01 Giugno 2008 LA STAMPA

Savona difende
le sue strisce blu

Savona senza parcheggi a pagamento? Per ora la risposta è no. Savona non farà come Roma che, dopo il ricorso al Tar vinto dai consumatori del Codacons, ha deciso di eliminare tutte le strisce blu dai parcheggi. Una decisione che in queste ore spinge le associazioni dei consumatori a fare pressioni anche su altri Comuni. A Savona però la sosta a tariffa pare destinata a resistere.
Ma partiamo dall’antefatto, cioè dalla norma del codice della strada che ha scatenato il ricorso accolto dal Tar del Lazio. Secondo l’articolo 7 del codice i sindaci hanno la possibilità di mettere dei parcheggi a pagamento nelle zone «di particolare rilevanza urbanistica». Quindi le strisce blu hanno un vincolo preciso. Il caso di Roma riguardava il quartiere Ostiense e per il Tar non è chiaro il motivo per qui questa zona dovesse essere considerata «di particolare rilevanza urbanistica. Il sindaco di Roma Alemanno - anche per evitare altri ricorsi a raffica - ha deciso di sospendere le strisce blu in tutta la città.
Ma almeno su questo ieri il sindaco Federico Berruti è stato chiaro. A Savona niente linea Alemanno. «Credo che al di à dei possibili ricorsi e delle sentenze del Tar, la questione sia da vedere in questi termini. Savona ha bisogno che una parte dei suoi parcheggi sia a pagamento perché questo è utile, anzi necessario, a garantire la rotazione. La finalità delle strisce blu non è quella di fare gettito, ma aiutare tutti a parcheggiare». Aggiunge il sindaco Berruti: «Il fatto che parte della sosta sia onerosa induce a un suo utilizzo limitato. Capisco che pagare il parcheggio sia fastidioso. Lo è anche per me, ma è chiaro che se se la sosta fosse ovunque gratuita ciò darebbe a tutti il permesso di lasciare l’auto in sosta perennemente. Abbiamo verificato che in certe zone ci sono auto che non vengono mai spostate e questo in certe zone del centro non è accettabile pur nel rispetto delle esigenze dei residenti».
Il sindaco di Savona, piuttosto che rivoluzioni alla Alemanno, intende puntare sulla strategia in atto: «Abbiamo un progetto preciso. In questi due anni abbiamo aumentato il numero dei posti auto, abbiamo ridotto le tariffe ma molto resta ancora da fare. Vorrei risolvere il nodo del parcheggio interrato del Sacro Cuore e poi molte delle scelte dipendono dall’evolversi della trasformazione di piazza del Popolo. Il nuovo piano urbano dei parcheggi verrà realizzato solo dopo questa trasformazione. Nei prossimi due anni, inolte, andranno a compimento anche molti parcheggi privati pertinenziali.