È ROTTURA tra i vertici dell'Acts e le organizzazioni
sindacali e la Rsu aziendale. L'incontro di ieri sera, che
aveva come obiettivo quello di allentare la tensione
creatasi nelle ultime settimane, si è conclusa con un nulla
di fatto. E i sindacati hanno avviato il cosiddetto "periodo
di raffreddamento", che comporta l'intervento entro cinque
giorni del prefetto per cercare di trovare una conciliazione
tra le parti e riavviare il confronto. «Il nodo principale -
sottolinea Barbara Del Buono, della Cgil - è quello relativo
alle carenze negli organici, provocate dal pensionamento
anticipato di alcuni dipendenti che non sono stati
sostituiti. Ma in ballo vi è anche il più ampio discorso
della riorganizzazione dell'azienda». «Una situazione -
sottolinea in una nota l'Acts - determinata da una
improvvisa imposizione di condizioni pregiudiziali
volutamente destinate a creare i presupposti
dell'unilaterale rottura delle trattative e tese a celare la
reale intenzione di non addivenire ad alcun effettivo
processo di riorganizzazione funzionale alla
ristrutturazione aziendale e al suo risanamento. L'azienda è
assolutamente determinata ad investire in nuove risorse, ma
soltanto nel momento in cui ciò sarà possibile, nel contesto
di una operazione di serio ed effettivo risanamento
aziendale».
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