03 Giugno 2008
NEL PIANO INDUSTRIALE L’ACQUISTO DI
30 AUTOBUS
Dieci milioni per salvare l’Acts dai
debiti
Comune e Provincia pagheranno fino al 2023
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SAVONA LA STAMPA
Per rimettere in sesto i bilanci dell’Acts, Comune e Provincia
dovranno versare 10 milioni di euro, che serviranno in parte per
coprire le perdite accumulate dall’azienda dei bus negli ultimi
anni (4, 5 milioni) e in parte per finanziare nuovi investimenti
(5, 5 milioni). Una cura ricostituente da «cavallo», come
dicevano i medici nel Dopoguerra, per garantire il mantenimento
del servizio pubblico di trasporto. A farsi carico del grande
malato saranno Comune e Provincia, azionisti di maggioranza che
oltre agli stanziamenti straordinari dei prossimi tre anni, si
sono impegnati a versare 660 mila euro l’anno fino al 2023. I
prossimi tre sindaci e presidenti della Provincia, in pratica,
prima ancora di essere eletti, dovranno ripianare i debiti dell’Acts.
Il piano industriale varato dal presidente Paolo Marson prevede:
l’acquisto di 25-30 autobus, 6-7 scuolabus, adeguamento
strutture e impianti, formazione del personale, promozione
dell’immagine aziendale, adeguamento delle dotazioni
informatiche, ricostituzione del capitale circolante. Per questi
investimenti l’Acts ha stimato che saranno necessari 5 milioni e
500 mila euro. Inoltre per recuperare le perdite subite nella
gestione degli ultimi anni e in particolare per il progetto
Metrobus (costato da solo quasi 2 milioni), saranno necessari
altrri 4 milioni e mezzo. L’Acts ha previsto una forma di
autofinanziamento con il contratto «sale and lease back» che
consiste nella vendita temporanea agli istituti di credito dei
depositi di Savona e Cairo Montenotte che frutteranno 7 milioni
e mezzo. Inoltre gli enti dovranno far fronte ad un aumento di
capitale di 4, 3 milioni fra il 2008 e il 2010, mentre dal 2011
al 2023 si impegneranno a versare 660 mila euro l’anno. |
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