INCHIESTA DEI NOE  LA STAMPA
I rifiuti inquinanti venivano «diluiti» per essere riciclati in impianti non idonei

Sei indagati per la bonifica della discarica di Stella
 
  STELLA
Smaltimento illecito di rifiuti, frode, truffa e falso in atto pubblico nell’esecuzione di un contratto di appalto per la bonifica di una discarica abusiva di rifiuti pericolosi nel Comune di Stella: sono i reati contestati dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Genova a sei persone, tra questi i rappresentanti di quattro ditte del settore dello smaltimento dei rifiuti e due tecnici. In particolare si sarebbe tratto un ingiusto profitto di circa 226mila euro stanziati dalla Regione per la bonifica. L’inchiesta è coordinata dal pm Alessandra Coccoli. Uno dei sei indagati, un professionista di Varazze, G.O., 57 anni, avrebbe attestato che la bonifica era stata eseguita a regola d’arte mentre così non era. I rappresentanti delle ditte avrebbero gestito abusivamente circa 1663 tonnellate di rifiuti pericolosi, soprattutto terre e rocce da scavo contaminate da idrocarburi provenienti dalla discarica attribuendo ai rifiuti un codice improprio per inviarli a un impianto non autorizzato a riceverli, a Paderno Dugnano, dove venivano diluite le concentrazioni di contaminanti al fine di ottenere un nuovo «rifiuto», formalmente non pericoloso, da inviare ad altri impianti di recupero.