Un marchio doc per la Darsena  LA STAMPA
Il sindaco intende rilanciare la Vecchia Darsena che, dopo i primi «innamoramenti» da parte dei savonesi (ma non solo) negli anni scorsi, dà evidenti segni di stanchezza: poca gente, poche iniziative, pochissime idee. La «movida» dei tempi d’oro è solo un ricordo, e Berruti giustamente non vuole che la parte più rinnovata e che dà maggior immagine alla città finisca sul binario morto. Ha cominciato incontrando gli operatori, che dovranno cercare innanzittutto di fare fronte comune: e già questo non sarà facile. Poi, con l’Autorità Portuale, sarà necessario individuare spettacoli e iniziative al servizio certo dei locali, ma anche dell’intera città.
Alla Darsena, per esempio, manca un’identità, un’immagine, un marchio che coniughi la tradizione con quella freschezza che richiama i giovani. I titolari dei locali sentono forte il senso di appartenenza, ma ognuno lo interpreta a modo suo: chi accoppia il nome del suo esercizio a «porticciolo turistico», chi appunto a «Vecchia Darsena», chi ad altre dizioni ancora. Sarebbe un passo avanti lanciare un nome e un logo accattivanti, magari investendo l’Università di Savona del compito di promuovere un concorso di idee.