“Quattro mandati  LA STAMPA
ma non vado in pensione”
PIETRA LIGURE
Enrico Nan, avvocato, pietrese, parlamentare uscente di Forza Italia, parla a 360 gradi del suo passato e del suo futuro politico.
Quale bilancio fa, onorevole, della sua attività in quattro mandati Parlamentari?
«I primi tre mandati mi hanno dato maggiore soddisfazione, poiché sono stato eletto sempre con un ottimo consenso attraverso un sistema maggioritario per il quale un parlamentare si sente veramente espressione del territorio. Con la presente legge elettorale il candidato conta meno e rimane più avulso da una politica territoriale. In quei tre mandati, nonostante fossi impegnato come coordinatore regionale di Forza Italia, ho avviato una serie di iniziative importanti. Tra queste ricordo l’Università dell’agricoltura, l’ordine del giorno accolto dal governo per l’autostrada Albenga-Basso Piemonte, il potenziamento delle forze dell’ordine nel nostro territorio. Sono stato relatore per la legge sull’usura, ho contribuito alla riforma sulla legge comunitaria. E ancora la legge di divieto all’uso dei telefonini sui treni a lungo percorso, oltre a numerosissime altre proposte di legge tra le quali quella per l'istituzione del Tribunale di Albenga e quella in materia di pedopornografia. Sono stato vicepresidente della Commissione Telekom Serbia. Ho contribuito costantemente ai lavori della commissione Acna di Cengio e mi sono prodigato per la difesa dell’Ospedale Santa Corona».
Come giudica gli attuali governi di Regione, Provincia e Comune di Pietra?
«La Regione è stata dimenticata da Prodi. Non è stato nominato alcun ministro ligure ed i finanziamenti per le due principali opere, il terzo valico e la ferrovia del Ponente, sono scomparsi. Sulla Provincia c’è poco da dire: è stata inesistente sul piano programmatico e in bilico sul piano dei numeri di maggioranza. L’amministrazione di Pietra è stata fortunata ed ha anche lavorato bene. Ha, infatti, beneficiato della realizzazione di importanti opere della giunta Accame come il campo sportivo, la nuova scuola ed il cinema teatro. Ha saputo, soprattutto dietro la spinta dell’assessore Carrara, portare avanti una immagine di rilancio con opere di ristrutturazione come gli attuali lavori nel centro».
Quale sarà il suo ruolo futuro nel Partito della Libertà? Sono vere le voci di una sua candidatura alla Provincia nel 2009, oppure avrà un ruolo nel prossimo governo se vincerà Berlusconi?
«Credo nell’esigenza di questo nuovo soggetto politico che aggreghi molte forze liberali moderate e cattoliche e che riporti il dibattito all’interno del partito. Personalmente, non mi sento ancora tanto anziano da andare in pensione. Anzi, credo che ci aspetterà un periodo politico nuovo e molto importante che questa volta porterà veramente ad importanti modifiche istituzionali oltre ad una riforma elettorale che deve ridare un ruolo al cittadino nella scelta degli eletti. Ora occorre pensare a vincere le elezioni politiche e poi farò ciò che mi dirà Silvio Berlusconi».