molto volentieri, rispondo che mi è impossibile procedere ad un
dettagliato esame della concreta operatività di ogni singolo
gruppo associativo, per almeno due ordini di motivi:
- la conoscenza superficiale, da parte mia, della specifica
opera svolta da alcune Associazioni;
- la necessità personale di svolgere un ragionamento sintetico
sull'intero argomento, per sottolineare, ancora una volta, la
decisiva importanza del volontariato nel lungo e complesso
processo di INTEGRAZIONE DEL "DIVERSAMENTE ABILE" nel contesto
della nostra Società.
Mi limiterò, quindi, a descrivere la
FUNZIONE SVOLTA, IN PROPOSITO, DALL'AIAS, per la semplice
ragione che conosco, a sufficienza, la specificità
operativa di questa Associazione, facendone tuttora parte, sia
pure a livello di modesto collaboratore amministrativo.
- I dati, aggiornati al Maggio 2008, ci dicono quanto segue:
° L'AIAS GESTISCE, IN PROPRIO, QUESTI SERVIZI:
- centro CLAUDIO BERTOLOTTO (così intitolato a memoria del suo
emerito fondatore), operante in Savona, via Famagosta 18, a
decorrere dall' Anno 1970;
- CENTRO AMBULATORIALE DI FISIOTERAPIA E LOGOPEDIA, ubicato all'
interno di VILLA SANGUINETI (Comune di Cairo Montenotte),
operante dall' Anno 2004;
- SERVIZIO SEMIRESIDENZIALE "LA PRIMULA", attivo, in Savona, dal
1970.
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- PARALISI CEREBRALI INFANTILI:
37
- LESIONI CENTRALI POST-NATALI: 5
- PARALISI OSTETRICHE: 9
- RITARDI PSICOLOGICI: 11
- SINDROME DI DOWN ED ALTRE PATOLOGIE GENETICHE: 16
- MALATTIE NEURO-MUSCOLARI: 11
- SPINE SIFIDE: -
- MALFORMAZIONI CEREBRALI: 9
- LESIONI MIDOLLARI TRAUMATICHE: 1
- DEFICIT SENSORIALI: -
- MALFORMAZIONI OSSEE: 1
- PATOLOGIE ORTOPEDICHE: 11
- DISTURBI ASSOCIATI DEL LINGUAGGIO E
DELL'APPRENDIMENTO: 8
- DISTURBI SEMPLICI DEL LINGUAGGIO: 7
DEGLUTIZIONI ATIPICHE: 40
- ALTRE PATOLOGIE: 17
I 183 soggetti sono così suddivisi, in rapporto all' ETA': |
Sede dell'AIAS in Via Famagosta |
- FASCIA da 0 a 2 ANNI: 11
- FASCIA da 3 a 5 ANNI: 18
- FASCIA da 6 a 8 ANNI: 23
- FASCIA da 9 a 12 ANNI: 33
- FASCIA da 13 a 18 ANNI: 25
- FASCIA oltre i 18 ANNI: 33 |
N.B Da questa suddivisione sono esclusi i soggetti da
Deglutizioni Atipiche, considerate, ragionevolmente,
alterazioni di carattere transitorio e non
permanente.
I SERVIZI sono garantiti dalla
seguente PIANTA ORGANICA:
- UN MEDICO FISIATRA CON SPECIFICITA' SULL' ETA'
EVOLUTIVA (ore 28.30 SETTIMANALI)
- UN MEDICO NEUROPSICHIATRA INFANTILE (in rapporto di consulenza: ore 4
SETTIMANALI)
- UN PSICOLOGO (in rapporto di consulenza: ore 10
SETTIMANALI)
- SEI FISIOTERAPISTI CON COMPETENZE IN
PSICOMOTRICITA' E FISIOTERAPIA OCCUPATIVA
- TRE LOGOPEDISTI (di cui UNO a Tempo Parziale)
- UN EDUCATORE
- QUATTRO AUSILIARI SOCIO-SANITARI
- TRE SEGRETARI (di cui DUE a Tempo Parziale)
- DUE AUTISTI (per il Trasporto dei Disabili)
L' AIAS, per i servizi sopra elencati, può giovarsi
di apposite norme di accreditamento finanziario,
giuridicamente previste dalla Regione Liguria ed
erogate attraverso le rispettive Aziende Sanitarie
Locali; questo indispensabile apporto
finanziario consente all' Associazione di retribuire
correttamente il personale, previsto dalla Pianta
Organica, e di chiudere i propri bilanci con
sufficiente (anche se difficile) dignità contabile.
- Ma, nel caso dell' AIAS (ed aggiungo di tutte le
altre Associazioni che hanno, come loro principali
finalità, quello dell' integrazioni dei disabili
nella società civile) il problema principale da
affrontare non è tanto quello della
QUANTITA', quanto,
invece della QUALITA' DEI
SERVIZI EROGATI.
Desidero evidenziare, in proposito, che, già
da molti anni, gli operatori si sono proposti un
Duplice Obiettivo:
1) APPROFONDITO STUDIO DELLA PATOLOGIA DEL SOGGETTO
DISABILE: il progetto diagnostico, terapeutico e
riabilitativo è nato e continua ad evolvere
attraverso un APPORTO MULTIDISCIPLINARE;
occorre considerare, infatti, che, nella quasi
totalità dei casi esaminati, ci si trova di fronte ad
ALTERAZIONI COMPLESSE e, per di più, INSTABILI,
destinate, cioè, a modificarsi col il trascorrere
del tempo e con l'evolvere delle condizioni
esistenziali del soggetto.
2) Nasce, di conseguenza, l' esigenza del
raggiungimento del
SECONDO
OBIETTIVO; quello, cioè, di interferire
sul CONTESTO ESISTENZIALE DEL
SOGGETTO DISABILE; in termini molto concreti,
il raggiungimento di questo obiettivo presuppone, da
parte di tutto il personale, di una
INTERAZIONE CONTINUA con
i componenti della FAMIGLIA dei Disabili, con gli
INSEGNANTI SCOLASTICI, con l'eventuale AMBIENTE
LAVORATIVO e, per di più, con gli AMMINISTARTORI ed
i FUNZIONARI DEGLI ENTI LOCALI.
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In estrema sintesi, dunque,
l'INTEGRAZIONE DEL DISABILE non si realizza con
l'intervento di una sola figura professionale, ma
passa attraverso il LAVORO
CONGIUNTO E CONDIVISO DI OPERATORI DIVERSI E SU AREE
DIVERSE; ciò comporta, oltre tutto,
ritrovare spazi e tempi per incontri formativi
e di equipe, rivolti allo studio ed
all'elaborazione di tematiche specifiche ed alla
progettazione di progetti terapeutico -
riabilitativi individuali .
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- Di fronte a questi problemi e
conseguenti difficoltà operative, alcuni studiosi, a
livello nazionale, ritengono l'attuale
situazione insostenibile e che, pertanto, sia
necessario andare oltre il mondo del volontariato e
della ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative di
Utilità Sociale) per approdare all'elaborazione di
un Nuovo Progetto Istituzionale, dotato di un'
innovativa formulazione giuridica ed organizzativa,
adeguata ai crescenti e nuovi bisogni .
Personalmente, convengo che non sia opportuno
fermarsi al passato e chiudere gli occhi di fronte
al futuro; ma, a mio modo di vedere, occorrono ben
altri provvedimenti; infatti, l'AIAS
(come
la quasi totalità delle strutture operanti sul
territorio) soffre, oggi, di DUE MALI che
hanno invaso, a livello nazionale e regionale, il
nostro Welfare e stanno conducendo al
fallimento il progetto di un' avanzata assistenza
socio-sanitaria; questi mali si chiamano:
- DISTACCO SEMPRE PIU' PROFONDO TRA INTERVENTO
SOCIO- ASSISTENZIALE ED INTERVENTO SANITARIO
- VISIONE DI UNA SANITA'
SEMPRE PIU' ANCORATA ALL' OSPEDALE E
SEMPRE MENO PROPENSA
RIVOLGERSI AL TERRITORIO.
Come già ho avuto modo di scrivere in passato (vedi
Pubblicazione: SCIENZA E UTOPIA pagine
129-130):
" La SALUTE da
stato positivo e, come tale, caratterizzata da
un'intima capacità di vivere, di soffrire, di
gioire, si è trasformata in una
SANITA', gestita,
sempre di più, con i metodi aziendali dell' ANALISI
QUANTITATIVA e con quelli statistici della TEORIA
DELLE DECISIONI".
In altri termini, il
concetto di HUMANITAS, che, nella visione
antica di Ippocrate, doveva essere alla base di ogni
politica e di ogni progetto sanitario, è stato
sostituito da rigidi concetti
PURAMENTE MATEMATICI, in forza dei quali ogni
intervento sanitario deve durare un numero fisso e
preordinato di minuti e niente più e nulla si può
concedere al contatto umano tra il personale ed il
paziente; attraverso l' attuazione concreta di
questa metodologia, le PERSONE SONO DIVENTATE UTENTI
o, addirittura sono state trasformate in PROFILI,
quasi impedite nella libertà di colloquiare
confidenzialmente con gli operatori sanitari; ma,
l'aspetto più umoristico o, addirittura, più buffo
della vicenda risiede nel fatto che una tale
politica ed una tale
concezione della Sanità condurrà, paradossalmente,
non già a risparmi, ma ad ulteriori e nefasti
aggravi finanziari.
Ma noi, incrollabili sognatori, confidiamo in una
NUOVA POLITICA CHE COINCIDA CON IL CONCETTO DI
ETICA; nello spirito di questo elementare principio,
auguriamo buona salute all'AIAS e alle
Associazioni di Volontariato; continueremo la nostra
battaglia per raggiungere il progresso e, con esso,
la piena integrazione dei disabili nella nostra
società.
29 Maggio
Aldo Pastore
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