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LAVORO NERO, impieghi "sommersi" e sfruttamento di
dipendenti, soprattutto quelli dell'edilizia, dei settori
dei pubblici esercizi e del commercio: il bilancio della
Guardia di Finanza, dopo i primi quattro mesi dell'anno in
cui a quanto pare si è concentrata un'intensa attività
preventiva e repressiva, è preoccupante.
Nel corso di 123 sopralluoghi eseguiti dai militari, quasi
con cadenza quotidiana e in tutta la provincia, rivolti a
scoprire illeciti in materia di sommerso da lavoro, le
Fiamme Gialle savonesi hanno individuato 102 lavoratori
assunti irregolarmente.
Ben 81 di questi, quasi tutti stranieri, sono risultati
completamente "in nero", privi di ogni contratto, di
assicurazione e di previdenze. Nessuno di questi è risultato
privo di regolare permesso di soggiorno.
L'attività della Finanza è stata certosina, condotta quasi
Comune per Comune. Nel comprensorio della provincia ha
riguardato sia le località costiere da Varazze a Andora, che
l'entroterra.
E ha interessato in particolare il settore del commercio e
dei servizi, con un particolare riferimento ai comparti
dell'edilizia, della somministrazione di alimenti e bevande
(bar, ristoranti, pizzerie), del dettaglio e dell'ingrosso,
dei servizi alla persona (centri estetici, parrucchieri)
nonché dei servizi di pulizia e delle autoriparazioni.
I dati finora emersi, stando alla comparazione eseguita
sempre dalla Guardia di Finanza, risulterebbero sintomatici
di un fenomeno che è sempre più diffuso anche in provincia
di Savona.
Evidenziano infatti un trend in sostanziale crescita
rispetto a quelli riferiti al 2007, nel corso del quale,
durante tutti e dodici i mesi dell'anno, furono individuati
195 lavoratori irregolari, di cui 187 in nero.
Se la percentuale estratta dalla recente operazione - in
aumento di circa il trenta per cento fatte le debite
proporzioni e suddivisioni - finisse con l'essere confermata
anche nei prossimi mesi, salirebbero a trecento le persone
assunte in maniera irregolare di cui 250 circa del tutto "in
nero".
Spiega l'operazione di controllo il comandante provinciale
della Guardia di Finanza, colonnello Roberto Visintin:
«Anche al fine di corrispondere alle normali esigenze di
leale concorrenza fra i vari operatori del settore turistico
e dell'indotto, l'attività sarà ulteriormente intensificata
con l'avvio della prossima stagione estiva. Non tralasceremo
alcuna località nel corso dell'estate».
La piaga del "lavoro nero" non sembra insomma conoscere
crisi, ma nemmeno gli interventi repressivi pare ne
conoscano. Le economie di piccole e medie aziende, molte
barcollanti, favoriscono il ricorso all'impiego con
sfruttamento del personale.
I settori dove maggiormente la Finanza ha avvertito il
dilagare del fenomeno è quello dell'edilizia. Molti i casi
in cui un artigiano iscritto regolarmente, in realtà
nasconde un caso di sfruttamento da parte delle imprese.
Un solo elemento di conforto comunque è emerso durante i
controlli delle Fiamme Gialle.
Nel corso delle centinaia di ispezioni eseguite non sono
state rilevate dai militari situazioni di preoccupante
illegalità connesse all'impiego di minorenni.
Non solo. Come già evidenziato nessuno tra i cittadini
extracomunitari è risultato risiedere nel territorio in
maniera irregolare.
Natalino Famà
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