il caso
Prima erano caricati sui treni, ora viaggiano su camion sino a Vado
LUCIA BARLOCCO
Il traffico di massi per i porti copre di polvere la Val Bormida
CAIRO MONTENOTTE
Prima venivano trasportati in treno sino a Vado Ligure e stoccati allo scalo-merci, ma dopo le innumerevoli proteste dei residenti per le polveri, qualcuno ha deciso di «bloccarli» alla stazione ferroviaria di San Giuseppe di Cairo per poi trasferirli sempre a Vado, ma su camion.
Si tratta degli enormi massi di granito che ormai da diverso tempo, in partenza da Domodossola, vengono trasportati in Liguria per poi venire utilizzati come moli frangi-flutti sia nel porto di Vado, sia in quelli di Varazze e Ospedaletti.
Una decisione per risolvere il problema ai vadesi, ma che non ha tuttavia tenuto conto non solamente dei disagi legati appunto alle polveri per coloro che risiedono a San Giuseppe di Cairo, ma anche quelli relativi ad un aumento del traffico pesante sulla provinciale che attraversa la frazione per poi raggiungere Savona, attraverso la nazionale del passo di Cadibona.
Infuriati gli inquilini dell’ex palazzo Paviano che i massi di granito se li vedono passare proprio sotto casa e soprattutto nel corso delle operazioni di «trasbordo» dai convogli ferroviari ai camion sono letteralmente invasi dalle polveri che i blocchi di granito sprigionano. Altrettanto infuriati anche gli altri residenti che ogni giorno devono fare i conti con picchi di traffico mai rilevati in precedenza.
Si calcola, infatti, che se per trasportare 160 massi bastava un convoglio su rotaia, per trasferirli da San Giuseppe di Cairo a Vado Ligure su gomma, sono necessari circa 50-60 autocarri, visto ogni camion è in grado di caricarne non più di due o tre a volta.
Una soluzione che sta sollevando accese proteste fra gli abitanti che si interrogano sul perchè dovrebbero «subire un trattamento di questo genere visto che neppure la popolazione di Vado hanno voluto accettarlo», ma anche non poche perplessità fra i componenti del comitato «Sviluppo Savona-Val Bormida».
Il comitato in pochi mesi ha già raccolto oltre 5 mila firme per chiedere il potenziamento delle linee ferroviarie che servono la Val Bormida, proprio con l’obiettivo di ridurre il traffico, in particolare quello pesante, sulle strade della zona, e la realizzazione di una metropolitana di superficie tra Cairo Montenotte e Savona. Situazioni come questa confermano la necessità di un generale impegno per il potenziamento della linea ferroviaria e il raddoppio della Savona- Altare.