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LA STAGIONE 2007/08 DEL CALCIO GIOVANILE SAVONESE

   Massimo Bianco


Un'altra stagione del calcio giovanile savonese si è conclusa e come è ormai tradizione la celebriamo brevemente anche su Truciolisavonesi. Questo perché il futuro del calcio è il calcio giovanile, dovrebbe essere ovvio a tutti eppure molti paiono non capirlo.

 Chiaro scuri nella stagione appena trascorsa, con i ragazzi protagonisti con immutato entusiasmo e i genitori da un lato lodevoli per l’impegno profuso, perché far giocare i propri figli comporta spese ingenti e gran dispiego di tempo, ma dall’altro protagonisti dei soliti eccessi (a non pochi genitori dovrebbe essere interdetto l’ingresso agli impianti in cui giocano i figli: come ho sentito dire da

qualcuno, i ragazzi mentre giocano dovrebbero essere orfani) ma passi indietro organizzativi a causa delle scelte di vertice, a Roma.

Quando chi di dovere capirà che limitare ragazzi di 11, 12 e 13 anni e spesso già assai sviluppati nei campetti a 7 o al più a 9 giocatori, come accade da alcuni anni, è controproducente, perché li fa restare indietro nella preparazione? E quando chi di dovere capirà che suddividere le partite delle categorie esordienti e pulcini in tre tempi di tot minuti l’uno di cui ciascuna frazione, ai fini del risultato finale, è considerata come una partita a sé, non ha alcun senso ed è anzi, per motivi troppo lunghi da spiegare in questa sede, dannoso? All’estero le due situazioni descritte non si verificano e se l’Italia aspira a vincere in futuro altri campionati mondiali non deve restare indietro. E, infatti, non a caso, a questa regola non crede nessuno. Non le società calcistiche, che fanno quasi sempre disputare i propri tornei privati a 11 e in due soli tempi che valgono come una partita unica, ed evidentemente non ci crede troppo nemmeno la stessa F.I.G.C. savonese (anche se il sottoscritto quando ne ha scritto su una rivista specializzata ha da lei ottenuto come unico risultato una telefonata di insulti), altrimenti la F.I.G.C. di Savona nello scorso 1 giugno non avrebbe fatto disputare la coppa Levo per esordienti ’96 di sua competenza a 7, e ok, ma seguendo le regole tradizionali dei due soli tempi con un unico risultato finale.

Per quanto riguarda il calcio regionale per fortuna i nuovi vertici F.G.C.I. Liguria hanno dimostrato di ragionare meglio dei loro immediati predecessori e hanno organizzato meglio i gironi eliminando quelle assurde trasferte che costringevano le famiglie ad attraversare a volte l’intera Liguria, da La Spezia ad Arma di Taggia se non addirittura Ventimiglia e viceversa.

Quanto agli esiti sportivi savonesi ci sono state poche sorprese, con le tre grandi tradizionali del calcio giovanile locale e cioè Savona, Vado e Loanesi a dividersi per lo più la posta in palio. Queste tre società riescono maggiormente delle altre a fare selezione e a prelevare dalle società minori i ragazzi più bravi. Non a caso il triangolare finale della succitata coppa Levo è stato disputato proprio da queste società (e dominato con una superiorità schiacciante dal Vado, le cui leve paiono in costante crescita). Intanto gli istruttori inseriti nelle piccole società brontolano, perché se qualche ragazzo emerge abbastanza da suscitare l’interesse altrui, il merito dovrebbe essere pure loro, invece i ragazzi gli vengono portati via spogliandogli vivai e meriti non gliene riconosce mai nessuno. In proposito comunque una sorpresa positiva è giunta dal Borghetto, piccola società che si è guadagnata il triangolare finale della coppa “Città di Savona” riservata ai classe ’95 insieme a Savona e Vado. Quanto alla Loanesi, sconfitta in semifinale dal Savona in coppa, si è rifatta ampiamente divenendo campione provinciale (anzi interprovinciale insieme alla provincia di Imperia) fair play.  


Nei pulcini ’97 il fair play (si chiama così perché in tali categorie parlare di vittoria in campionato è tabù, visto che non dovrebbe neppure esserci classifica, ma la sostanza non cambia) lo ha vinto il Savona. Nei giovanissimi, con le grandi ufficialmente fuori classifica in campionato e il Vado vincitore e dominatore di coppa per la categoria giovanissimi, sono diventate campioni provinciali con pieno merito nei giovanissimi il Varazze, trascinato dal promettente ’94 Zuloaga e dai vivaci gemelli Parodi e negli allievi la Carcarese, formazione meritevolmente sottoleva. Infine la coppa provinciale F.G.C.I. Ostuni per allievi è stata meritatamente vinta dall’Albisole che, dopo aver superato la Loanesi in semifinale ai rigori, in finale ha nettamente battuto il Pietra Ligure per 3 a 0 con una tripletta di Rosso.

Per quanto riguarda i risultati nei campionati regionali, bene le squadre savonesi nei giovanissimi, dove Vado e Cairese si sono qualificate per disputare le finali regionali a otto squadre e dove la Cairese ha poi perso solo in finalissima contro l’Athletic Club per 1 a 0 e il Vado, che ha detta di molti era forse la formazione ligure più forte della categoria, ha terminato in testa a pari merito con l’Athletic il suo gironcino a quattro e poi ha sfortunatamente perso lo spareggio in campo neutro, sotto il diluvio, per accedere alla finalissima con quest’ultima. Male in apparenza invece gli allievi dove nessun team savonese ha disputato le finali. Va detto però che alcune formazioni, Vado, Speranza, Priamar e Savona (quest’ultima fuori classifica perché quest’anno il Savona aveva una squadra iscritta e con ottimi esiti al campionato nazionale) giocavano sottoleva. Scelta a parere di chi scrive apprezzabile, perché significa dare la precedenza all’esperienza e all’apprendimento sulla ricerca del risultato a tutti i costi.

Da notare infine che, salvo pentimenti dell’ultima ora, sempre possibili, le regole per l’anno prossimo cambieranno. Non ci sarà più la suddivisione in campionato provinciale e regionale con promozioni e retrocessioni ma un unico campionato, suddiviso in una fase provinciale e una regionale. Le società saranno tutte iscritte alla prima fase provinciale e saranno suddivise in gironi di 6-8 squadre. Le prime due o tre classificate per girone parteciperanno poi alla fase regionale, con il titolo di campione regionale e l’ammissione alle finali nazionali come traguardo, le altre invece disputeranno il campionato provinciale che varrà il conferimento del titolo di campione provinciale.

Massimo Bianco