nel 2008 si cominciasse a dibattere di soluzioni vecchie e motivatamente superate come:

gli inceneritori, discariche, Cdr,…

Le vicende campane sembrano avere dato l’alibi per un’ulteriore spinta, dandoci la percezione che siamo tutti in emergenza rifiuti, mentre invece siamo sì in un’emergenza: quella di una politica vecchia e appiattita e incapace, ormai, di dare la svolta tanto attesa.

 

                                                      ANTONIA BRIUGLIA

 

Lo sapevate che:

-      il 7% della bolletta Enel va come sussidio agli inceneritori, catalogati come fonti rinnovabili?

-      L’Italia è l’unico Stato Europeo a finanziare gli inceneritori, gli altri impongono tasse ai gestori degli impianti proprio per disincentivarne la costruzione?

-      In Italia si è programmata la costruzione di 140 inceneritori?

-      La Provincia di Savona ha la produzione più alta di rifiuti della media Nazionale e Regionale e nonostante che dal 1999 la popolazione e il flusso turistico siano diminuiti, la produzione sia aumentata?

-      Che la raccolta differenziata sia, ad esempio,dal 2004 al 2005 diminuita da 116Kg/ab a 110Kg/ab e che l’83,9% dei rifiuti vada in discarica?

-      Che i Comuni della Provincia, salvo rare eccezioni, hanno valori ridicoli di raccolta differenziata?

-      Che ancora oggi non esistono agevolazioni sulla Tarsu per la differenziata insieme ad altre indicazioni del Piano raccolta Rifiuti che non hanno trovato applicazione?

 

I dati sono stati tratti da fonti pubbliche di Stampa specialistica e dal Piano Provinciale della raccolta dei Rifiuti della Provincia di Savona( giugno 2007).