Ex questura, il sindaco Berruti vola a Roma per il suo utilizzo
palazzo santa chiara IL SECOLOXIX
TRE GIORNI DOPO il "disimpegno" da parte dell'Autorità Portuale, i cui responsabili hanno deciso di abbandonare l'idea di traslocare a palazzo Della Rovere (più noto a tutti come palazzo Santa Chiara) preferendo dare il via alla costruzione di una sede per l'Ente nuova di zecca all'interno del porto, Federico Berruti ha rotto gli indugi ed ha fissato un appuntamento con la direttrice dell'Agenzia nazionale del demanio.
Giovedì 10 aprile il primo cittadino di Savona sarà in missione a Roma per cercare di risolvere la delicata questione del riutilizzo dell'antico palazzo che rappresenta una sorta di passaggio tra piazza del Duomo e il centro storico e la zona della Vecchia Darsena. «Palazzo Santa Chiara - sottolinea il sindaco Berruti - si trova in una posizione strategica importantissima e unica, rappresenta l'autentico punto di passaggio e possibile unione tra la parte del centro storico che si sviluppa intorno alla piazza del Duomo e la zona del porto. Per il recupero di questo palazzo storico, che ha una superficie complessiva di oltre 6 mila metri quadrati, lo Stato ha investito risorse importanti e non è quindi possibile che continui a restare vuoto, come è adesso. Sino a qualche giorno fa pensavamo che sarebbe pututo diventare la nuova sede dell'Autorità portuale, ma ora che questo progetto è svanito ritengo importante avviare i contatti per ottenere che palazzo Santa Chiara torni al più presto ad essere utilizzato, mi auguro per ospitare qualche ufficio pubblico».
È bene ricordare come l'antico palazzo abbia ospitato prima gli uffici del tribunale, poi quelli della questura e una serie di uffici finanziari. Dopo la chiusura dell'ufficio postale, vi è rimasto aperto un piccolo ufficio della polizia municpale per il pagamento delle contravvenzioni.


31/03/2008