IL COMUNE HA PUBBLICATO NELL’ALBO I COMPENSI

Ecco i gettoni e le indennità
degli enti di secondo grado

Tutti i savonesi che operano nelle società pubbliche
ERMANNO BRANCA LA STAMPA
SAVONA
Sono 8 gli enti di secondo grado in cui il Comune di Savona partecipa esprimendo anche amministratori o consiglieri. Come si può notare nella tabella pubblicata qui accanto i gettoni presenza e le indennità non sono esagerati, anche se alcuni amministratori cumulano più cariche.
Nell’Ata la figura di spicco è quella del presidente Nanni Ferro (45 mila euro) che è anche direttore generale del Comune. Lo affiancano Antonio Caviglia in rappresentanza del Comune di Vado e Davide Giribaldi per Savona con un’indennità di 16 mila euro ciascuno. Nel Consorzio di depurazione (che presto verrà trasformato in spa con due consigli e addirittura 8 componenti), al momento il presidnete Moltini percepisce 18 mila euro e i consiglieri 7 mila 251 euro a testa.
Nell’Acts il presidente Marson (45 mila euro) è affiancato dal vicepresidente Becce (16 mila) e da 3 consiglieri da 8 mila euro a testa. Nella Spes (l’ente di promozione universitaria) spiccano il presidente Alessandro Schiesaro (38 mila euro) e il vicepresidente Alessandro Berta (17 mila). Nell’Ips (società per gli insediamenti produttivi) figurano il presidente Roberto Grignolo (28 mila 500 euro) e il vicepresidente Dario Amoretti (13 mila) mentre il consiglio di amministrazione dispone di un gettone annuale complessivo di 30 mila euro da suddividere in 7. Nell’Aeroporto di Albenga, il presidente è Pietro Balestra (16 mila), il vicepresidente Franco Zino (4 mila) e l’amministratore delegato Alessandro Berta (15 mila).
Anche nell’Autostrada dei fiori per la verità figurano alcuni consiglieri savonesi come Carlo Ruggeri (5 mila euro l’anno) e anche un vicepresidente come Giancarlo Grasso (10 mila euro). E’ savonese anche il presidente della società di ispirazione regionale Sviluppo Italia, la manager Cristina Battaglia a cui è assegnata un’indennità di 20 mila euro l’anno. Ecosavona è invece la società che gestisce la discarica di Vado che è controllata da un fondo di investimento privato con la partecipazione dei Comuni di Vado e Savona. Vado esprime ad esempio il vicepresidente Enrico Pozzi a cui è assegnata un’indennità di 25 mila euro l’anno.