Palazzo Santa Chiara un polo culturale in centro
vertice comune-provincia
IL SECOLOXIX
VERTICE ieri a Palazzo Sisto tra Comune e Provincia sul destino di Palazzo Santa Chiara. I due enti hanno deciso di avviare una strategia comune, nel dialogo con il Demanio, che possa condurre alla valorizzazione dell'immobile storico, probabilmente il più importante presente in città. L'idea emersa è quella di farne un contenitore culturale ad alta capacità di attrazione, non solo locale. La situazione resta tuttavia ancora molto fluida. L'Autorità portuale - che in passato si era proposta per realizzare proprio a Palazzo Santa Chiara la propria sede - di fronte alle difficoltà di ordine burocratico e tecnico incontrate si era ritirata in buon ordine ed ha effettuato in seguito altre scelte e altri progetti.
Di fronte ad un quadro mutato, ad un'alleanza tra enti, che consenta la valorizzazione dell'intero contenitore e non solo della parte eventualmente occupabile dall'Authority, il Porto potrebbe tuttavia decidere di riverificare ancora una volta l'intera situazione.
Provincia e Comune, in altre parole, si potrebbero far carico della parte che resterebbe libera per destinarla, appunto, ad un contenitore culturale, mentre l'Authority occuperebbe il resto. Se invece l'Autorità Portuale non riconsidererà le scelte relative a Palazzo Santa Chiara, Comune e Provincia potrebbero procedere a quel punto a proporsi per la gestione dell'intero contenitore. Il dato certo è l'intenzione di Provincia e Comune di procedere sulla strada che vuole fare di Palazzo Santa Chiara un edificio ad uso pubblico e a destinazione culturale. Su queste basi proseguirà il confronto col Demanio. I costi per la ristrutturazione ammontano, secondo alcuni calcoli approssimativi, tra gli 8 e i 10 milioni. All'incontro ha partecipato il sindaco Berruti, con l'assessore Molteni, e per la Provincia l'assessore Scrivano.