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I PROBLEMI SOCIALI DEL

FUTURO

TRENTESIMA  PUNTATA

L'ATTIVITA' SVOLTA DALL'AIAS PER L'INTEGRAZIONE DEI DISABILI

Aldo Pastore

- Osservando la MAPPA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO PER LE DISABILITA' (pubblicato la scorsa settimana), alcuni lettori mi hanno chiesto di approfondire ulteriormente l'argomento, al fine di pervenire ad una maggiore conoscenza delle attività svolte dalle singole Associazioni;
molto volentieri, rispondo che mi è impossibile procedere ad un dettagliato esame della concreta operatività di ogni singolo gruppo associativo, per almeno due ordini di motivi:

- la conoscenza superficiale, da parte mia, della specifica opera svolta da alcune Associazioni;

- la necessità personale di svolgere un ragionamento sintetico sull'intero argomento, per sottolineare, ancora una volta, la decisiva importanza del volontariato nel lungo e complesso processo di INTEGRAZIONE DEL "DIVERSAMENTE ABILE" nel contesto della nostra Società.
Mi limiterò, quindi, a descrivere la FUNZIONE SVOLTA, IN PROPOSITO, DALL'AIAS, per la semplice ragione che conosco, a sufficienza, la  specificità operativa di questa Associazione, facendone tuttora parte, sia pure a livello di modesto collaboratore amministrativo.

- I dati, aggiornati al Maggio 2008, ci dicono quanto segue:

° L'AIAS GESTISCE, IN PROPRIO, QUESTI SERVIZI:
- centro CLAUDIO BERTOLOTTO (così intitolato a memoria del suo emerito fondatore), operante in Savona, via Famagosta 18, a decorrere dall' Anno 1970;

- CENTRO AMBULATORIALE DI FISIOTERAPIA E LOGOPEDIA, ubicato all' interno di VILLA SANGUINETI (Comune di Cairo Montenotte), operante dall' Anno 2004;
- SERVIZIO SEMIRESIDENZIALE "LA PRIMULA", attivo, in Savona, dal 1970.


Claudio Bertolotto
 Attualmente, ai Centri di Riabilitazione affluiscono 174 utenti (di competenza della II° ASL) e 9 utenti provenienti da altre ASL (alcune di esse: extraregionali).
I 183 soggetti sono così distribuiti, in base alla loro PATOLOGIA:

- PARALISI CEREBRALI INFANTILI: 37

- LESIONI CENTRALI POST-NATALI:  5

- PARALISI OSTETRICHE:   9

- RITARDI  PSICOLOGICI: 11

- SINDROME DI DOWN ED ALTRE PATOLOGIE GENETICHE: 16

- MALATTIE NEURO-MUSCOLARI: 11

- SPINE SIFIDE: -

- MALFORMAZIONI CEREBRALI:  9

- LESIONI MIDOLLARI TRAUMATICHE: 1

- DEFICIT SENSORIALI: -

- MALFORMAZIONI OSSEE: 1

- PATOLOGIE ORTOPEDICHE: 11

- DISTURBI ASSOCIATI DEL LINGUAGGIO E  DELL'APPRENDIMENTO:  8

- DISTURBI SEMPLICI DEL LINGUAGGIO: 7

DEGLUTIZIONI ATIPICHE: 40

- ALTRE PATOLOGIE: 17  

I 183 soggetti sono così suddivisi, in rapporto all' ETA':

Sede dell'AIAS in Via Famagosta
- FASCIA da 0 a 2 ANNI:     11

- FASCIA da 3 a 5 ANNI:     18

- FASCIA da 6 a 8 ANNI:     23

- FASCIA da 9 a 12 ANNI:   33

- FASCIA da 13 a 18 ANNI: 25

- FASCIA  oltre i 18  ANNI: 33 
N.B Da questa suddivisione sono esclusi i soggetti da Deglutizioni Atipiche, considerate, ragionevolmente, alterazioni di carattere transitorio e non permanente.

 I SERVIZI sono garantiti dalla seguente PIANTA ORGANICA:

- UN MEDICO FISIATRA CON SPECIFICITA' SULL'  ETA' EVOLUTIVA (ore 28.30 SETTIMANALI)

- UN MEDICO NEUROPSICHIATRA INFANTILE (in rapporto di consulenza: ore 4 SETTIMANALI)

- UN PSICOLOGO (in rapporto di consulenza: ore 10  SETTIMANALI)

- SEI FISIOTERAPISTI CON COMPETENZE IN PSICOMOTRICITA' E FISIOTERAPIA OCCUPATIVA

- TRE LOGOPEDISTI (di cui UNO a Tempo Parziale)

- UN EDUCATORE

- QUATTRO AUSILIARI SOCIO-SANITARI

- TRE SEGRETARI (di cui DUE a Tempo Parziale)

- DUE AUTISTI (per il Trasporto dei Disabili)

L' AIAS, per i servizi sopra elencati, può giovarsi di apposite norme di accreditamento finanziario, giuridicamente previste dalla Regione Liguria ed erogate attraverso le rispettive Aziende Sanitarie Locali; questo indispensabile  apporto finanziario consente all' Associazione di retribuire correttamente il personale, previsto dalla Pianta Organica, e di chiudere i propri bilanci con sufficiente (anche se difficile) dignità contabile.

- Ma, nel caso dell' AIAS (ed aggiungo di tutte le altre Associazioni che hanno, come loro principali finalità, quello dell' integrazioni dei disabili nella società civile) il problema principale da affrontare non è tanto quello della QUANTITA', quanto, invece della QUALITA' DEI SERVIZI EROGATI. 

Desidero evidenziare, in proposito, che, già da molti anni, gli operatori si sono proposti un Duplice Obiettivo:

1) APPROFONDITO STUDIO DELLA PATOLOGIA DEL SOGGETTO DISABILE: il progetto diagnostico, terapeutico e riabilitativo è nato e continua ad evolvere attraverso un APPORTO MULTIDISCIPLINARE;
occorre considerare, infatti, che, nella quasi totalità dei casi esaminati, ci si  trova di fronte ad ALTERAZIONI COMPLESSE e, per di più, INSTABILI, destinate, cioè, a modificarsi col il trascorrere del tempo e con l'evolvere delle condizioni esistenziali del soggetto.

2) Nasce, di conseguenza, l' esigenza del raggiungimento del
 SECONDO OBIETTIVO; quello, cioè,  di interferire sul CONTESTO ESISTENZIALE DEL SOGGETTO DISABILE; in termini molto concreti, il raggiungimento di questo obiettivo presuppone, da parte di tutto il personale, di una INTERAZIONE CONTINUA  con i componenti della FAMIGLIA dei Disabili, con gli INSEGNANTI SCOLASTICI, con l'eventuale AMBIENTE LAVORATIVO e, per di più, con gli AMMINISTARTORI ed i FUNZIONARI DEGLI ENTI LOCALI.
In estrema sintesi, dunque, l'INTEGRAZIONE DEL DISABILE non si realizza con l'intervento di una sola figura professionale, ma passa attraverso il LAVORO CONGIUNTO E CONDIVISO DI OPERATORI DIVERSI E SU AREE DIVERSE;  ciò comporta, oltre tutto, ritrovare spazi e tempi per incontri  formativi e di equipe, rivolti  allo studio  ed all'elaborazione di tematiche specifiche ed alla progettazione di progetti terapeutico -  riabilitativi individuali .

- Di fronte a  questi problemi e conseguenti difficoltà operative, alcuni studiosi, a livello nazionale, ritengono l'attuale situazione insostenibile e che, pertanto, sia necessario andare oltre il mondo del volontariato e della ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative  di Utilità Sociale) per approdare all'elaborazione di un Nuovo Progetto Istituzionale, dotato di un' innovativa formulazione giuridica ed organizzativa, adeguata ai crescenti e nuovi bisogni .
Personalmente, convengo che non sia  opportuno fermarsi al passato e chiudere gli occhi di fronte al futuro; ma, a mio modo di vedere, occorrono ben altri provvedimenti; infatti, l'AIAS
(come la quasi totalità delle strutture operanti sul territorio) soffre, oggi, di DUE MALI  che hanno invaso, a livello nazionale e regionale, il nostro Welfare e stanno  conducendo al fallimento il progetto di un' avanzata assistenza socio-sanitaria; questi mali si chiamano:
- DISTACCO SEMPRE PIU' PROFONDO TRA INTERVENTO SOCIO- ASSISTENZIALE ED INTERVENTO SANITARIO

- VISIONE DI UNA SANITA' SEMPRE PIU' ANCORATA ALL' OSPEDALE E SEMPRE MENO PROPENSA RIVOLGERSI AL TERRITORIO.

Come già ho avuto modo di scrivere in passato (vedi Pubblicazione: SCIENZA  E UTOPIA pagine 129-130):
" La SALUTE da stato positivo e, come tale, caratterizzata da un'intima capacità di vivere, di soffrire, di gioire, si è trasformata in una SANITA', gestita, sempre di più, con i metodi aziendali dell' ANALISI QUANTITATIVA e con quelli statistici della TEORIA DELLE DECISIONI".
 
In altri termini, il concetto di HUMANITAS, che, nella visione antica di Ippocrate, doveva essere alla base di ogni politica e di ogni progetto sanitario, è stato sostituito da rigidi concetti PURAMENTE MATEMATICI, in forza dei quali ogni intervento sanitario deve durare un numero fisso e preordinato di minuti e niente più e nulla si può concedere al contatto umano tra il personale ed il paziente; attraverso l' attuazione concreta di questa metodologia, le PERSONE SONO DIVENTATE UTENTI o, addirittura sono state trasformate in PROFILI, quasi impedite nella libertà di colloquiare confidenzialmente con gli operatori sanitari; ma, l'aspetto più umoristico o, addirittura, più buffo della vicenda risiede nel fatto  che una tale politica ed una tale concezione della Sanità condurrà, paradossalmente, non già a risparmi, ma ad ulteriori e nefasti aggravi finanziari.
Ma noi, incrollabili sognatori, confidiamo in una NUOVA POLITICA CHE COINCIDA  CON IL CONCETTO DI ETICA; nello spirito di questo elementare principio, auguriamo buona salute  all'AIAS e alle Associazioni di Volontariato; continueremo la nostra battaglia per raggiungere il progresso e, con esso, la piena integrazione dei disabili nella nostra società.

29 Maggio                                                              Aldo Pastore