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IERI SERA, ai Soleluna Beach di Albissola, il ministro per
le attività produttive Claudio Scajola è venuto a prendere
il bagno di folla. Folla grande ed entusiasta, accalcata
all'interno del locale, accompagnata dall'inno "Per fortuna
che Silvio c'è", smaniosa di festeggiare la vittoria
elettorale del PdL. Una vittoria che a Savona ha assunto
dimensioni clamorose ed ha avuto nel ministro il grande
regista. Qui, Scajola ha voluto e sostenuto fortemente la
candidatura di Franco Orsi, oggi senatore. E ha gettato
«tutto il peso della sua autorevolezza - ha detto Orsi dal
palco - nella campagna elettorale in questa Provincia. Un
progetto a lunga scadenza». L'ha percorsa in lungo e in
largo e vi ha portato - unica presenza in Liguria - il
leader Silvio Berlusconi. Ora, la rotta è dritta sulle
Provinciali del 2009. Il ministro lo ha detto con chiarezza,
prima rispondendo alle domande dei cronisti, poi dal palco
davanti ai suoi. Non si sbottona sui possibili candidati
alla Presidenza, anche se tra in nomi che circolano ci sono
quelli del coordinatore provinciale Angelo Vaccarezza, del
consigliere regionale Matteo Marcenaro, dell'ex deputato
Enrico Nan, dei capigruppo a Palazzo Nervi Livio Bracco e
Rosavio Bellasio. I primi due in pole position, Marcenaro
sarà ricevuto venerdì da Scajola.
Ministro, c'è già il candidato per la presidenza alle
prossime Provinciali?
«C'è tempo. Abbiamo tanti bravi esponenti spendibili in
questo ruolo, Savona ha voglia di risveglio, il centrodestra
ha fatto un buon risultato alle ultime Ammnistrative, alle
Politiche ha effettuato il sorpasso. Un sorpasso di grande
significato. Ora dobbiamo continuare a lavorare in squadra».
Lei ha lanciato al centro dell'agenda politica il tema
del ritorno al nucleare.
«Il nucleare è un'esigenza per garantire la sopravvivenza
del Paese. Tutti i paesi del G8 ce l'hanno, è una necessità
condivisa. Con grande piacere ho visto che il dibattito che
si è aperto è privo di valutazioni ideologiche, ma basato
sulle considerazioni scientifiche. Questo è utile anche per
me».
La Liguria, e anche Savona con l'appalto della Asl2, è
stata investita dal ciclone di "mensopoli".
«La cappa di potere e impenetrabilità che ha contraddistinto
il centrosinistra in questa terra si sta sgretolando».
Da ministro per le Attività produttive cosa pensa dei
grandi progetti savonesi: Ferrania, Maersk, Piaggio, la
centrale a carbone di Vado?
«Non ho ancora visto questi dossier. Li ho lasciati alcuni
anni fa da ministro, ora, nuovamente ministro, mi riprometto
di riprenderli in mano già nelle prossime settimane e di
confrontarmi, su questi temi, con la Regione».
Poi il discorso dal palco, al suo fianco Orsi, Vaccarezza,
ma anche i neoeletti liguri Michele Scadroglio e Bruno
Musso. C'è anche Luigi Morgillo. Orsi parla di un «progetto.
Lo abbiamo iniziato nel migliore dei modi, ora dobbiamo
continuare con le Provinciali. E poi con la Regione nel
2010».
Scajola sottolinea che i parlamentari liguri eletti sono
stati distribuiti «in tutte le commissioni importanti. È una
delegazione che rappresenta tutto il territorio e che potrà
fare squadra per rappresentarlo, con i suoi progetti, anche
a Roma, creando un percorso agile e snello per la nostra
Liguria». Poi solletica i suoi: «Abbiamo fatto una campagna
elettorale condivisa, senza screzi. Volevamo dare,
soprattutto a Savona, un segnale molto forte che qualcosa
nella sinistra si era rotto. Ci siamo riusciti. Ora questo,
però, è il passato. La prima prova, sarà proprio qui con 47
Comuni e la Provincia in gioco. Sarà una verifica per il
governo, ma è necessario costruire anche una bella e buona
squadra da presentare ai Savonesi. A giocare saranno i
giocatori più in forma. Quando vinceremo, e lo dico senza
se, poi guarderemo alla Regione». E chiude: «Una bandiera
azzurra sulla città di Savona, dove abbiamo portato Silvio
Berlusconi».
Antonella Granero
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