UN LUSSUOSO ALBERGO a quattro stelle all'interno di palazzo
Santa Chiara. O almeno in una parte di esso, perché l'antico
edificio che si trova nel cuore del centro storico della
città, tra via Pia e piazza del Duomo, una sorta di "porta"
tra la città e il porto, potrebbe esser destinato in parte
ad ospitare uffici pubblici di rilevanza turistica e
contenitori culturali.
È quanto emerso al termine dell'incontro che il sindaco
Federico Berruti ha avuto ieri mattina a Roma con
l'architetto Elisabetta Spitz, direttore generale
dell'Agenzia del Demanio che è proprietaria di palazzo Santa
Chiara. Un incontro nel corso del quale è stata presa in
seria considerazione l'ipotesi che l'antico e imponente
edificio che si trova nel centro storico savonese possa in
parte esser affittato ai privati. «Naturalmente - spiega il
primo cittadino di Savona - vi sono e vi saranno dei vincoli
ben precisi, nel senso che palazzo Santa Chiara non potrà
mai ospitare degli appartamenti residenziali ma soltanto
strutture ricettive alberghiere. Diciamo che la novità
emersa nel corso del mio incontro con il direttore generale
dell'Agenzia del Demanio è quella che se prima si pensava ad
un utilizzo dell'antico palazzo esclusivamente pubblico,
dopo la decisione dell'Autorità portuale di rinunciare ad
occupare buona parte dell'edificio per la propria futura
sede si è arrivati alla scelta quasi obbligata di prendere
in considerazione anche l'ipotesi di una presenza di
privati. Anche perchè la cosa importante è riportare alla
vita questo antico palazzo che si trova in una posizione
strategica, che rappresenta l'autentica "porta" che dal
centro della città consente di raggiungere in tempi
brevissimi la Vecchia Darsena. Un edificio che non può
continuare ad esser vuoto e chiuso».
Esclusa la possibilità di poter effettuare al suo interno
interventi residenziali, ecco allora l'ipotesi concreta che
almeno una parte possa ospitare un modernissimo albergo. «È
una ipotesi concreta ma al momento soltanto una ipotesi -
sottolinea ancora Federico Berruti - Diciamo che per Savona
poter avere un albergo di un certo livello nel cuore del
centro antico sarebbe importantissimo, anche se esiste già
il progetto per costruirne uno nella zona del porto. Si
tratta comunque di una decisione che non spetta a noi
amministratori comunali ma all'Agenzia del Demanio. A mio
avviso l'importante è che palazzo Santa Chiara torni a
vivere, e questo è l'impegno che avevo preso con i savonesi
e che intendo mantenere».
Albergo a parte, una porzione dell'edificio potrebbe esser
data in concessione cinquantennale al Comune, che potrebbe
realizzare al suo interno un contenitore culturale nel quale
ospitare mostre e manifestazioni di un certo prestigio.
Gianluigi Cancelli
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