TRE GIORNI DOPO il "disimpegno" da parte dell'Autorità
Portuale, i cui responsabili hanno deciso di abbandonare
l'idea di traslocare a palazzo Della Rovere (più noto a
tutti come palazzo Santa Chiara) preferendo dare il via alla
costruzione di una sede per l'Ente nuova di zecca
all'interno del porto, Federico Berruti ha rotto gli indugi
ed ha fissato un appuntamento con la direttrice dell'Agenzia
nazionale del demanio.
Giovedì 10 aprile il primo cittadino di Savona sarà in
missione a Roma per cercare di risolvere la delicata
questione del riutilizzo dell'antico palazzo che rappresenta
una sorta di passaggio tra piazza del Duomo e il centro
storico e la zona della Vecchia Darsena. «Palazzo Santa
Chiara - sottolinea il sindaco Berruti - si trova in una
posizione strategica importantissima e unica, rappresenta
l'autentico punto di passaggio e possibile unione tra la
parte del centro storico che si sviluppa intorno alla piazza
del Duomo e la zona del porto. Per il recupero di questo
palazzo storico, che ha una superficie complessiva di oltre
6 mila metri quadrati, lo Stato ha investito risorse
importanti e non è quindi possibile che continui a restare
vuoto, come è adesso. Sino a qualche giorno fa pensavamo che
sarebbe pututo diventare la nuova sede dell'Autorità
portuale, ma ora che questo progetto è svanito ritengo
importante avviare i contatti per ottenere che palazzo Santa
Chiara torni al più presto ad essere utilizzato, mi auguro
per ospitare qualche ufficio pubblico».
È bene ricordare come l'antico palazzo abbia ospitato prima
gli uffici del tribunale, poi quelli della questura e una
serie di uffici finanziari. Dopo la chiusura dell'ufficio
postale, vi è rimasto aperto un piccolo ufficio della
polizia municpale per il pagamento delle contravvenzioni.
31/03/2008
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