PROBLEMI SOCIALI DEL FUTURO
VENTICINQUESIMA PUNTATA
RIFLESSIONI SUL SISTEMA PENSIONISTICO
SECONDA PARTE
Aldo Pastore
”OGNI CITTADINO INABILE AL LAVORO E SPROVVISTO DEI MEZZI
NECESSARI PER VIVERE HA DIRITTO AL MANTENIMENTO E ALL’ ASSISTENZA
SOCIALE.”
Così recita testualmente il Primo Comma dell’ Articolo 38
della nostra Costituzione, che, nel corrente 2008, ha raggiunto il Suo
60° Compleanno di vita.
Lo Stato Sociale, nella nostra Italia, nasce
dall’attuazione, in concreto, delle norme previste da questo Articolo;
e, con esso, hanno origine, assieme ad altri significativi
provvedimenti, le PENSIONI SOCIALI e le INDENNITA’ DI
ACCOMPAGNAMENTO.
- L’ esigenza per molti cittadini (e non soltanto
anziani) di ricorrere a questi interventi assistenziali è presto detta.
Limitando la nostra attenzione unicamente alla situazione
esistente nella Provincia di Savona, cedo la parola al Dottor Giorgio
Calcagno, Direttore dell’ Unità operativa di Medicina Legale della II°
ASL:
“Il dato che emerge chiaro è che nel corso degli ultimi
mesi, vi è stata un’ AUTENTICA IMPENNATA DELLE RICHIESTE, giunte
ai nostri Uffici.
Un dato difficile da interpretare, anche se occorre
riconoscere che ci troviamo ad operare in una Provincia, dove IL
NUMERO DELLE PERSONE ANZIANE E’ SEMPRE MAGGIORE.”
Ad integrazione di queste ineccepibili dichiarazioni,
Gian Luigi Cancelli, in un Suo pregevole articolo giornalistico comparso
sul Quotidiano “ Il SecoloXIX” del 5-2-2008, ha aggiunto:
“Anche se nessunolo conferma ufficialmente, l’ AUMENTO
DELLE RICHIESTE da parte dei Savonesi per vedersi riconoscere la
PENSIONE DI INVALIDITA’ SOCIALE ed, ancor di più, l’INDENNITA’ DI
ACCOMPAGNAMENTO sembra esser dovuto, anche, alle CRESCENTI
DIFFICOLTA’ CHE MOLTISSIME FAMIGLIE INCONTRANO PER RIUSCIRE A FAR
QUADRARE IL BILANCIO ED ARRIVARE A FINE MESE.”
Ma, a queste due fondamentali cause (legate, l’una all’
INSUFFICIENZA PSICOSOMATICA, l’altra all’ INSUFFICIENZA ECONOMICA),
ritengo sia necessario aggiungere altri TRE ELEMENTI, di
importanza collaterale, ma, pur sempre, significativa:
1.
IL CRESCENTE AUMENTO DELLA PLURIMORBILITA’:
mi limito semplicemente a ricordare che le più recenti ricerche
epidemiologiche documentano che il 64,5 per Cento degli
ultrasessantacinquenni è colpito da multiple e variegate patologie
croniche, che vengono ad incidere sulla loro condizione esistenziale e,
di conseguenza, comportano il crescente ricorso di questi anziani agli
interventi assistenziali, previsti dalle Leggi vigenti;
2.
LA CARENZA
o, addirittura la SCOMPARSA DELL’ ASSISTENZA DOMICILIARE PER LE
PERSONE ANZIANE: dovrei, ancora una volta, citare, su questo
specifico Tema, le sagge ed illuminanti parole, espresse dal Prof.
Franco Henriquet e da me riportate nella Quarta Puntata di questa
pubblicazione; aggiungo, invece, molto semplicemente che l’ Assistenza
Domiciliare non è soltanto in grado di soddisfare le ISTANZE DI CURA E
DI UMANIZZAZIONE, richieste dalle persone anziane, ma è, anche, in
condizione di apportare SIGNIFICATIVI VANTAGGI DI CARATTERE ECONOMICO,
attraverso la riduzione dei Ricoveri Ospedalieri Impropri e delle
Richieste per Pensioni Sociali e, soprattutto, per Indennità di
Accompagnamento;
3.
IL COSTO ECCESSIVO DELLE RETTE, RICHIESTE DALLE STRUTTURE
RESIDENZIALI PUBBLICHE E PRIVATE
(CASE DI RIPOSO – COMUNITA’ ALLOGGIO – RESIDENZE PROTETTE), che non
consente, alla maggior parte delle persone disabili, alcuna possibilità
di accesso ad esse.
- PENSIONI SOCIALI o di INDENNITA’ DI
ACCOMPAGNAMENTO non si limita soltanto ai cittadini anziani, ma
riguarda, anche, PERSONE IN ETA’ GIOVANILE O MATURA; mi
riferisco a titolo puramente esemplificativo, a SOGGETTI
AFFETTI DA:
- MALATTIE SU BASE GENETICA (ad esempio: Sindrome
di Down, Celiachia, Microcitemia, Favismo, Sclerosi Multipla,
Sclerosi Laterale Amiotrofica etc.)
- GRAVI TURBE NEURO-MOTORIE, DISLESSICHE E
PSICHICHE ( causate da Traumi avvenuti durante il Parto o da
Malattie Sofferte in Età Pediatrica)
- DIABETE MELLITO DI TIPO I° - INSULINODIPENDENTE
- CARDIOPATIE E NEFROPATIE CONGENITE
Ed ancora:
- GRAVI TURBE SENSORIALI (CECITA’ E SORDITA’
INFANTILE E GIOVANILE)
- PSICOPATIE E NEUROPATIE (insorte in età pre-senile)
- AIDS IN FORMA CRONICA
- ESITI GRAVEMENTE INVALIDANTI DA INCIDENTI STRADALI
O DA INFORTUNI LAVORATIVI
E’ chiaro che le avanzate ricerche in campo genetico
e le tecnologie, ad esse applicate, potranno consentire, in un
prossimo futuro, di ridurre la frequenza delle patologie croniche;
già oggi, ad esempio, è teoricamente possibile pervenire alla
Diagnosi del Morbo di Down durante la vita intrauterina del feto ed
intervenire sulla relativa discromosomia, attraverso le tecniche
dell’Ingegneria genetica, da applicarsi durante la vita intrauterina
del soggetto, colpito da questa anomalia.
In modo analogo, attraverso lo SVILUPPO DELLA
PREVENZIONE sarà possibile giungere alla Diagnosi Precoce di
molte malattie o, addirittura, come nel caso degli Infortuni
Lavorativi e degli Incidenti Stradali, sarà possibile giungere alla
loro netta riduzione.
Non vi è dubbio, tuttavia, che, nel frattempo, il
FENOMENO DELLA CRONICITA’ DI MOLTE MALATTIE (un tempo, inducenti
Morti Precoci) andrà verso un consistente aumento per cui,
fatalmente, continuerà a salire la richiesta di aiuto assistenziale
da parte delle Istituzioni Statali.
- A questo punto, i lettori di “Trucioli Savonesi”
potranno ragionevolmente chiedersi “come e quanto” il
continuo lievitare di richieste per i settori assistenziali potrà
incidere sulla tenuta strutturale ed economica dell’intero nostro
sistema pensionistico e previdenziale.
- In proposito, desidero, temporaneamente,
tranquillizzare i nostri amici-lettori, ricordando che, sulla base
delle recentissime statistiche rilevate, le Invalidità civili sono,
in tutta la Liguria, 54.673, corrispondenti al 5 per Cento
dell’intera popolazione regionale.
Per quanto concerne la Provincia di Savona,
durante lo scorso anno (2007), sono state erogate 9.304
prestazioni assistenziali, con un importo medio mensile, pagato
per ognuno, di 441,78 Euro.
Scendendo nel dettaglio, è possibile riscontrare
quanto segue:
o
PENSONI DI INVALIDITA’ CIVILE: 1.609 (IMPORTO MEDIO
PER CIASCUNA: 248,84 EURO)
o
ASSEGNI DI ACCOMPAGNAMENTO: 6.058 (IMPORTO MEDIO PER
CIASCUNO: 444, 78 EURO)
o
PENSIONI DI INVALIDITA’ CIVILE ASSOCIATE AD ASSEGNO
DI ACCOMPAGNAMENTO : 1.637 (IMPORTO MEDIO COMPLESSIVO: 620, 29 EURO)
TOTALE: 9.304
Va inoltre, evidenziato che, attualmente, per
ottenere questi benefici assistenziali è necessario possedere
PERCENTUALI DI INVALIDITA’ di un consistente rilievo; faccio
riferimento, ancora una volta, al Dottor Giorgio Calcagno ed alla
relativa annotazione giornalistica:
“ Quasi tutte le richieste, per veder riconosciuta l’
invalidità, sono accolte dall’ ASL, ma solo una parte di queste
ottengono quei punti percentuali necessari per poter avere il
pagamento della pensione di invalidità civile o dell’ indennità di
accompagnamento.
Ad ottenere l’invalidità sono in moltissimi; però,
poi, dipende tutto dalla percentuale che viene loro riconosciuta.”
Tanto per fare un esempio,
per avere diritto all’ indennità di accompagnamento è necessario che
l’invalido non sia in grado di deambulare o che, comunque, abbia la
necessità di assistenza continua per poter compiere gli atti di vita
quotidiana.
Vediamo, comunque, un po’ più in dettaglio le
varie soglie di percentuale di invalidità, oltre le quali
cambiano i benefici:
-
34 PER CENTO:
DIRITTO ALLA FORNITURA GRATUITA DI PROTESI
-
45 PER CENTO:
DIRITTO AD ESSERE ISCRITTI NELLE LISTE SPECIALI PER DISABILI
-
50 PER CENTO
ED OLTRE : RICONOSCIMENTO DI UN PERIODO DI CONGEDO DAL LAVORO
(OLTRE ALLE NORMALI FERIE)
-
67 PER CENTO:
ESENZIONE AUTOMATICA DAL PAGAMENTO DEL TICKET PER PRESTAZIONI
SANITARIE E SPESE FARMACEUTICHE
-
74 PER CENTO:
DIRITTO ALLA PENSIONE DI INVALIDITA’ CIVILE (RAPPORTATA, TUTTAVIA,
AL REDDITO)
-
100 PER CENTO:
DIRITTO ALLA PENSIONE DI INVALIDITA’ CIVILE (INDIPENDENTEMENTE DAL
LIVELLO DEL REDDITO). EVENTUALE ASSEGNO DI ACCOMPAGNAMENTO.
- Certamente, il prossimo avvenire del Settore
Assistenziale (e, con esso, dei Sistemi Pensionistico e
Previdenziale) si presenta assai incerto, a causa dell’ accertarsi e
del sommarsi di tutti i fattori sociologici ed economici,
precedentemente esposti, comportanti, nella loro attuale evoluzione,
crescenti squilibri di bilancio.
- Il nostro welfare sta, infatti, andando incontro ad
una condizione di precarietà; da essa, occorre uscire nell’
interesse dei singoli cittadini, ma, soprattutto, dell’ intera
collettività; ma, non si potrà uscire da questo tunnel, verso il
quale ci stiamo incamminando, senza innovare profondamente nel
nostro modo si produrre e di consumare e senza procedere ad una più
equa e razionale distribuzione della ricchezza prodotta.
24 Aprile
2008 Aldo
Pastore
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