I PROBLEMI SOCIALI DEL FUTURO
VENTIDUESIMA
PUNTATA
IL
DRAMMA CASA NELLA CITTA' DI SAVONA
PRIMA
PARTE
Aldo Pastore
Carissimi Amici di "Trucioli Savonesi",
cerchiamo di andare a scoprire le cause fondamentali, per le
quali, anche nella nostra piccola Città, il Problema della Casa
sta diventando un Dramma.- Incominciamo, allora, a fare un
cenno alla TIPOLOGIA DELLA POPOLAZIONE SAVONESE, partendo
dai dati numerici, recentemente pubblicati dall' Annuario
Statistico del Comune:
Dopo il minimo storico, toccato nel 2001 (59.000
abitanti), il dato, attualmente evidenziato, corrisponde a
61.735 ABITANTI e conferma un tendenziale trend di
crescita, iniziato nel 2002; occorre, peraltro, segnalare
che tale aumento è determinato, fondamentalmente, dalla
regolarizzazione degli IMMIGRATI (il cui numero è
pari a 3.451 soggetti).
- INDICE DI DIPENDENZA: 64,7 così articolato: MASCHI
56,6 FEMMINE 72,4
Questa voce dice, a tutti noi, che su 100 Savonesi, gli
ATTIVI SUL FRONTE DEL LAVORO sono soltanto 35, mentre
i CITTADINI CHE SONO A CARICO DELLA COLLETTIVITA'
rappresentano circa il 65 per cento.
Ma, il dato è ancora più preoccupante, se si scorporano
MASCHI e FEMMINE; mentre tra i primi, il Rapporto è quasi
UNO A UNO (56,6 NON ATTIVI SU 100), la proporzione relativa
alle Donne Inattive sale al 72,4 per cento.
- INDICE DI VECCHIAIA: 266,4 così articolato: MASCHI
206,0 FEMMINE 330,6
Quest' ultimo dato serve a comprendere quello precedente
(relativo all' Indice di Dipendenza); il tutto si può così
riassumere:
OGNI 100 GIOVANI (0-14 ANNI) VI
SONO 266 ULTRASESSANTACINQUENNI
Come ha puntualmente evidenziato Anna Granero, in un Suo
pregevole articolo giornalistico, "il solco si approfondisce,
ancora una volta, se si scorporano UOMINI e DONNE: tra i primi,
la percentuale è di 206, tra le Donne sale a 330, il che
significa appena 100 ragazze ogni 330 anziane.
- TASSO DI CRESCITA NATURALE: -7,06 per Mille:
Il tasso di NATALITA' è del 7,19 per Mille e quello di
MORTALITA' è pari al 14,25 per Mille, per cui il TASSO DI
CRESCITA (ricavato dal differenziale tra i due precedenti) è
nettamente negativo (-7,06 per Mille).
D'altra parte, il PROFILO DI CITTA' ANZIANA è confermato,
anche dalla
- ETA' MEDIA ESPRESSA IN ANNI: 47,8
MASCHI: 45,4
FEMMINE: 49,8
- Andiamo, ora, ad esaminare un Secondo Dato Statistico,
altrettanto importante e significativo, vale a dire la
TIPOLOGIA DELLA FAMIGLIA SAVONESE.
- Al pari di quella Ligure, la FAMIGLIA MEDIA SAVONESE
è costituita da 2,1 individui, rispetto al dato
nazionale di 2,6 soggetti.
- Prevalgono nettamente (sino a sfiorare il 60 per cento
del totale) le FAMIGLIE COSTITUITE SOLTANTO DA UNO O DUE
COMPONENTI.
- In una percentuale consistente, difficilmente
calcolabile, la FAMIGLIA E' COMPOSTA DA DUE ANZIANI (MARITO
E MOGLIE); inoltre, va segnalato il fatto che è
significativa la percentuale di anziani (generalmente donne)
che vivono in condizione di assoluta solitudine.
- In alcune famiglie esiste il PROBLEMA DEI GIOVANI,
spesso Precari, costantemente alla ricerca di spazi
autonomi, per avviare un innovativo percorso di vita.
- Infine, va tenuta nella dovuta considerazione la
PRESENZA dei 3.451 IMMIGRATI REGOLARI; tra essi, il 40
per cento circa condivide un appartamento, faticosamente
affittato, con una o più famiglie, creando situazioni di
anomala promiscuità e di disagio; per di più, vanno
doverosamente segnalati episodi di super-affitti in nero,
praticati da proprietari senza scrupoli.
In termini molto concreti, possiamo concludere l'esame di
questo Secondo Dato Statistico affermando che le FAMIGLIE
SAVONESI SI SONO MOLTO RISTRETTE (sul piano dei
componenti di ogni singola famiglia) e, contemporaneamente,
SONO AUMENTATE DI NUMERO; assistiamo, infatti, ad un
costante aumento delle Famiglie Anagraficamente Registrate.
Inoltre, stiamo assistendo ad una radicale trasformazione
del Tradizionale Concetto di Famiglia
- La
conclusione di questa micro-indagine sociologica è di importanza
decisiva per comprendere appieno il DRAMMA DELLA CASA NELLA
NOSTRA CITTA’.
Infatti, non per futili motivi, ma
per evidenti ragioni di carattere esistenziale, il FABBISOGNO
ABITATIVO, in Savona, è in costante crescita e coinvolge un
numero sempre più alto di famiglie
“CENTO RICHIESTE DI AIUTO IN
APPPENA DUE MESI (GENNAIO E FEBBRAIO 2008): sono questi i
dati significativi, registrati dall’ Agenzia Sociale per la
Casa.
In pratica, tenendo conto anche dei
festivi, ogni giorno, due persone o due nuclei familiari si
rivolgono all’ Ufficio, recentemente istituito dal Comune di
Savona, assieme a “Comunità Servizi”, emanazione della Caritas
Diocesana.
Cedo in proposito, la parola a
Marco Berbaldi, Responsabile dell’ Agenzia Sociale:
“- Prima, lo sportello era
rivolto alle persone in EMERGENZA ABITATIVA, ossia
che stavano subendo uno sfratto o non avevano proprio una
casa.
- ora, la nostra attenzione
si è rivolta anche ai numerosi soggetti in cosiddetta
TENSIONE ABITATIVA,ossia a famiglie per così dire “Normali”,
magari monoreddito, che arrivano allo sfratto per finita
locazione, oppure iniziano ad avere difficoltà a pagare l’
affitto.
- Non è più, infatti, un
problema di senzatetto o di immigrati che faticano a trovare
un’ abitazione.
- Il fenomeno nuovo
e,purtroppo, allarmante riguarda sempre più Savonesi, che,
per il caro-vita o per un minimo imprevisto, si ritrovano a
non potersi più permettere l’ affitto della casa dove
abitano.
Il numero delle famiglie in
difficoltà è aumentato; vi sono, poi, situazioni che creano
grosse problematiche, ad esempio, dopo una separazione, ci
si ritrova con due nuclei monofamiliari e due affitti e,
così, molto spesso, si va in sofferenza per pagare il canone
di locazione.
-Ma non c’è solo il problema
degli affitti; anche le rate di un mutuo per la casa
possono, spesso, rivelarsi un onere sempre più difficile da
sostenere”.
A conferma
delle dichiarazioni di Marco Berbaldi, Don Adolfo Macchioli ha
aggiunto:
“Il problema è senz’altro in
crescita e, ormai, riguarda una buona parte della popolazione.
Non si tratta, soltanto, di
sacche di povertà o di casi- limite.
Il disagio ha, ormai, coinvolto
anche famiglie che, apparentemente non hanno grossi problemi
economici, ma , per esse, l’ affitto rischia di diventare un
peso e l’acquisto di una abitazione addirittura un miraggio.”
Nella
condivisione delle argomentazioni espresse da Marco Berbaldi e
da Don Adolfo Macchioli, voglio ricordare che, nell’ Autunno di
quest’anno assisteremo, verosimilmente, ad un ulteriore
aggravamento dell’ attuale situazione perché, nell’ottobre 2008,
saranno in scadenza circa 700 sfratti, che colpiranno, per oltre
il 90 per cento, nuclei familiari in condizione di indigenza.
- Di fronte a
questo drammatico FABBISOGNO ABITATIVO, quale OFFERTA
propone l’intera Società Savonese?
Potremmo
tranquillamente rispondere: NULLA o, addirittura, MENO
DI NULLA.
E’
sufficiente descrivere, in modo sintetico, la SITUAZIONE DEL
MERCATO IMMOBILIARE SAVONESE per poter trovare puntuale
conferma a questa affermazione. Infatti:
-
Nella nostra città,
esistono oltre 3.000 APPARTAMENTI VUOTI (alcuni dei quali
in stato di abbandono); la maggior parte di essi presenta una
metratura compresa tra i 60 e gli 80 metri quadrati.
Solo un terzo di questi sono stati
collocati in affitto presso Agenzie Immobiliari, con canoni,
oscillanti tra i 400 e gli 800 Euro al mese.
Il 65 per cento di questi
appartamenti è fermo, presso le Agenzie, da oltre tre anni.
- Negli
ULTIMI 14 ANNI, a Savona, non si sono più costruite CASE
POPOLARI, per cui l’ unica strada percorribile dai nostri
concittadini, che si trovano in una condizione di emergenza o di
tensione abitativa, è quella rappresentata da ARTE, la quale
aggiudica le poche abitazioni a sua disposizione, secondo
indirizzi e criteri autonomi.
- Nello
stesso periodo , l’EDILIZIA PRIVATA ha costruito circa 900
Appartamenti, il 73 per cento dei quali è stato collocato in
CLASSE A2 (Classificazione Catastale per indicare abitazioni,
dotate di rifiniture abbastanza elevate e, quindi, di Prezzi d’
Acquisto o Canoni di affitto altrettanto elevati).
- Di
conseguenza, è sufficiente osservare, dall’ esterno, i PREZZI D’
ACQUISTO, esposti presso le Agenzie Immobiliari, per constatare
che, in Città, gli appartamenti costano dai 200.000 Euro a
salire, per cui anche una famiglia, con un doppio reddito, non è
in condizione di sostenere una spesa simile.
A loro volta, i CANONI DI
AFFITTO superano, quasi sempre , i 500 Euro Mensili; per
di più, nel 2007, essi sono ulteriormente aumentati del 5 per
cento.
I risultati conseguenti sono
tangibili: i metri quadrati locati nel 2007 si sono ridotti del
12 per cento, rispetto all’ anno precedente; tutto questo non
già per carenza di Domanda, bensì per l’inaccessibilità
dell’offerta.
- In ultimo, cerchiamo di
immaginare quel che avverrà nel prossimo futuro; pensiamo, sia
pure fuggevolmente, ai SEGUENTI PROGETTI, realizzabili
anche in assenza di un innovativo Piano Urbanistico Comunale:
-
BINARIO BLU IN PIAZZA DEL POPOLO
-
LA COSIDETTA “UMANIZZAZIONE DI VIA NIZZA ( AREE: FAMILA,
SOLIMANO E MERCEDES)
-
OPERAZIONE URBANISTICA DI ALBAMARE
-
OPERAZIONE IMMOBILIARE SULLA COLLINA DI MONGRIFONE
-
RIORDINO E SISTEMAZIONE DEGLI ORTI FOLCONI
-
OPERAZIONE IMMOBILIARE IN LOCALITA’ “ROMANA (SAN BERNARDO
IN VALLE)
-
PROGETTO DEL PORTO TURISTICO DELLA MARGONARA
Viene voglia
di consigliare ai Nostri Amministratori di andarsi a
ristudiare, dall’ inizio, la nostra Costituzione, con
particolare riferimento ai dettami degli Articoli 31 e 41.
Per quanto mi
riguarda, cercherò di illustrare, nella prossima Puntata, le mie
modeste proposte per attuare una SERIA POLITICA DELLA CASA NELLA
NOSTRA CITTA’.
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APRILE
Aldo Pastore
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